Parlamento

I nuovi precari non sono figli di un dio minore: intervenga il Parlamento

Appello del sindacato: i 21mila neo abilitati attraverso il TFA ordinario hanno pieno diritto di entrare nelle graduatorie ad esaurimento. E se non si attiverà il legislatore, il sindacato è pronto a subentrare.

Anief sostiene la legittima richiesta di inserimento nelle graduatorie provinciali da parte degli oltre 21mila precari della scuola neo abilitati attraverso il TFA ordinario, una cui rappresentanza ha oggi manifestato davanti al Miur.

Poiché il Ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sollecitato sull’importante questione di equità di trattamento del personale abilitato non di ruolo, ha risposto in modo vago e senza assumersi alcun impegno, il sindacato si rivolge ora direttamente al Parlamento. Chiedendo a chi è stato eletto dal popolo di approvare una norma che superi il divieto dell’inserimento nella terza fascia delle graduatorie ad esaurimento degli insegnanti precari.

Come già previsto per gli ultimi docenti abilitati presso le SSIS o presso i corsi ex-lege 143/04, Anief indica ai parlamentari che non si può negare a chi ha ottenuto lo stesso titolo con il medesimo percorso formativo universitario, attraverso i TFA, di collocarsi nelle Gae: del resto, la normativa successiva alla trasformazione delle graduatorie da permanenti ad esaurimento ha sempre concesso tale inserimento dei docenti abilitati (attraverso sia i percorsi abilitanti attivati dallo Stato, sia per mezzo dei percorsi abilitanti all’estero). Persino chi era inserito con riserva nelle Gae, in qualità di 'congelato' SSIS, può ora inserirsi a pieno titolo dopo aver conseguito l’abilitazione presso il TFA ordinario. La legge era chiara: la nuova formazione iniziale doveva essere collegata al reclutamento.

"In base a quale criterio - chiede Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - si vuole allora oggi negare l’assunzione in ruolo o la sottoscrizione di supplenze annuali agli abilitati attraverso il TFA ordinario, proibendo loro l'inserimento nelle graduatorie? Con quale giustificazione l'amministrazione si vuole opporre a chi reclama il sacrosanto diritto ad insegnare dopo aver conseguito con merito l'abilitazione?".

"Visto che dal ministro Carrozza non è arrivata alcuna risposta positiva sulla spendibilità del titolo - continua Pacifico -, il nostro sindacato chiede oggi al Parlamento di ristabilire le norme sui giusti binari. Altrimenti, in caso contrario, l'Anief ha già predisposto un ricorso formale per l'accesso nelle Gae, proprio come fece in passato, con successo, con i docenti sissini. In questo caso, ancora una volta assisteremo alla parodia, tutta italiana, del riconoscimento di un diritto ottenuto per via giudiziaria e non legislativa".