Partono da domani le prove per le classi di concorso per le materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), nell'ambito del concorso straordinario bis per l'assunzione di personale docente per le scuole medie e superiori
I maggiori sindacati della scuola - Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda - finita la giornata del 1 maggio, danno il via alle mobilitazioni della scuola contro il decreto sul reclutamento, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
È stato pubblicato nella notte in Gazzetta Ufficiale con il Decreto Legge n. 36, all'interno di ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Pnrr, il testo si riforma del nuovo reclutamento, valutazione e formazione degli insegnanti approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri": per Anief, che conferma lo sciopero generale già proclamato per l'intera giornata di venerdì prossimo 6 maggio, si tratta "addirittura di un testo peggiorativo rispetto alla bozza iniziale.
Anief ha proclamato uno sciopero contro la riforma approvata la scorsa settimana dal Governo per cambiare, attraverso il Decreto Pnrr 2, le modalità di accesso, formazione e valutazione degli insegnanti: la giornata di mobilitazione generale e unitaria si svolgerà venerdì 6 maggio. «È un piano di riforma impraticabile che fa acqua da tutte le parti - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perché non valorizza né la formazione né la professione dell'insegnante. E sul reclutamento possiamo scommettere sin d'ora che la montagna partirà il topolino, con almeno i due terzi dei posti che rimarranno vacanti per via di un meccanismo di stabilizzazione complesso ed estenuante. Ecco perché il 6 maggio manderemo un segnale importante, assieme a tutti i lavoratori della scuola»
ROMA, 26 APR - Il sindacato Anief ha proclamato per il prossimo 6 maggio uno sciopero contro la riforma di reclutamento approvata la scorsa settimana dal Governo per cambiare, attraverso il Decreto Pnrr 2, le modalità di accesso, formazione e valutazione degli insegnanti. "È un piano di riforma impraticabile che fa acqua da tutte le parti - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perché non valorizza né la formazione né la professione dell'insegnante. E sul reclutamento possiamo scommettere sin d'ora che la montagna partirà il topolino, con almeno i due terzi dei posti che rimarranno vacanti per via di un meccanismo di stabilizzazione complesso ed estenuante. Ecco perché il 6 maggio manderemo un segnale importante, assieme a tutti i lavoratori della scuola: quel decreto così come è stato approvato dai ministri è impresentabile". (ANSA).