Si estende lo screening anche agli studenti sopra i 14 anni; le USCA si organizzeranno per effettuare i tamponi direttamente all’interno delle scuole. Perplessità sulla operatività sui piani di trasporto provinciali definiti nei tavoli prefettizi. Dotare i docenti dell’infanzia di mascherine FFP2 con filtro
Si è nuovamente riunito stamattina in videoconferenza presso la Presidenza del Governo regionale la task force presieduta dal Prof. Cardinale in vista della riapertura delle scuole al 1° febbraio; presente per ANIEF Giovanni Portuesi, segretario generale e presidente regionale Sicilia, presenti le parti sindacali, l’assessore regionale all’istruzione Prof. Roberto Lagalla, l’ANCI, l’USR e i rappresentanti degli studenti e dei genitori.
L’assessore regionale all’istruzione e formazione ha riferito ai partecipanti le azioni intraprese dal governo regionale dopo lo scorso incontro in vista della possibile riapertura al 1 febbraio che dovrebbe vedere ritornare tra i banchi il 50% degli studenti delle superiori.
In particolare, è in atto la predisposizione di una circolare interassessoriale tra istruzione e salute con la quale verrà specificato che le eventuali ordinanze di chiusura dei Sindaci che riguardano singole porzioni di territorio dovranno essere necessariamente supportate da una valutazione del rischio da parte della ASP competenti per territorio. Già oggi, con apposita circolare, l’Assessorato alla Salute ha disposto che le ASP prolunghino l’attività di screening del personale scolastico (che ha già interessato più di 60.000 operatori della scuola, tra docenti ATA e studenti) estendendolo agli studenti delle superiori e da completarsi entro il prossimo 31 gennaio con il sistema dei drive in.
È in corso di redazione un documento di lavoro del DASOE (dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico) teso ad assicurare, a partire dal 1 febbraio, uno screening diretto all’interno delle scuole attraverso l’ingresso delle USCA nei singoli istituti. Il medesimo documento però, riferisce ancora l’assessore Lagalla, rileva come gli alunni dell’infanzia e della primaria abbiano maggiori probabilità di contrarre il contagio all’esterno della scuola e, dunque, di diventare elemento di trasmissione all’interno degli istituti per le ovvie difficoltà di osservanza di tutte le prescrizioni durante le lezioni soprattutto nell’infanzia dove gli alunni, come è noto, non indossano la mascherina. Ulteriormente definiti i piani di potenziamento relativi al trasporto pubblico regionale e locale sebbene su questo aspetto i rappresentanti degli studenti abbiano espresso forti perplessità chiedendo una proroga della riapertura delle scuole prevista al 1 febbraio per le scuole superiori.
“Prendiamo atto di quanto riferito ed apprezziamo lo sforzo dell’assessore Lagalla anche per avere accolto quanto ANIEF Sicilia aveva richiesto nei precedenti incontri - dichiara Giovanni Portuesi - apprezziamo che il governo regionale voglia mettere ordine sulle chiusure a macchia di leopardo nel territorio regionale; insistiamo sulla dotazione delle mascherine FFP2 con filtro per le docenti e i docenti dell’infanzia e di sostegno, le sole in grado di garantire una maggiore protezione dei lavoratori anche alla luce di quanto emerge dal documento del DASOE; per questo al tavolo abbiamo chiesto ai rappresentanti sindacali dei dirigenti scolastici di rivedere con gli RSPP, gli RLS e i referenti Covid di ciascuna scuola i piani di prevenzione e protezione introducendo la espressa previsione dell’utilizzo delle mascherine FFP come DPI per i docenti dell’infanzia e di sostegno. Condividiamo le preoccupazioni degli studenti: avanti con lo screening direttamente nelle scuole e riapertura al 1 febbraio solo se sono garantite tutte le condizioni di sicurezza per studenti e personale scolastico e la piena operatività dei piani di trasporto provinciali”.