Si è riunito stamattina in videoconferenza presso L’USR Sicilia il tavolo regionale per la riapertura delle scuole; presente per Anief Giovanni Portuesi, segretario generale e vice presidente regionale. Presenti le parti sindacali, l’amministrazione, l’assessorato regionale all’istruzione, l’ANCI e i rappresentanti degli studenti e dei genitori. Tutti i presenti hanno condiviso la preoccupazione per l’aumento esponenziale dei contagi nell’isola registrata negli ultimissimi giorni. “La situazione sta precipitando - ha dichiarato Giovanni Portuesi - in Italia stiamo registrando un aumento giornaliero dei contagi dai 12 mila ai 20 mila. La Sicilia, al momento, è la terza regione per numero di contagi in aumento. Secondo la protezione civile, nella regione dai 1.460 positivi di aprile, 12.188 di ottobre, si è passati a 36.739 di ieri. La preoccupazione cresce: oggi a Palermo, su 550 frequentanti degli asili nido si sono registrate solo 50 presenze”
L’assessorato regionale ha confermato che nella giornata di oggi, domattina al massimo, il CTS regionale pubblicherà il documento scientifico sulle misure da adottare che, probabilmente, saranno comunicate in occasione della riunione della task force regionale che si terrà domattina alle 12.30.
“Bisogna ascoltare ed informare tempestivamente le parti sociali; sul piano trasporti il sindacato non ha ricevuto alcuna comunicazione oltre a non essere stato invitato ai tavoli prefettizi”. La posizione dell’ANIEF Sicilia è stata chiara: “In queste condizioni è impensabile parlare di riapertura delle scuole l’11 gennaio. La dad deve proseguire almeno fino al 31 gennaio per utilizzare le prossime settimane per uno screening generalizzato di tutto il personale scolastico e degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado”.
Rimangono ancora inattuate le richieste di una maggiore protezione dei docenti e delle docenti della scuola dell’infanzia così come stabilito al tavolo regionale 0-6 svoltosi ai primi di dicembre. Un invito pressante al governo regionale è stato fatto perché si preveda fin da subito un piano capillare di vaccinazioni per il personale scolastico, mettendo subito in campo le risorse necessarie e una adeguata programmazione.
“È un errore avere deciso di riprendere le lezioni in presenza senza avere sottoposto a uno screening gli studenti e il personale” lo ha detto a Italia Stampa Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando il decreto sulla riapertura delle scuole superiori, a seguito degli accordi presi dal Consiglio dei Ministri che ha fatto slittare all’11 gennaio il ritorno degli studenti in presenza nelle classi. “Riprendere le lezioni a scuola tra pochi giorni potrebbe rivelarsi assai pericoloso - ha dichiarato ancora Pacifico -. Il problema non è la percentuale di allievi da far tornare in classe ma evitare, in un periodo in cui la seconda ondata di Covid è forte, che il virus si diffonda ancora di più e si incroci con il periodo di massima infezione dell’influenza stagionale che storicamente si registra proprio in queste settimane. Inoltre, la divisione del ritorno in classe tra scuola del primo ciclo, medie e superiori non la comprendiamo, se non dal punto di vista didattico poiché è più facile fare didattica a distanza con gli studenti della scuola superiore”.
In conclusione, secondo il leader dell’Anief “questa riapertura delle scuole rimane ‘strana’ e sarà importante conoscere i numeri del contagio dell’8 gennaio. A questo punto, riteniamo che la riapertura delle superiori potrebbe slittare al 18 gennaio, come aveva detto Anief, oppure al 1° febbraio, come alcune Regioni hanno già deciso di fare”.