"L'anno scolastico si apre oggi con gravissimi problemi irrisolti e non è vero che tutti i docenti saranno in cattedra con l'inizio delle lezioni: mancano centinaia di migliaia di dipendenti titolari, è stato cancellato l'organico Covid, sul sostegno agli alunni disabili e tra il personale Ata un dipendente su due è precario, i concorsi risultano inadeguati e in forte ritardo, quella che opera nell'Istruzione è l'unica categoria del pubblico impiego senza contratto di lavoro": lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel giorno di avvio del nuovo anno 2022/2023.
(ANSA) - ROMA, 31 AGO - Riparte da domani il nuovo anno scolastico senza obbligo di mascherine, distanziamento e vaccinazione. Ma alcuni problemi rimangono sempre gli stessi, denunciano i sindacati della scuola. A partire dalla carenza di docenti, stimata in circa 200mila. "Anche quest'anno scolastico prende l'avvio con molte incognite che hanno radici profonde: mi riferisco all'annoso problema del precariato; dobbiamo rilevare una carenza sulla copertura dei posti vacanti dei docenti, le cattedre in alcuni casi verranno coperte sotto al 50% rispetto alle disponibilità offerte dal ministero dell'Economia e bisognerà ricorrere a contratti a tempo determinato", dice all'ANSA Ivana Barbacci segretario Cisl Scuola. I sindacati lamentano poi la non prevista presenza, quest'anno scolastico, del cosiddetto organico Covid. "Per due anni la scuola ha avuto un organico aggiuntivo a prima di 80mila persone tra docenti e Ata, poi di 40mila, invece quest'anno sembrerebbe che non ce ne sia bisogno, ma non è così", lamenta Marcello Pacifico di Anief. Secondo alcuni calcoli all'appello - nonostante sette i concorsi avviati, di cui cinque portati a termine - mancano 200 mila supplenze annuali. "E' sicuramente un anno che affrontiamo con maggiore positività rispetto agli ultimi anni trascorsi ma rimangono tanti problemi: mancano anche i dirigenti scolastici, i cui gli organici sono sottodimensionati per motivazioni economiche", afferma Cristina Costarelli presidente Anp Lazio. (ANSA).
Riparte da domani il nuovo anno scolastico senza obbligo di mascherine, distanziamento e vaccinazione. Ma alcuni problemi rimangono sempre gli stessi, denunciano i sindacati della scuola. A partire dalla carenza di docenti, stimata in circa 200mila. "Anche quest'anno scolastico prende l'avvio con molte incognite che hanno radici profonde: mi riferisco all'annoso problema del precariato; dobbiamo rilevare una carenza sulla copertura dei posti vacanti dei docenti, le cattedre in alcuni casi verranno coperte sotto al 50% rispetto alle disponibilità offerte dal ministero dell'Economia e bisognerà ricorrere a contratti a tempo determinato", dice all'ANSA Ivana Barbacci segretario Cisl Scuola. I sindacati lamentano poi la non prevista presenza, quest'anno scolastico, del cosiddetto organico Covid. "Per due anni la scuola ha avuto un organico aggiuntivo a prima di 80mila persone tra docenti e Ata, poi di 40mila, invece quest'anno sembrerebbe che non ce ne sia bisogno, ma non è così", lamenta Marcello Pacifico di Anief. Secondo alcuni calcoli all'appello - nonostante sette i concorsi avviati, di cui cinque portati a termine - mancano 200 mila supplenze annuali. "E' sicuramente un anno che affrontiamo con maggiore positività rispetto agli ultimi anni trascorsi ma rimangono tanti problemi: mancano anche i dirigenti scolastici, i cui gli organici sono sottodimensionati per motivazioni economiche", afferma Cristina Costarelli presidente Anp Lazio.
"Stiamo per arrivare al 25 settembre, come Anief abbiamo elaborato un manifesto politico sulla scuola per confrontarci con i partiti politici. La scuola ha bisogno di risposte subito e azioni mirate per avere una scuola veramente europea". Così il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, si rivolge ai partiti in campagna elettorale, a margine della manifestazione dell'organizzazione sindacala a Roma. Il problema del precariato e del reclutamento sia messo al centro, sollecita: "L'Europa ci condanna perché la scuola italiana è precaria. Noi non possiamo più tollerare che un insegnante suo 5 sia precario e che un Ata su due sia precario. Poi ci rimprovera che le nostre scuole non sono a norme sulla sicurezza, non è un problema di classi pollaio ma di dignità e di diritto allo studio". La richiesta è quindi che il tema di una "scuola europea" sia al centro della campagna elettorale con "reclutamento, organici e risorse per i contratti".
Aumento delle classi, degli spazi e degli organici, "perché al chiuso solo la metratura ampia ci puó garantire di fare lezione in sicurezza, prima ancora delle mascherine. Nei luoghi chiusi serve il distanziamento". Lo chiede il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, a margine della manifestazione per la scuola a Roma. "Il personale della scuola vuole il rispetto della norme sul distanziamento", avverte Pacifico: "significa che il governo deve mettere più aule, più organici, più spazi. Si era iniziato con un organico Covid aggiuntivo, poi dimezzato, ora addirittura annullato. C'erano 3mila aule in più, su 350mila: era una goccia nel mare ma era un primo segno, poi è stata abbandonato". "Quindi - prosegue il presidente dell'Anief - ci ritroviamo al primo settembre con gli stessi problemi, classi affollate, ma con più di 15 alunni in 30 metri quadri non ci puoi stare! O si aumentano i metro quadri o si fa la didattica la 50% o si dota le scuole della ventilazione meccanica che purtroppo oggi non è stata ancora data", conclude.
Ascolta le parole del presidnete Anief, prof Marcello Pacifico. Domani scendi in piazza col sindacato!
"Non siamo piu disponibili a fare la dad nè è più prevista, bisogna aprire la scuola a settembre in presenza, dando organico aggiuntivo agli istituti e più locali". A dirlo all'ANSA è Marcello Pacifico che guida il sindacato Anief.