La mensa è un servizio facoltativo messo a disposizione dell’utenza (alunni e personale scolastico possono decidere se usufruirne oppure no). Tale servizio è gestito, di norma, dal Comune di appartenenza della scuola, che formula un proprio regolamento di gestione del servizio. I Comuni, proprietari degli edifici scolastici, hanno il dovere di mettere a disposizione locali conformi alla normativa vigente inerente l’edilizia scolastica e devono garantire un pasto di qualità, che rispetti le norme igienico-sanitarie. Il comune può gestire questo servizio direttamente, oppure appaltarlo a ditte di ristorazione private. Per l’avvio del servizio mensa è necessaria specifica autorizzazione da parte del Miur.
A chi è rivolto il servizio
Il servizio è rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia (ciclo di tre anni), della scuola primaria (ciclo di cinque anni) e della scuola secondaria di I grado (ciclo di tre anni). Soltanto nel caso di orario scolastico settimanale fissato a 40 ore, denominato “tempo pieno”, i Comuni sono tenuti a mettere a disposizione un servizio facoltativo di mensa. Le famiglie interessate possono provvedere a presentare relativa domanda, contribuendo con il pagamento di una quota.
Chi del personale ha diritto a fruire della mensa gratuita
In base all’art. 21 del CCNL Scuola 2007, il diritto alla fruizione del servizio di mensa gratuita riguarda il personale docente in servizio in ciascuna classe o sezione durante la refezione. Laddove, per effetto dell’orario di funzionamento adottato dalle singole scuole, nella sezione risultino presenti contemporaneamente due insegnanti, entrambi hanno diritto al servizio di mensa. Nella scuola elementare ne hanno diritto gli insegnanti assegnati a classi funzionanti a tempo pieno e a classi che svolgano un orario settimanale delle attività didattiche che prevede rientri pomeridiani, i quali siano tenuti ad effettuare l’assistenza educativa alla mensa nell’ambito dell’orario di insegnamento. Nella scuola media ne hanno diritto i docenti in servizio nelle classi a tempo prolungato che prevedono l’organizzazione della mensa, assegnati sulla base dell’orario scolastico alle attività di interscuola e i docenti incaricati dei compiti di assistenza e vigilanza sugli alunni per ciascuna classe che attui la sperimentazione ai sensi dell’art. 278 del decreto legislativo n. 297/94. Il personale Ata di servizio alla mensa usufruisce anch’esso della mensa gratuita. Ulteriori, eventuali modalità attuative possono essere definite in sede di contrattazione integrativa regionale, ferme restando le competenze del Miur per quanto concerne le modalità di erogazione dei contributi ai Comuni.