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Decreto del fare: ANIEF chiede l’assunzione di ricercatori universitari, di personale Ata nelle scuole e modifiche al contenzioso civile

L’esternalizzazione dei servizi è costata 110 milioni in più dell’anno e ha prodotto l’accantonamento di 11.851 posti di collaboratore scolastico che potrebbero essere assunti a invarianza finanziaria per il prossimo anno scolastico. Nelle università, il ripristino dei concorsi per ricercatore a t. i. raddoppierebbe l’accesso ai ruoli. L’attribuzione alla giustizia amministrativa delle cause sul punteggio dei candidati iscritti nelle graduatorie snellirebbe i tempi del contenzioso e garantirebbe uniformità sul territorio nazionale.

È incredibile ma vero: l’esternalizzazione dei servizi e il relativo accantonamento di 11.851 posti di collaboratore scolastico disposto negli ultimi tre anni dall’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, ha prodotto un aggravio di 440 milioni di euro nei capitoli di spesa del Miur rispetto all’utilizzo della naturale pianta organica accantonata, considerato che lo stipendio lordo comprensivo dell’indennità di vacanza contrattuale di un ata è di 23.581,37 euro secondo la relazioni tecnica al decreto legge. Per questa ragione, il Miur ha deciso di ridurre da 390 a 280 milioni di euro il finanziamento dei servizi esternalizzati, limite di spesa imposto alle scuole per acquistare gli stessi servizi e pari al costo dell’assunzione del suddetto personale. A questo punto, però, l’ANIEF si chiede perché il Parlamento, rispetto alle sole 3.000 assunzioni di precari ATA richieste dal Miur, non disponga l’assunzione diretta di questi 11.851 ATA su posti accantonati già dal 1° settembre 2013.

Inoltre, considerati i risparmi di spesa allocati per finanziare l’assunzione presso gli atenei, il Parlamento potrebbe prorogare le disposizioni per le assunzioni dei ricercatori universitario, così da poter autorizzare gli atenei a bandire già quest’estate i famosi concorsi promessi dal ministro Gelmini nel gennaio 2009 e subito cancellati, mentre sono ancora in corso le procedure relative all’abilitazione nazionale il cui termine è stata spostato all’autunno prossimo.

Infine, una particolare attenzione dovrebbe essere dedicata al Titolo III recante norme per snellire le procedure di contenzioso civile, giunto nel 2011 a 3.452.462 di cause pendenti presso i tribunali del lavoro di cui 448.810 ancora in appello. Ad esempio, si dovrebbe intervenire con urgenza nella scuola, le cui cause - dopo il recente orientamento della Cassazione in merito alla declinazione della giurisdizione del tribunale amministrativo - sulla formazione delle graduatorie del personale sono aumentate considerati i possibili attori (oltre 200.000 precari).

Per tutte queste ragioni, ANIEF chiede ai deputati di emendare il decreto legge n. 69/2103 (AC 1248).