Il presidente Marcello Pacifico: l’immissione in ruolo di quasi 150mila precari nel 2015, prospettata oggi dal Governo attraverso la pubblicazione delle linee guida, rappresenta una chiara vittoria del sindacato, che ha messo alle strette lo Stato italiano attraverso i tanti ricorsi alla Corte di Giustizia europea. Ma non dimentichiamo tutti gli abilitati tramite TFA e PAS, oltre che gli idonei ai concorsi e chi ha conseguito il diploma magistrale fino al 2001: siccome dal 2016 non sono più previste assunzioni da graduatorie, verranno abbandonati al loro destino?
“Fa bene il Governo ad affrontare una volta per tutte il problema del precariato nella scuola italiana, decidendo di assumere il prossimo anno 150mila docenti di cui il 90% dalle graduatorie ad esaurimento. Si tratta di una decisione storica, di cui il sindacato è stato parte attiva producendo migliaia di ricorsi alla Corte di Giustizia europea proprio per la stabilizzazione di tutti gli abilitati”: così commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir il progetto di riforma della scuola reso noto questa mattina dal Governo attraverso la pubblicazione delle linee guida “La Buona Scuola”.
“Arrivare ad assumere quasi tutti i supplenti delle graduatorie ad esaurimento - continua Pacifico - rappresenterebbe davvero una svolta per l’organizzazione scolastica e la continuità didattica dei nostri alunni. Tuttavia, non dobbiamo dimenticarci che a tutt’oggi rimangono fuori dalle GaE circa 100mila aspiranti docenti, anche loro abilitati: sono docenti formati nelle nostre università attraverso i corsi di TFA e i PAS. Poi ci sono gli idonei all’insegnamento, che hanno superato i concorsi pubblici. E poi tutti coloro che hanno conseguito il diploma magistrale prima del 2001. Lo Stato non può averli formati e ora, sul più bello, li abbandona al loro destino”.