Parlamento

Presidenza VII Commissione Camera lascia fuori dalle graduatorie 10mila docenti giovani selezionati

Bocciati gli emendamenti Anief che avrebbero introdotto con continuità all’insegnamento candidati meritevoli. Pacifico: una decisione grave, se l’Aula non sana questa ingiustizia rimane solo la strada del ricorso al Tar.

La presidenza della VII Commissione Camera lascia fuori dalle graduatorie provinciali oltre 10mila aspiranti docenti abilitati e idonei vincitori di concorso, in larga parte giovani che avrebbero contribuito a ridurre l’altissima età media del corpo insegnante italiano ormai superiore ai 50 anni: secondo il presidente Giancarlo Galan (Pdl) gli emendamenti al Decreto Legge sulla Scuola n. 101, proposti dall’Anief e presentati da tre deputati del Pd (Folino, Antezza, Ascani) e uno del Gruppo Misto (Di Lello) non è infatti possibile riunificare la fascia aggiuntiva alla terza delle GaE.

Ma sono stati inspiegabilmente reputati inammissibili, costringendo tanti docenti selezionati e meritevoli, abilitati con il TFA ordinario e reputati idonei nel concorso ordinario (cui nei prossimi mesi si sarebbero aggiunti gli iscritti ai Percorsi abilitanti speciali, inizialmente collocati con riserva), a lavorare nella scuola solo attraverso le supplenze periodi brevi conferite direttamente dai dirigenti scolastici.

“Si tratta di una decisione grave – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – perché contravviene a quanto stabilito con il decreto ministeriale 249 del 2010 che regola l’attuale reclutamento, con cui lo Stato ha bandito dei corsi abilitanti e dei concorsi pubblici sulla base di contingenti di posti liberi e pronti ad essere assegnati”.

Ora però si dice a quei laureati, che per abilitarsi hanno speso tra i 3 e i 4mila euro, che non possono inserirsi nelle graduatorie. E lo stesso discorso vale per tanti vincitori del ‘concorsone’, che dopo aver superato selezione iniziale, scritti e orali, vengono lasciati ai margini dell’insegnamento pubblico italiano.

“È inammissibile – continua Pacifico – che lo Stato spenda e faccia spendere tanti soldi per decidere chi è meritevole di insegnare alle nuove generazioni. Ma poi debba alzare i muri contro chi ha reputato essere in grado di fare ciò. A questo punto, solo l’Aula della Camera può sovvertire questa scelta irragionevole del presidente Giancarlo Galan, riportando le norme su dei binari di buon senso e di salvaguardia della giustizia. In caso contrario, se l’Aula non sanerà questa bocciatura, l’unica strada percorribile sarà quella di ricorrere al Tar Lazio. Atto che l’Anief si appresta cautelativamente a realizzare, depositando nei prossimi giorni l’impugnazione al tribunale amministrativo”.

Questi gli emendamenti dichiarati inammissibili:
- 15.32 (Folino, Antezza-PD): per l'inserimento degli abilitati del TFA/SFP e degli Idonei del Concorso nella terza fascia delle GaE, l’inserimento nella fascia aggiuntiva dei futuri abilitati con il PAS, la validità delle graduatorie di merito fino a concorso successivo.
- 15.13 (Di Lello-Misto): per l'inserimento degli abilitati del TFA/SFP e degli Idonei del Concorso nella terza fascia delle GaE e la validità delle graduatorie di merito fino a concorso successivo.
- 15.43 (Ascani-PD): per l’inserimento nella terza fascia degli abilitati del TFA e con riserva del PAS.