A differenza delle altre OO. SS. che ora scoprono l’acqua calda dopo aver rassicurato i colleghi in diverse assemblee. Unica soluzione è il ricorso che Anief ha presentato già in alcune province per far dichiarare incostituzionale la norma. Per pre-adesioni scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Lo avevamo detto con un chiaro comunicato che trovate al seguente link: index.php?option=com_content&view=article&id=1081:anief-ricorre-contro-il-blocco-degli-aumenti-di-stipendio-e-del-ccnl-previsto-per-il-2011-2013=
Era evidente fin dal marzo scorso come una semplice decisione una tantum, quella del ministro pro tempore dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di assegnare a suo buon cuore nelle tasche del personale della scuola gli aumenti di stipendio relativi al 2010 non potesse superare la previsione del legislatore di bloccare il contratto o la recuperabilità dei servizi resi, come oggi la Corte dei conti ribadisce. Soltanto un intervento del Giudice delle leggi può eliminare i vizi presunti di non conformità alla Costituzione della norma introdotta, non certo la contrattazione con le OO. SS. Dispiace che solo qualche sindacalista da pensionare tuoni contro il Miur soltanto perché fra qualche mese si vota per le elezioni RSU quando in questi tre anni e persino su questo tema ha scritto in passato comunicati in cui giustificava l’azione dell’amministrazione e copriva l’operato del legislatore. Speriamo che ora ricorrano pure loro anche se in ritardo grazie all’Anief si sono resi conto dell’incostituzionalità della norma di legge sottesa.