L’entità del Fondo unico nazionale per le retribuzioni di risultato e posizione è ampiamente insufficiente: se dalle nostre prime stime mancavano all’appello circa 60 milioni di euro, il disavanzo ha raggiunto quota 70 milioni. I 7mila dirigenti scolastici italiani se ne accorgeranno già l’anno prossimo, quando i loro stipendi saranno più bassi di quelli del 2011, poiché una parte delle risorse previste dalla Buona Scuola valgono solo per l’anno scolastico in corso. Il giovane sindacato ha realizzato una stima approssimativa, ma molto vicina alla realtà.
Marcello Pacifico (presidente Anief): i nostri capi d’Istituto perdono ora circa 8.750 euro e nel 2016/17 potranno contare solo sulla retribuzione di risultato. Come si possa spacciare tutto ciò per una vittoria sindacale rimane tutto da comprendere. La perdita di tanti soldi, attuata nei confronti di dirigenti pagati la metà di quelli in seno ai Ministeri e anche nel comparto privato, non può passare inosservata. Perché si ripercuote pure su pensione e buonuscita. Per questo motivo, Anief-Dirigenti chiederà al giudice di riportare la posizione variabile il più vicino possibile a quella di nove anni fa, con tanto di risarcimento per i danni.
L’ammontare del Fondo unico nazionale dei dirigenti per l’anno scolastico in corso è peggio di ogni previsione: così commenta Anief-Dirigenti Scolastici l’avvenuta comunicazione del Miur ai sindacati dell’entità economica che permetterà lo sblocco del Fondo Unico per le retribuzioni di risultato e posizione dei dirigenti scolastici stabilito dalla Legge 122/2010. L’unica buona notizia è che vengono confermati i 163.578.766 euro, già comunicati in precedenza. Per il resto, c’è da mettersi le mani nei capelli. Perché, se dalle nostre prime stime mancavano all’appello circa 60 milioni di euro, ora dobbiamo prendere atto che siamo stati ottimisti: il disavanzo ha raggiunto quota 70 milioni.
Inoltre, se non ci fossero le nuove risorse stanziate dalla Buona Scuola, la Legge 107/15, staremmo sotto i finanziamenti stanziati per la categoria nell’anno scolastico 2010/2011. I 7mila dirigenti scolastici italiani se ne accorgeranno già l’anno prossimo, quando i loro stipendi saranno più bassi di quelli di sei anni prima, poiché una parte di queste risorse valgono solo per quest’anno scolastico.
In attesa dei testi ufficiali, queste sono le stime della proposta giunta dal Miur ai sindacati. Perché a legislazione pre-vigente, prima cioè dei tagli della Legge 78/2010 e prima delle nuove risorse stanziate dalla Buona Scuola, il Fondo Unico nazionale dei dirigenti ammontava a173.315.227,53 euro. A questa cifra andrebbero aggiunte le nuove risorse stanziate dalla Legge 107/2015, che come si ricorderà sono di tue tipi: permanenti eduna tantum. Il Miur quantifica le risorse permanenti in25.455.063,89 euro e quelle una tantum in 34.864.857,12 euro, per cui il FUN dell’a.s. 2015/2016 dovrebbe ammontare a 233.635.148,54 euro: invece, è stato pari a 163.578.766 euro. E mancano all’appello più di 70 milioni.
I tagli, sempre approssimati, sono presto descritti. Poco più di 28 milioni sono quelli effettuati negli anni passati, che da provvisori sono purtroppo diventati, strada facendo, permanenti. Poco più di 27 milioni sono rappresentati dalla RIA dei pensionati, che non viene più conferita: è una sottrazione ancora più inconcepibile della precedente, perché se poteva essere ammessa in un regime di blocco, non lo è più adesso che il blocco si è esaurito. Non contenta, l’amministrazione ha tagliato altri 7 milioni per l’a.s. 2011/12, più 7,5 milioni per l’a.s. 2012-13.
A seguito di questi tagli, il punto di partenza per determinare il FUN di quest’anno non sono più i 173 milioni di euro del Fondo Unico Nazionale a legislazione pre-vigente, ma ben 70 in meno. Il fatto è che se non ci fossero state le nuove risorse stanziate dalla Legge 107/2015, quest’anno saremmo stati molto sotto rispetto all’anno scolastico 2010/2011: più di 40 milioni in meno. Ma poiché quasi 35 milioni sonouna tantumdella Legge 107/2015, è evidente che dal prossimo anno questi finanziamenti spariranno. Con il Fondo unico dei dirigenti che scenderà intorno ai 130 milioni di euro, pari a 15 milioni in meno rispetto a sei anni prima. E ciò, nonostante le nuove risorse stanziate dalla Buona Scuola.
“Siamo all’assurdo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché i dirigenti scolastici perdono quest’anno circa 8.750 euro e il prossimo anno la retribuzione scenderà ancora: potranno contare solo sulla retribuzione di risultato, che non hanno percepito negli ultimi anni. Come si possa spacciare tutto ciò per una vittoria sindacale rimane tutto da comprendere. La perdita di tanti soldi, attuata nei confronti dei dirigenti pubblici pagati la metà di quelli in seno ai Ministeri e anche nel comparto privato, non può passare inosservata. Perché si ripercuote negativamente pure sul lungo periodo, sulla pensione e sulla buonuscita. Per questo motivo, Anief-Dirigenti chiederà al giudice di riportare almeno la posizione variabile il più vicino possibile a quella di nove anni fa, con tanto di risarcimento per i danni”.
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