Prima, forte della sua autorità, il Relatore dichiara inammissibili gli emendamenti sui precari, poi fa i capricci.
Dovrebbe dimettersi da parlamentare e spendere 3.000 euro per pagare un’abilitazione che ha conquistato grazie al merito. E se avesse un figlio disabile dovrebbe lottare per la stabilizzazione degli organici di sostegno, non favorire chi sforna master. Le coperture c’erano, forse le poltrone no.