L'annuncio oggi ai sindacati: si partirebbe a 5 anni di età, oppure si toglierebbe un anno a primaria o medie. ANIEF: un Ministro dimissionario non può allontanarci dall'Ocse, cancellare il tempo scuola garantito dalla Costituzione e far sparire altri 50mila posti.
Avanzando inesistenti motivi di adeguamento del percorso di studi italiano a quelli europei, il Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo ha oggi comunicato ai sindacati la decisione unilaterale di voler avviare una sperimentazione nelle scuole statali, al fine ridurre di un anno il percorso di studi, con gli esami di maturità anticipati quindi a 18 anni.
Profumo ha anche spiegato che i percorsi da intraprendere, sempre sperimentalmente, saranno tre: anticipare a 5 anni la scuola primaria, eliminando quindi un anno di scuola d'infanzia; ridurre di un anno, probabilmente l'ultimo, la scuola primaria; cancellare il primo o secondo anno di corso della scuola secondaria di primo grado.
Anief respinge, indistintamente, tutte e tre le ipotesi. Prima di tutto perché si tratta di percorsi che ci allontanano, anziché avvicinarci, ai modelli di studio in vigore nei Paesi più avanzati dell'area Ocse. In secondo luogo perché si tratta dell'ennesima riforma, mascherata da proposta migliorativa, che ha un solo obiettivo: cancellare almeno altri 50mila posti di lavoro, dopo i 200mila già spariti, per le solite esigenze di "cassa", negli ultimi sei anni. Il terzo motivo è che un Ministro dimissionario, appartenente ad un Governo che non c'è più e privo di consenso elettorale, deve limitarsi all'ordinaria amministrazione, non di certo all'introduzione di sperimentazioni che giocano contro la formazione dei nostri giovani.
"I nostri alunni - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - non hanno bisogno di percorsi di studio ridotti, ma di una maggiore alfabetizzazione, all'interno di una scuola di qualità. Le emergenze sono altre, come l'abbandono universitario del 25% e quello della scuola dell'obbligo ancora maggiore. Ma anche introdurre un serio apprendistato, come avviene in Germania dove oltre un milione e mezzo di alunni sono stati introdotti al lavoro attraverso questo prezioso percorso formativo".
"Sarebbe poi importante - prosegue il presidente Anief - introdurre l'organico funzionale negli istituti, con la gestione delle risorse umane finalmente delegata ad ogni singola scuola autonoma. Ma anche avviare un albo di 'orientatori', composto da formatori esperti cui rivolgersi per unificare le esigenze degli studenti della scuola medio-superiore e dell'università. Il Ministro Profumo la smetta con questi blitz, utili solo a ridurre spese e a farsi pubblicità sulla pelle di milioni di giovani cui si vuole negare un anno di tempo scuola e un diritto all'istruzione completa costituzionalmente garantito".