Errata l’interpretazione da parte del Miur della norma che è chiara: chi rifiuta un posto in una fase non può partecipare alla fase successiva ed è escluso dal piano straordinario attivato per l’a. s. 2015/2016. La cancellazione riguarda espressamente i soggetti presenti negli albi territoriali graduati che hanno presentato domanda volontaria e rifiutano la proposta di assunzione e non può riguardare le graduatorie originarie da cui si proviene.
I docenti non di ruolo con 36 mesi di servizio svolto dovranno mettersi di nuovo in gioco, alla pari di chi non ha alcuna esperienza di insegnamento: per loro, invece, come prevista dalla normativa UE, il Miur avrebbe dovuto dedicare una sessione riservata, per l’accesso sul 40% dei posti vacanti. E non vengono adeguatamente valorizzate nella valutazione finale, sia le abilitazioni conseguite a numero programmato. Non hanno modo di gioire neppure i giovani laureati che aspirano all’insegnamento, non ammessi alla selezione perché non abilitati. Come risultano delusi i docenti già di ruolo che intendono cambiare materia o grado di scuola, i quali, pur in presenza di sentenze definitive di Tar e CdS ottenute dall’Anief, non verranno ammessi. Eppure le sentenze su questo genere di ammissioni dicono ben altro.
Marcello Pacifico (presidente Anief): se le cose stanno così, non staremo a guardare e impugneremo le esclusioni illegittime. E non crediamo affatto che con il concorso si svuoteranno le Graduatorie ad Esaurimento, dove continueranno a rimanere almeno altrettanti docenti precari abilitati anche da decenni. Il tutto si svolgerà a pochi giorni dal 10 novembre, un altro precari day.
Sulla legge delega relativa alla “Revisione dei percorsi di istruzione professionale” previsti dalla L. 107/2105, il Governo scopre le carte: per incrementare il monte annuale di esperienze in azienda, ha intenzione di ridimensionare la formazione tradizionale orientata alla didattica e incrementare le ore laboratoriali.
Marcello Pacifico (presidente Anief): premesso che le ore settimanali di insegnamento debbono tornare quelle pre-Gelmini, l'alternanza scuola lavoro prevista dalla Buona Scuola non è ancora normata, ad iniziare dal piano sulla sicurezza. Il paradosso è che pur senza il decreto specifico contenente le regole organizzative e gli enti accrediti presso la Camera di Commercio, da settembre le scuole superiori, licei compresi, sono state comunque chiamate a pianificare le attività in azienda. Viene poi da chiedersi come si fa a programmare gli stage se il nuovo Piano dell’offerta formativa sarà pronto solo a gennaio. Gli studenti hanno tutte le loro buone ragioni per protestare in piazza.
L’amministrazione continua a pubblicare comunicati rassicuranti, ma la verità è che per tutti gli insegnanti immessi in ruolo con l’ultima fase del piano straordinario di stabilizzazione della Buona Scuola e che hanno dovuto lasciare una supplenza, non si ha alcuna garanzia sull’assegnazione delle mensilità non corrisposte. E come al solito, i ministeri coinvolti avranno bisogno di mille sollecitazioni prima di risolvere la faccenda.
Marcello Pacifico (presidente Anief): basta con questi soprusi. Confidiamo, compatibilmente con i tempi della giustizia, di far pervenire gli stipendi mancanti già dalla fine del mese di febbraio.