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Comincia a prendere corpo la quantità di candidati per diventare docente nella scuola pubblica attraverso concorso pubblico che prevede una prova scritta con domande "chiuse", un colloquio e la valutazione dei titoli. Con il DPCM del 15 dicembre 2023 le cattedre per i concorsi infanzia primaria e secondaria banditi sono stati aumentati con circa 14.000 posti rimasti vacanti, fino a 44.654 posti complessivi. A livello di corsi scolastici, sono 29.066 le cattedre comuni da assegnare attraverso il concorso pubblico, mentre sono 15.588 i posti di sostegno: alla scuola dell'infanzia andranno 1.315 posti (707 posti comuni; 608 posti nel sostegno); 8.326 alla primaria (2.863 posti comuni; 5.463 posti nel sostegno); 7.646 per le scuole secondarie di primo grado (5.166 posti comuni; 2.480 posti di sostegno) e 12.929 per la scuola secondaria di secondo grado (12.365 posti comuni e 564 posti sostegno). Dai dati ufficiali in possesso del sindacato Anief risulta che nella scuola dell'infanzia comune sono 42.116 le domande pervenute; nel sostegno della scuola dell'infanzia 7.014; per la primaria ci sono 55.346 candidati; nel sostegno della primaria 11.354. Per la secondaria, invece, il numero di posti è molto più alto e a breve il sindacato assicura che fornirà i dati numerici analitici. (ANSA).
"È giunta l'ora di finirla di scaricare sui docenti i mali della scuola italiana: chi si siede dietro la cattedra ha bisogno di essere ascoltato, valorizzato e premiato. Ricordiamoci che se non avessimo gli insegnanti non potremmo vivere in una società civile". È il commento di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, rispetto a quanto accaduto oggi a Varese, dove un'insegnante di un istituto professionale è stata accoltellata da uno studente all'ingresso della scuola.
Il sindacato Anief, per far rispettare i diritti dei lavoratori della scuola, ha avviato una nuova campagna "Non un euro di meno". Attraverso un modulo online, ogni utente potrà registrarsi e richiedere gratuitamente informazioni e consulenza sul proprio stato matricolare e sugli eventuali diritti relativi alla giurisprudenza. Alla luce delle battaglie e relative vittorie in tribunale, il sindacato invita i lavoratori della scuola ad aderire alla nuova campagna Screening #nonuneurodimeno.
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