Per ora si lavora all’assunzione di 1.000 insegnanti, ma la strada è tracciata e presto ne seguiranno decine di migliaia. Come, del resto, indicato dalla Corte di Giustizia europea il 26 novembre. Lo Stato non può averli formati nelle proprie Università, investito su di loro, ed ora, sul più bello, quando si dà attuazione alle indicazioni dell’Unione europea sulle assunzioni, far finta che non esistono. Proprio per loro Anief ha presentato una proposta di modifica al documento Milleproroghe 2015.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir):non si può continuare a pensare che siano sempre le aule dei tribunali a risolvere il problema. Ora tocca al legislatore. Anche perché non c’è più alcuna questione giuridica da dirimere.
Finalmente si apre uno spiraglio per l’assunzione dei docenti abilitati non inseriti nelle GaE: tra i provvedimenti che il Governo sta attuando per realizzare “La Buona Scuola”, analizzati dal quotidiano ‘Italia Oggi’, risulta che “alla luce della sentenza della Corte di giustizia europea, secondo un primo monitoraggio del Miur, sarebbero un migliaio circa i docenti che hanno avuto per più di tre anni contratti di supplenza su posti vacanti e disponibili e che non rientrano nelle Gae. Un piccolo aggiustamento, tutto sommato rispetto al piano iniziale, ma andrà fatto”.
Anief reputa importante questo precedente, perché dà conferma alla bontà sulla battaglia che conduce da tempo in difesa dei tanti docenti abilitati ma dimenticati dalla Stato. Nel contempo, il giovane sindacato chiede però all’amministrazione scolastica di rivedere la stima dei 1.000 insegnanti abilitati inseriti nelle graduatorie aventi diritto all’immissione in ruolo, poiché rientrano in pieno tra i beneficiari della sentenza con cui la Corte di Giustizia europea lo scorso 26 ha decretato inammissibile la reiterazione dei contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi di supplenze, anche non continuative, su posti disponibili: più di 1.000 precari a rientrare in questo computo sono solo quelli dell’Afam, la formazione artistica e musicale, che da anni prestano servizio e continuano ad essere costretti a rivolgersi ai tribunali del lavoro per ottenere la conversione dei contratti.
Secondo i calcoli dell’Anief ad aver diritto ad essere inseriti nelle GaE sono circa 100mila insegnanti, tutti in possesso di regolari titoli, equivalenti a quelli conseguiti dai colleghi inseriti nelle graduatorie pre-ruolo fino al 2011.Tra costoro, ve ne sono più della metà, almeno 60mila, che hanno diritto anche all’assunzione (oltre i 150mila previsti dalla Legge di Stabilità), poiché rientranti nel 36 mesi di servizio svolti su posti vacanti. L’amministrazione statale non può averli formati nelle proprie Università, investito su di loro, ed ora, sul più bello, quando si dà attuazione alle indicazioni dell’Unione europea sulle assunzioni, far finta che non esistono.
“Lasciarli fuori dalle GaE – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – , trattandoli con ‘invisibili’, significherebbe perseverare in una discriminazione andata avanti per troppi anni: si tratta di precari in carne o ossa, come gli altri. Non si può continuare a pensare che siano sempre le aule dei tribunali a risolvere il problema. Ora tocca al legislatore. Anche perché non c’è più alcuna questione giuridica da dirimere: è tutto molto chiaro”.
“Il nostro sindacato reputa che tutti questi insegnanti, i 1.000 già individuati dal Miur, più tutti quelli che hanno gli stessi requisiti, debbano essere inseriti in una fascia aggiuntiva delle GaE, poiché abilitati dopo l’ultimo concorso: per la scelta di coloro che avranno diritto al ruolo, ovviamente, si dovrà procedere per merito. Quindi individuando coloro che detengono il punteggio più alto, senza creare – conclude Pacifico - le solite ‘riserve indiane’”.
