Prossime le immissioni in ruolo dei ricorrenti con Ordinanza del Consiglio di Stato ottenuta dall’Anief in tutte le province della Toscana sui posti dichiarati “residui” della Fase C. La Toscana, una delle regioni più “ostiche” a dare corretta esecuzione alle Ordinanze del Consiglio di Stato degli scorsi mesi, adesso cede le armi e l’Ufficio Scolastico Regionale dà precise istruzioni a tutti i dirigenti degli Ambiti Territoriali di competenza, per una corretta esecuzione degli ordini dei Giudici. Marcello Pacifico: anche nel caso in cui non risultino posti residui da fase C, procederemo alle azioni legali per rivendicare l’immissione in ruolo in base al punteggio posseduto e nel pieno rispetto del merito.
L’USR Toscana, infatti, con nota n. 2298/2016 chiarisce a tutti gli Ambiti Territoriali della regione che “per effetto dei Decreti Monocratici del Presidente del Consiglio di Stato nn. 498, 499, 500, 501 emessi in data 15/02/2016 (ugualmente trasmessi in allegato), l’Amministrazione è ora chiamata ad individuare come destinatari di contratto a tempo indeterminato anche i ricorrenti già inseriti con riserva a seguito delle Ordinanze Cautelari nn. 5497/3951, 5495/3952, 5490/3901, 5493/3900 del 2015” ed evidenzia la necessità di procedere “speditamente” alla nomina “dei ricorrenti sopra specificati”.
L’Anief Toscana, nella persona del suo presidente Prof.ssa Chiara Gedressi, ha già inoltrato a nome e per conto dei nostri iscritti interessati dalle specifiche Ordinanze, richiesta di informativa dettagliata con trasmissione da parte degli AT del numero delle immissioni in ruolo residue da fase C per ogni provincia, in modo da monitorare che le operazioni vengano svolte nel pieno rispetto del diritto dei singoli ricorrenti e di quanto riportato nei provvedimenti giudiziali. L’Anief ricorda ai propri iscritti che continuerà a vigilare e monitorare tutte le procedure di interesse dei ricorrenti e che presto tutti i docenti che rivendicano la corretta immissione in ruolo vedranno soddisfatte le proprie aspettative. In caso contrario, sono già attive le procedure per promuovere iniziative legali mirate per la tutela completa dei diritti degli interessati, “Perché non è detto che se non risultano posti residui da Fase C – commenta Marcello Pacifico Presidente Anief - i destinatari di favorevole provvedimento giudiziale debbano rinunciare al proprio diritto all’immissione in ruolo in base al punteggio posseduto. Il diritto all’immissione per merito è tutelato dalla Costituzione e “merito” nelle Graduatorie significa punteggio; questo il MIUR non deve dimenticarlo”.