Parlamento

Milleproroghe: il governo ascolta l'Anief

Stralciata la norma che prorogava le graduatorie e aggirava l'ordinanza della Consulta. Garantito l'aggiornamento delle graduatorie e il cambio di provincia.

Grazie alla tenace, costante e giusta azione sindacale condotta dall'Anief, osteggiata a più riprese da sindacati, partiti politici e ministero dell'istruzione, finalmente viene garantito ai 250.000 precari della scuola il diritto all'assunzione per merito, in ogni parte del territorio nazionale, all'atto del naturale aggiornamento previsto per la primavera, mentre viene salvaguardata la validità dell'attuale sistema di scorrimento delle graduatorie per l'assunzione del personale docente. I 15.000 ricorrenti al Tar e al Presidente della Repubblica, invece, potranno reclamare il giusto risarcimento in termini di punteggi e stipendi non percepiti fino a ottenere l'immissione in ruolo in una delle province di coda dove sarebbero dovuti essere collocati a pettine per il biennio 2009-2011.

Questo è il primo commento a caldo, rilasciato dall'Anief, in attesa che il nuovo maxi-emendamento venga approvato dai due rami del Parlamento e sia firmato dal Presidente Napolitano.

Alla fine hanno trionfato la giustizia e il buon senso, commenta il presidente Anief Marcello Pacifico. Il prossimo anno tutti i precari potranno aggiornare il punteggio e inserirsi nella provincia che sceglieranno, mentre i ricorrenti otterranno il ruolo, soldi e punti per gli anni pregressi. Grazie ai ricorsi Anief si è garantito il rispetto della Costituzione. Continueremo le nostre battaglie ora con maggiore decisione e fierezza per la difesa della scuola pubblica e dei diritti dei suoi lavoratori.

La prossima battaglia riguarda la stabilizzazione dei precari e la parità di diritti con i colleghi a tempo indeterminato, come la sentenza della Corte europea del 22 dicembre scorso ha ancora ribadito, senza ignorare il diritto di ogni lavoratore allo scatto di anzianità e alla firma del contratto collettivo nazionale. L'Anief agisce e ottiene successo al di là delle inutili polemiche di chi dovrebbe tornare a scuola per capire dove sta andando.