La legge 107 del 2015, così detta della “Buona scuola”, ha stanziato 40 milioni di euro per garantire la formazione ai docenti durante il servizio (così detta carta docenti) e 200 milioni di euro a partire dal 1° gennaio 2016 per il bonus di merito, che il dirigente scolastico attribuisce, secondo criteri stabiliti e concordati in Consiglio di istituto, a docenti, educatori o personale Ata che ritiene particolarmente meritevoli per il lavoro svolto
In questa sede vogliamo analizzare solo la carta docenti per illustrarne modalità di utilizzo e finalità.
La carta docenti, che consiste in un credito di 500 euro netti da attribuire ad ogni docente di ruolo o neo immesso in ruolo, sia full time che part-time, compresi i docenti in particolari condizioni come inidoneità per motivi di salute (art. 514 del D.lgs 297/94), posizione di comando, distacco, fuori ruolo, che si trovano in scuole all’estero o militari, consente una continua formazione e un costante accrescimento del bagaglio culturale dei docenti. Nasce appunto nel 2015, quando, visti i tempi brevi per predisporre un bando di gara pubblica per assegnare ad un istituto finanziario la produzione e distribuzione della carta, l’erogazione fu fatta tramite accredito direttamente nella busta paga del docente, giustificando poi le spese affrontate secondo i criteri stabiliti dal MIUR. L’anno successivo, nel 2016, è stata predisposta un’apposita pagina web https://cartadeldocente.istruzione.it/#/ dalla quale, previa registrazione tramite spid, il docente può effettuare gli acquisti e la rendicontazione automatica delle proprie spese.
Gli importi della carta dono cumulabili per due annualità. Più precisamente il bonus residuale degli anni scolastici 2016/2017 doveva essere speso entro il 31/12/2018, mente quello relativo agli anni scolastici 2017/2018 doveva essere utilizzato entro il 31/08/2019.
Essendo la carta rendicontata dal MIUR, per il docente sarà impossibile utilizzarla per scopi diversi da quelli della formazione e della cultura. Pertanto indichiamo quali sono le spese ammesse per l’uso della carta:
- acquisto di libri e testi, anche in formato digitale, e-book, pubblicazioni e riviste utili all’aggiornamento, attinenti alle materie di insegnamento del docente;
- acquisto di hardware quali tablet, stampanti, pennette usb, personal pc, notebook, ma non ad esempio cartucce per stampanti, toner, smartphone;
- acquisto di software utili alla formazione come la consultazione di enciclopedie on line, vocabolari, repertori culturali, progettazione di modelli matematici o di disegni tecnici, di videoscrittura o di calcolo;
- acquisto di biglietti per teatro, cinema, mostre ed eventi culturali, concerti. In questo caso, essendo eventi culturali trasversali per l’accrescimento formativo del docente, non ci sono limiti sulla natura degli eventi relativamente alla materia di insegnamento;
- iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione professionale che però siano riconosciuti ed accreditati dal MIUR. Per questo suggeriamo l’ente di formazione EUROSOFIA che da sempre offre corsi di formazione accreditati per l’utilizzo della carta docenti https://www.eurosofia.it/offerta-formativa/docenti.html.
Per quanto riguarda la carta docente 2019, occorre segnalare alcune novità nella modalità di accesso alla piattaforma. Per l’accesso sarà necessario avere lo SPID (identità digitale PosteId), attraverso uno username e una password. Se non si possiede uno SPID è possibile richiederlo tramite gestori autorizzati: poste italiane, infocert, Sielte o Tim.
Riportiamo di seguito i passaggi che permettono di poter usufruire del Bonus Scuola di 500 euro:
- collegarsi al link https://cartadeldocente.istruzione.it/
- cliccare su “Entra con SPID” e inserire nome utente e password
- controllare la correttezza dei dati anagrafici e continuare
- prendere visione delle condizioni d’uso
- cliccare sul “MENU” in alto a sinistra, “CREA BUONO”
- scegliere l’esercente “Fisico o online”;
- scegliere il tipo di bene o servizio (ad esempio “Formazione aggiornamento”);
- Inserire l’importo preciso
- Salvare sul dispositivo o stampare il codice identificativo (QR code, codice a barre e codice alfanumerico di 8 cifre).