Altro che aumenti da inizio 2024: secondo le informazioni che pervengono dai diretti interessati, nel mese di gennaio e febbraio i precari della scuola non hanno avuto l’aumento mensile medio di 60 euro annunciato dall’amministrazione come indennità di vacanza contrattuale per via del mancato rinnovo del Ccnl 2022-2024. Si tratta della stessa somma, “spalmata” per tutto il 2024, invece assegnata in unica soluzione (800 euro medi) con la busta paga di dicembre al personale docente e Ata di ruolo.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “ancora una volta i precari della scuola si ritrovano ad essere umiliati e trattati come se fossero di serie B. Solo ieri avevamo denunciato il perdurare dei mancati pagamenti degli stipendi ad alcuni docenti e Ata assunti per periodi brevi, con un’insegnante che dopo quattro mesi e mezzo non ha ancora avuto un euro. Anche sulla somministrazione dell’indennità di vacanza contrattuale sono considerati diversamente e discriminati, esattamente come avviene con la Carta del docente, gli scatti di anzianità, con la ‘voce’ stipendiale Rpd per i docenti e Cia per gli Ata, per le ferie non godute e altri aspetti. Tutte condizioni penalizzanti contro le quali abbiamo deciso, come Anief, di prendere posizione attivando appositi ricorsi. Come abbiamo deciso di ricorrere al giudice per fare recuperare l’indennità di vacanza contrattuale non corrisposta al personale precario, una somma che può arrivare fino a 1.500 euro”.
A proposito di quest’ultimo ricorso, Anief ricorda che Il decreto-legge 18 ottobre 2023 n. 145 ha previsto per i dipendenti pubblici a tempo indeterminato un anticipo di 2 miliardi di euro, da corrispondere come una tantum pari al valore annuo dell’indennità di vacanza contrattuale moltiplicato per 6,7 volte. L’istanza al giudice prodotta dal giovane sindacato è finalizzata a fare riconoscere l'emolumento anche al personale scolastico precario. Possono aderire al ricorso tutti i docenti, il personale Ata e quello educativo che hanno o hanno avuto un contratto a tempo determinato in scuola statale di qualsiasi durata nel 2022 e/o nel 2023.
Anief ricorda, infine, che da alcuni giorni ha avviato la campagna Anief di screening gratuita “Non un euro di meno”, attraverso la quale si intende verificare lo stato di servizio di ogni singolo insegnante e Ata: chiediamo ai lavoratori della scuola di verificare, attraverso anche i nostri uffici territoriali, quale è l’effettivo stato di servizio e se vi sono dei diritti loro negati, specialmente per chi ha svolto anni di precariato. È una battaglia che portiamo avanti con coscienza e convinzione, considerando anche le vittorie in Corte di giustizia europea per far applicare il diritto dell'UE e disapplicare le norme contrattuali e legislative nazionali in contrasto col diritto europeo”.
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