Parlamento

Mille-proroghe: il punto sulla riapertura delle GaE e sui ricorsi

È divenuta legge n. 14 del 24 febbraio 2012, il decreto travagliato che ha modificato la consistenza delle graduatorie del personale docente precario, grazie all’ennesima iniziativa dell’Anief. Il sindacato fornisce indicazioni sulla tempistica delle operazioni, in attesa della pubblicazione del decreto ministeriale.

Il famoso articolo 14bis come emendato dal Senato prevede al comma 2-ter, prima dell’avvio dell’a. s. 2012-2013, nel secondo anno di vigenza delle graduatorie, l’emanazione di un decreto ministeriale estivo che inserisca i docenti abilitati, iscritti negli a. a. 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011 presso le Accademie, i Conservatori, le Facoltà di Scienze della Formazione Primaria, in una fascia aggiuntiva alla terza.

L’altrettanto famoso ordine del giorno Russo (PD) - cui ha apposto la firma Zazzera (IdV) e su cui è stato battuto il Governo -, impegna il ministro, altresì, a inserire contestualmente nella suddetta fascia tutti i docenti abilitati presso le SFP all’atto della scadenza di presentazione delle domande di inserimento, a ricollocare nella terza fascia tutti i docenti inseriti nella fascia aggiuntiva all’atto del nuovo aggiornamento triennale previsto per l’a. s. 2014-2015, a inserire con riserva gli studenti SFP, non ancora abilitati, iscritti negli stessi anni accademici ai corsi SFP, a sciogliere la riserva ai docenti che erano stati inseriti - in virtù di un contenzioso aperto (reclamo o ricorso) con l’amministrazione per via della richiesta di inserimento - per aver frequentato i semestri aggiuntivi SSIS, i DM 21/05, 85/05, 137/07 o per aver prodotto in passato domanda di inserimento.

Anief pur ritenendosi soddisfatta per la riapertura delle graduatorie, senza condividere affatto la soluzione dell’inserimento in una fascia aggiuntiva incostituzionale, si riserva dopo la pubblicazione del suddetto decreto di fornire indicazioni a tutti i docenti che avevano ricorso o attendevano le istruzioni operative per ricorrere avverso l’esclusione dall’inserimento nelle graduatorie (ex 7.1-7.3bis et alii), considerato che nei nuovi ricorsi al giudice del lavoro a differenza del contenzioso amministrativo, non è possibile in corso d’opera introdurre motivi aggiunti di impugnazione. Inoltre, il sindacato auspica che, nell’emanazione del suddetto decreto secondo l’impegno assunto dal Governo in Parlamento, si tenga conto del necessario inserimento di chiunque è in possesso di un’abilitazione sia in Italia che all’estero, per evitare una nuova stagione di ricorsi, cosi come fu previsto nel 2009 per alcune categorie.