Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha confermato in queste ore le 50 mila immissioni in ruolo dei docenti e 10 mila di personale Ata da attuare entro il 2023: secondo il sindacato Anief sono numeri che non tornano, perché la quantità dei precari della scuola continuerà a rimanere altissima e non paragonabile a nessun altro comparto pubblico italiano ed europeo. “L’organizzazione sindacale spiega perché, numeri alla mano, ci troviamo davanti all’ennesima tornata di immissioni in ruolo che non avrà alcuna ripercussione positiva sull’organizzazione del sistema scolastico italiano”.