Analisi della rivista specializzata Orizzonte Scuola: considerando che i docenti in Italia sono 8.094, ogni ispettore dovrà ispezionare 47,61 dirigenti a testa.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): è bene che i senatori delle Commissioni di Palazzo Madama, chiamati in queste ore ad esaminare 1.960 emendamenti, di cui trenta dell’Anief, si rendano conto di questa incongruenza e degli altri numerosi limiti contenuti nel disegno di legge con cui si intende revisionare la scuola. Contro cui i sindacati, per la prima volta dopo tempo immemore, si presentano compatti per scioperare anche nei giorni degli scrutini.
Anief, che aderisce a tutte le iniziative proclamate da Cobas e Unicobas, ricorda che ogni docente, dirigente e Ata ha facoltà di scioperare nei primi due giorni del calendario di scrutini dell’istituto scolastico dove presta servizio. E ciò, ha detto anche il Garante per gli scioperi, vale indipendentemente dal fatto che lo scrutinio si svolga prima o dopo il termine delle lezioni.
È sempre più ferma la protesta di chi opera nella scuola contro la riforma: domani le piazze delle principali città italiane si riempiranno ancora una volta di manifestanti per chiedere che il ddl 1934 cambi faccia e contenuti, ad iniziare dall’illogico stop all’assunzione di tanti docenti e Ata precari, all’introduzione di un dirigente scolastico sempre più manager e meno preside, di un contratto fermo da sei anni e dei pochi fondi indirizzate alle scuole che andranno a premiare la fedeltà ai capi d’Istituto di appena il 10 per cento di lavoratori.
Proprio oggi la rivista specializzata Orizzonte Scuola ricorda che “i superpoteri dei dirigenti scolastici, previsti nella riforma, sono al centro del dibattito che sta infiammando la politica italiana in questi giorni: il dirigente deciderà l'indirizzo del POF triennale, sebbene verrà elaborato dal Collegio dei docenti, deciderà a chi distribuire i premi, sebbene su criteri decisi dal "Comitato di valutazione", sceglierà i propri collaboratori e i docenti della scuola diretta sulla base dei curriculum. Un potere non indifferente che la maggioranza ha intenzione di mitigare attraverso la valutazione dei dirigenti scolastici. La valutazione determinerà il loro stipendio”.
Tuttavia, “mentre il dirigente avrà diretto controllo sull'operato dei docenti, il loro sarà giudicato da verifiche esterne grazie all'azione degli ispettori. Quanti sono questi ispettori? Al momento parliamo di 70 ispettori per tutte le scuole d'Italia, che saranno potenziati, grazie al testo della riforma, con l'aggiunta di 100 nuove assunzioni straordinarie. Per un totale di 170 ispettori. Considerando che i docenti in Italia sono 8.094, ogni ispettore dovrà ispezionare 47,61 dirigenti a testa”.
“Si tratta di un compito improbo, che non ha bisogno di commenti – dice Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal -. Quel che conta è allora che i senatori delle Commissioni di Palazzo Madama, chiamati in queste ore ad esaminare 1.960 emendamenti, di cui una trentina dell’Anief, si rendano conto di questa incongruenza e degli altri numerosi limiti contenuti nel disegno di legge con cui si intende revisionare la scuola pubblica italiana. Contro cui i sindacati, per la prima volta dopo tempo immemore, si presentano compatti per scioperare anche nei giorni degli scrutini di giugno”.
Le richieste di modifica al ddl 1934, che a breve dovrebbe giungere nell’Aula di Palazzo Madama per essere votato, sono state presentate in Senato nei giorni scorsi dal presidente nazionale Anief Marcello Pacifico: tra i numerosi temi da modificare o aggiungere al testo di riforma, il giovane sindacato ha chiesto la stabilizzazione di tutti i precari con titoli che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio, di graduare gli albi territoriali, l’inserimento di tutti gli abilitati nella fascia aggiuntiva delle Gae, le assegnazioni provvisorie da attuare dopo un anno e non dopo tre, la cancellazione dei vincolo sul sostegno, l’immediato pensionamento dei ‘Quota 96’, l’attuazione delle assunzioni di tutti gli idonei ai concorsi pubblici già nel 2015, la salvaguardia dei coordinatori di Educazione Fisica, garanzie per la riserva ai corsi di formazione anche per i ricorrenti del concorso per dirigenti scolastici del 2011.
Anief, che aderisce a tutte le iniziative proclamate da Cobas e Unicobas, ricorda che ogni docente, dirigente e Ata ha facoltà di scioperare nei primi due giorni del calendario di scrutini dell’istituto scolastico dove presta servizio. E ciò, ha detto anche il Garante per gli scioperi, vale indipendentemente dal fatto che lo scrutinio si svolga prima o dopo il termine delle lezioni. Potranno aderire allo sciopero tutti i lavoratori della scuola in servizio presso scuole collocate in Italia e all'estero, per tutte le classi delle scuole di ogni ordine e grado. Rimangono escluse dagli scioperi, anche per il primo giorno, le classi terminali, come le terze nella scuola media e le quinte nella scuola secondaria di secondo grado dove gli studenti dovranno affrontare la maturità.
Per approfondimenti:
Buona Scuola – Assunzioni precari, Governo ci ripensi: meglio un decreto legge
Riforma. Renzi: "abilitati GI II fascia devono fare concorso". Ma insegnanti sperano nel passaggio al Senato(Orizzonte Scuola del 23 maggio 2015)
Renzi ritratta, i 3 punti dei sindacati e la guerra dei tweet: news riforma scuola 2015(Blasting Nwes del 23 maggio 2015)
Tutti gli emendamenti Anief al disegno di legge 1934 sulla riforma della scuola
Riforma. Chi controllerà l'operato dei dirigenti? 170 ispettori dovranno vigilare su 8.094 DS (Orizzonte Scuola del 4 giugno 2015)
4 giugno 2015 Ufficio Stampa Anief