Anief Puglia, pur consapevole del difficile periodo di pandemia in cui siamo ritornati, dove le restrizioni per la salvaguardia della salute pubblica come obiettivo primario a volte vanno a discapito di altri diritti, dopo la pubblicazione dell’ultima Ordinanza regionale n. 413 del 6 novembre, ha evidenziato la confusione e il disorientamento rispetto ad alcuni contenuti generati nell’intera comunità scolastica pugliese
Inoltre, per quanto riguarda le affermazioni dello stesso Presidente, “Nessuno potrà essere obbligato ad andare a scuola in presenza e le eventuali assenze saranno giustificate, Tutti avranno diritto a richiedere la didattica a distanza per tutelare la propria salute, Le scuole dovranno dotarsi immediatamente della possibilità di fare didattica a distanza”, ricordiamo che già le scuole hanno predisposto il piano annuale della Didattica Digitale Integrata e in molte realtà è prevista anche in forma mista (presenza e sincrona a distanza) proprio come prescritta dal punto due della stessa ordinanza, e stanno garantendo il protocollo sicurezza del CTS e il diritto allo studio.
Inoltre tutti gli attori della scuola hanno lavorato alacremente per tutta l'estate nell'obiettivo di accogliere in sicurezza l’intera comunità scolastica e garantire il diritto allo studio dal primo giorno di scuola.
Quello che ha destato più clamore nel punto due dell’ordinanza, è l’aver inserito a discapito delle singole autonomie scolastiche una pseudo “Istruzione con servizio a domanda”, fuori dai principi della scuola pubblica costituzionalmente garantita. Anief ha ribadito che la scuola non è un servizio con “menù alla carta”
Favorevolmente abbiamo appreso della posizione ufficiale del MIUR (anche su esplicita nostra richiesta) che con un comunicato stampa dichiara “pieno sostegno alla comunità scolastica pugliese. Regione Puglia ritiri o corregga ordinanza. Istruzione non è servizio a domanda individuale”.
“Siamo fiduciosi – afferma Pasquale Spinelli, presidente regionale Anief Puglia - nell’intervento delle istituzioni nazionali e territoriali per ripristinare ordine e tranquillità nell’intera comunità scolastica pugliese, nella salvaguardia primaria della tutela alla salute e del diritto allo studio. Siamo sicuri che, con la condivisione e coesione sociale, supereremo questo periodo difficile”.