Se la società disfa quel che l'educazione compie, finisce che poi ci ritroviamo i centri commerciali stracolmi di gente sotto Natale, alla vigilia di Capodanno. Niente paranoie sul consumismo di una società dove contano i regali, ma non si sa più quando né dove né se incontrarsi per scambiarseli.
Per esempio l'anno scorso, ho ricevuto una wok. Be', colleghi, non immaginate la misura in cui il mio grado di indipendenza dal territorio sia, da allora, improvvisamente avanzato: con quella pentola potreste cucinare anche nel mezzo di una piazza, che so, sotto un ponte, tanto per dirne una. Man mano che le supplenze diventano più brevi, i ponti cambieranno con maggior frequenza, logicamente. Comincerei sin d'ora a solidarizzare con i volontari, coloro che passano le vigilie e antevigilie prestando servizio nelle mense allestite per i senza fissa dimora, in fondo l'anno prossimo potrei vivere un cambio di ruolo e trovarmi tra i serviti, invece che tra i servitori. Per adesso, però, la luce del mio appartamento di un metro per un metro è gialla. Contrasta con quel terribile grigio-padano che entra dalla finestra, ma non è per questo che mi piace così tanto: mi piace perché è calda e non mi mette in evidenza i brufoli, come fanno la luce al neon o le lampadine al risparmio energetico. Eh, sì qualche traccia di acne la conservo ancora, infatti in classe, qualche volta, mi prendono in giro i ragazzi. Mi hanno regalato un fondotinta che è una bomba a Natale scorso, dovreste provarlo! Secondo me, al centro commerciale, se vi sbrigate, lo trovate ancora.
Nella letterina di quest'anno avevo chiesto un camper, visto che, a sentenze vinte e stravinte, mi aspettavo di dover col prossimo settembre migrare ancora più a Nord, ma Santa Claus ha detto che, a causa della crisi, la consegna è prorogata, insieme ad altre mille, al 2014. Sarò stata punita per le mie inclinazioni consumistiche di cittadina globalizzata d'occidente? Anche voi? Menomale che l'Unione Europea è sempre pronta, coi suoi premi di consolazione, ad alleviare ogni nostra pena: insegnate in una terza superiore? Allora il Diario d'Europa sarà vostro e dei vostri studenti, basterà richiederlo entro il 28 gennaio 2011, seguendo questo link:http://www.descrittiva.it/calip/1011/IT_Order%20form%202011-12.pdf.
Chissà cosa porterà il 2011 alla scuola e all'università, oltre che le preziose notizie comunitarie contenute in queste pagine. Può darsi, ad esempio, che qualche cervello in fuga rimpatrierà, visto che solo ieri il Senato ha approvato una legge ad hoc: http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/23/news/ddl_fuga_cervelli-10527145/.
Può darsi che il Progetto-merito della Gelmini sulla valutazione degli insegnanti fallirà, visto che si sta rivelando un flop. I colleghi di Napoli, Pisa e Torino si stanno opponendo alla redazione della lista dei buoni e dei cattivi. Come? Semplicemente declinando l'invito del ministero ad attuare la sperimentazione. Come emerge dalle stime Cobas Scuola: "[...] più della metà degli istituti ha respinto [...] il tentativo della Gelmini di dividere gli insegnanti tra bravi e fannulloni". Sono 85 su 122, le scuole del comune di Torino che hanno deliberato di "rispedire al mittente la truffa della sperimentazione meritocratica". Premiare le scuole migliori e i docenti più motivati è uno slogan di facile effetto, ma bisogna poi verificare le modalità di realizzazione di questi distinguo. Se condividiamo l'idea di una carriera nella scuola, rifiutiamo in toto quella di creare vere e proprio scuole-ghetto, marginalizzate nelle classifiche perché valutate a prescindere dall'ambiente socio-economico in cui sono immerse.
Come vengono attribuiti i premi per gli insegnanti? Sarà, per ogni istituto, una commissione formata dal dirigente scolastico e da due docenti eletti dal Collegio affiancati dal presidente del Consiglio di istituto in veste di osservatore, a stabilire il 15-20% di docenti da premiare con una quattordicesima. Pezze d'appoggio il CV, una relazione autovalutativa dell'interessato e colloqui con alunni e genitori. Al livello di istituto, premi fino a 70.000 € sono previsti per le scuole migliori di Pisa e di Siracusa, se gli studenti si classificano bene nelle prove Invalsi e se risultano positive le relazioni sottoscritte da un ispettore e da due osservatori indipendenti, in tal caso, sarà cura della scuola vincitrice assegnare premi agli insegnanti secondo propri criteri.
E mentre il rapporto Eurispes sull'adolescenza traccia il ritratto di una gioventù sempre più distante dal nostro immaginario http://www.dire.it/DIRE-WELFARE/adolescenti_oggi.php?c=36173&m=10&l=it, ma calata nel solito contesto scolastico grigio, monotono, antiquato, insicuro, in una sola parola inadeguato, mentre la situazione del precariato, con le fresche energie di cui la nostra scuola ha così disperatamente bisogno, peggiora a vista d'occhio in spregio alle più elementari forme di democrazia (il rispetto delle sentenze emesse ad ogni grado della giustizia), il ministero cosa fa? Valutazione e sperequazione. Ma chi è alla fine che valuta il ministro e che lo premia? Babbo Natale?!? E se poi abrogano i camini? Be', in attesa di scoprirlo, buona fine e buon principio, e, soprattutto un augurio di speranza a ognuno e a tutti per un 2011 più sereno.
24/12/2010
Antonietta De Luca