A tal proposito, sulla necessità di collocare i docenti abilitati in una graduatoria aggiuntiva a quelle ad esaurimento, ricordiamo quanto accaduto a Verona, dove sono esauriti gli insegnanti di scuola materna per l’immissione in ruolo, pur in presenza di oltre 30.000 docenti abilitati con il diploma magistrale prima del 2001 o ancora con i corsi a numero chiuso di Scienze della Formazione primaria che non possono essere assunti.
Per queste ragioni, Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, lancia un appello ai parlamentari perché modifichino il decreto legge n. 192 del 31 dicembre 2014 (Mille proroghe 2014), e si rispetti così la Costituzione e il diritto comunitario nonché la professione di migliaia di italiani che ancora credono nell’alto valore dell’educazione, dell’insegnamento e della ricerca.
Bozze degli emendamenti suggeriti da ANIEF riguardanti specificatamente i docenti abilitati ma a tutt’oggi esclusi delle GaE e delle immissioni in ruolo.
FASCIA AGGIUNTIVA GAE
All’articolo 6, aggiungere il seguente comma:
“Nella fascia aggiuntiva prevista dall’articolo 14, comma 2-ter della legge 24 febbraio 2014 di conversione del decreto legge n. 216 del 29 dicembre 2011, sono inseriti i docenti in possesso di abilitazione, conseguita, anche, presso i corsi universitari attivati ai sensi del decreto ministeriale del 10 settembre 2010 n. 249 e successive modificazioni, nonché le Facoltà di Scienze della Formazione primaria negli anni accademici 2012-2015. Con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca da emanarsi entro il 30 giugno 2015 è disposto tale inserimento prima del piano di immissioni in ruolo previsto dall’articolo 1, commi 3 e 4 della legge n. 190 del 23 dicembre 2014, nonché l’inserimento con riserva del personale docente che ha diritto alla frequenza di uno dei corsi universitari abilitanti attivati ai sensi della normativa citata.”
Motivazione:
La norma, considerata la natura permanente della fascia aggiuntiva delle graduatoria ad esaurimento intende prorogare i termini di inserimento nella stessa alla luce delle abilitazioni conseguite dai candidati negli anni successivi al 2011 su corsi riconosciuti o autorizzati dallo Stato, evitando un nuovo contenzioso presso la Corte di giustizia europea e i tribunale del lavoro. Si rileva, infatti, che in diverse province l’amministrazione è costretta a ricorrere a personale non abilitato per il conferimento degli incarichi, mentre sono stati attivati diversi corsi abilitanti a numero programmato.
INSERIMENTO PRECARI IN GAE AFAM
All’articolo 6, comma 3, lettera b), aggiungere il seguente periodo:
“Ha diritto a inserirsi in una fascia aggiuntiva alle suddette graduatorie, il personale docente inserito nelle graduatorie d’istituto che ha maturato a decorrere dall’anno accademico 2004/2005, servizio di insegnamento con contratto a tempo determinato, per almeno 360 giorni, nelle Accademie statali, nei Conservatori di musica, e negli Istituti musicali pareggiati, secondo modalità fissate dal decreto del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca da emanarsi entro 60 giorni dalla conversione del presente decreto-legge, ed in ottemperanza delle procedure valutative adottate con Decreto Ministeriale del 16 giugno 2005 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 giugno 2005 n. 51.”
Relazione tecnica
Considerato che sia le graduatorie di cui al decreto direttoriale del 16 ottobre 2001, sia quelle di cui al decreto ministeriale del 16 giugno 2005 per i docenti con 360 giorni di servizio a tempo determinato dal 1994-1995, nonché quelle trasformate ad esaurimento dalla legge 128/2013 non hanno soddisfatto il fabbisogno di insegnamenti a cui si è ricorso attraverso la stipula di contratti da graduatorie d’istituto, la norma intende introdurre una fascia aggiuntiva alle suddette graduatorie aggiuntive previste dal legislatore nel 2004 e rinnovate nel 2013, ai docenti che hanno maturato gli stessi requisiti, dal 2004-2005 senza ulteriori oneri per la finanza pubblica.
Per approfondimenti:
100mila docenti abilitati chiedono solo di insegnare: il Parlamento li inserisca nelle graduatorie