Didattica a distanza, possibile svolgere lezioni orarie ridotte e pause per evitare affaticamenti: lo dice il contratto firmato dall'Anief. Lo ricorda il sindacato, "proprio mentre tutti gli istituti scolastici superiori si accingono ad entrare in un regime di didattica a distanza per almeno il 75% delle attività, come previsto dall'ultimo Dpcm anti-Covid firmato dal premier Giuseppe Conte: ogni scuola secondaria di secondo grado ha la possibilità di muoversi, entro i limiti delineati da Linee guida e Ccni, come più riterrà opportuno il Collegio docenti, di cui si ribadisce il ruolo di assoluta centralità nell'ambito delle migliori strategie didattiche da intraprendere", spiega Anief in una nota.
"Anziché una norma rigida, il contratto integrativo ha lasciato a ogni scuola la possibilità di muoversi, entro i limiti delineati da Linee guida e dal contratto, come più riterrà opportuno il Collegio docenti, di cui si ribadisce il ruolo di assoluta centralità nell'ambito delle scelte didattiche da adottare". Lo rende noto Marcello Pacifico, leader di Anief, che ha firmato con la Cisl il contratto integrativo sulla didattica digitale integrata. "Analogo ragionamento vale anche in ordine alla necessità di prevedere pause adeguate per i docenti impegnati nella DDI. Ogni scuola potrà operare in autonomia, ad esempio riducendo l'unità oraria di 5 o 10 minuti oppure disponendo una pausa di almeno un'ora ogni due di lezioni consecutive nello stesso giorno. Stessa cosa riguardo all'eventuale indicazione del numero massimo di ore che ogni docente deve svolgere giornalmente in DDI, che Anief ritiene non debba superare le tre ore al giorno", prosegue Pacifico. "Come ogni contratto, anche questo può essere migliorato ma le nuove regole del DPCM hanno impresso un'accelerazione alla firma di un testo che riporta la gestione della DDI nella competenza degli organi collegiali e al rispetto del contratto, inclusi i permessi per la partecipazione alle assemblee sindacali", conclude Pacifico. Il testo può entrare in vigore se firmato dal 51% dei sindacati della scuola. (ANSA).
Roma, 26 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "Spetterà alle scuole, nelle prossime ore, stabilire se procedere, almeno fino al 23 novembre, con il 75% di didattica a distanza oppure se cancellare del tutto quella in presenza limitando in questo modo al massimo la presenza di studenti sui mezzi di trasporti ed in questo modo non esporre loro e gli altri al pericolo del Covid". A dirlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. L'ultima parola "sul tipo di offerta formativa a distanza sarà in ogni caso quella degli istituti: determinante diventa il parere dei collegi dei docenti che tra oggi e domani tutte le scuole convocheranno, deliberando sulle modalità e dai piani scolastici di erogazione proprio della didattica a distanza".
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - I docenti in quarantena o in isolamento fiduciario avranno comunque l'obbligo di prestare attività didattica a distanza. E' quanto prevede un contratto integrativo sulla didattica a distanza sottoscritto finora da Anief e dalla Cisl. "La didattica digitale integrata - si legge in un passaggio - sarà svolta anche dal docente in quarantena fiduciaria o in isolamento fiduciario ma non in malattia certificata esclusivamente per le proprie classi ove poste anche esse in quarantena fiduciaria. Nel caso in cui le stesse classi possano svolgere attività in presenza, il docente in quarantena o isolamento fiduciario, ma non in malattia certificata, svolgerà la didattica a distanza da casa laddove sia possibile garantire la compresenza con altri docenti non impegnati nelle attività didattiche previste dai quadri orari ordinamentali". La Uil e la Gilda non hanno firmato, Flc Cgil e Snals stanno decidendo. (ANSA).
"La scuola è iniziata nella maggior parte delle regioni da ormai un mese e mezzo. Eppure, tanti posti da docente non sono ancora stati assegnati: rimangono vuoti oppure sono stati coscienziosamente assegnati, in via del tutto temporanea, a dei precari consapevoli che avrebbero lasciato la mano. Considerando le province di tutta Italia, si stima che sono migliaia i supplenti annuali ancora da nominare. Con molti istituti scolastici costretti, per questo motivo, a praticare l'orario settimanale provvisorio ridotto. La situazione peggiore, come da tradizione italica, è quella del sostegno agli alunni disabili". Lo denuncia l'Anief
"Malgrado le continue richieste motivate di rinvio, governo e ministero dell'Istruzione non cambiano idea sul concorso straordinario per assumere in ruolo 32 mila nuovi docenti della scuola secondaria previsto dal DD n. 510 del 23 aprile scorso successivo bando del 28 aprile, le cui 64 mila domande sono state presentate entro il 10 agosto: dopodomani sono previste le prime prove scritte e si andrà avanti fino al 16 novembre. E cresce il moto delle proteste, che giungono da ambienti non solo politici". È quanto si legge in una nota del sindacato di categoria Anief