Si è tenuto ieri l’incontro tra Anief e la viceministra Sereni sull’evoluzione della trattativa diplomatica tra Governo italiano e Governo eritreo, finalizzata a scongiurare la chiusura della scuola italiana statale di Asmara. Per l’Anief hanno preso parte all’incontro il delegato per il settore Estero, prof. Salvatore Fina, e il coordinatore dell'ufficio relazioni sindacali della segreteria nazionale Anief, prof. Giuseppe Gullo
L’Anief segue la vicenda relativa alla crisi della scuola di Asmara con molta attenzione, ed è più volte intervenuta a vari livelli per sollecitare l’intervento del Governo e l’intervento della nostra diplomazia. L’incontro, richiesto giorni fa dal presidente dell’Anief Marcello Pacifico, aveva lo scopo di conoscere i passi che il nostro governo ha fatto in questi mesi per sgombrare il campo dai malintesi che stanno alla base della decisione del governo eritreo di revocare la licenza della scuola e di denunciare l’accordo tecnico.
La viceministra Sereni in maniera precisa ed esaustiva ha illustrato ai rappresentanti dell’Anief le azioni messe in campo dal nostro governo, per le quali Anief ha espresso grande apprezzamento, che riassumiamo brevemente.
Il 23 giugno la viceministra ha inviato una lettera al Ministro degli esteri eritreo, con la quale, oltre a spiegare che mai la dirigenza della scuola o l’ambasciata italiana di Asmara hanno voluto bypassare i normali rapporti d’interlocuzione con le autorità eritree circa il funzionamento della scuola italiana di Asmara, comunicava anche la disponibilità del nostro governo a rivedere l’accordo tecnico al fine di evitare future incomprensioni. Il 26 giugno la stessa viceministra ha ricevuto l’ambasciatore eritreo in Italia. Il 1° luglio il Rappresentante Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, ha incontrato a Ginevra il rappresentante eritreo, sempre con lo scopo di trovare una soluzione positiva ed evitare la chiusura della scuola. Il 9 luglio, il Primo Ministro Conte ha scritto una lettera al suo omologo eritreo, sollecitando la soluzione della crisi in nome della storica amicizia tra i due popoli. Anche il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, è sceso in campo direttamente con interlocuzioni dirette con il suo omologo eritreo.
Nonostante l’intensità e il livello degli interventi italiani, la viceministra Sereni ha riferito che ancora il governo eritreo non ha dato risposta. Il MAECI, intende ancora portare avanti la trattativa, ma nel giro di un paio di settimane deciderà se sospendere le attività della scuola italiana di Asmara e ricollocare altrove il personale scolastico. La maggior parte del personale scolastico, ha affermato la viceministra, potrà essere ricollocato sui posti vacanti del 2020/21, per le poche unità che non troveranno collocazione dal prossimo anno scolastico, si dovrà procedere ad una revisione del contingente con l’istituzione delle cattedre necessarie al loro ricollocamento.
Il Prof Fina, sulla questione ha avanzato alla Ministra le proposte portate avanti dall’Anief e ha rilevato che allo stato, il D. lgs 64/17 non prevede la sospensione delle attività di una scuola, ma solo la chiusura di scuole esistenti o l’apertura di nuove scuole. La viceministra ha riferito che, in merito ai limiti posti dal 64/17, circa la questione posta dal delegato estero dell’Anief, è già stato fatto un chiarimento con l’ufficio legislativo del Ministero degli Affari Esteri, che ha confermato che esiste la possibilità di intervenire attraverso un decreto interministeriale MEF/MAECI/MIUR per sospendere le attività della scuola.
L’incontro si è concluso con la pressante richiesta dell’Anief di continuare a trattare per tenere aperta la scuola italiana di Asmara, che oltre a testimoniare la grande e storica amicizia tra il popolo italiano e quello eritreo, è un’istituzione fondamentale nei rapporti di cooperazione culturale ed economica tra l’Italia e l’Eritrea.