Le Linee guida sulla Scuola vanno lette con attenzione e valutate; fino al 15 novembre si potrà aderire in passodopopasso.italia.it, alla consultazione lanciato ai protagonisti della Scuola (personale e utenti), agli addetti ai lavori (pedagogisti, sindacalisti e politici) e ai cittadini tutti.
Di primo acchitto, apprezziamo il lessico che traduce la “visione” renziana della scuola: quello che deve dire lo dice con franchezza, sulla base di dati e numeri (gli stessi che motivano la protesta dei lavoratori e degli utenti della Scuola) che di solito i decisori politici cercano di minimizzare o tendono a tacere (il muro di gomma che l’Anief aggira ricorrendo alla magistratura). Il Governo ha sgombrato il tavolo dal mazzo truccato, e questa era una precondizione per avviare il confronto.“Tu sai che io so che tu sai”, possiamo dire a Renzi invertendo le parole nel titolo di un film. Com’era prevedibile, dissentiamo su parecchie proposte, e dalle prime reazioni riportate dalla stampa ci sembra che il dissenso prevalga largamente. In questa rubrica accenneremo sia ai punti di dissenso sia a quelli di consenso. Riportiamo il sommario della proposta governativa, qualche nota dalla stampa, e l’allegato recante l’elenco delle proposte sulle quali si aprirà la consultazione pubblica.
Sommario di“All’Italia serve una buona scuola”. – Premessa. – 1 Assumere tutti i docenti di cui la buona scuola ha bisogno (1.1 Tutti i nuovi docenti; 1.2 Fuori e dentro la classe, cosa faranno questi nuovi docenti; 1.3 Gli abbinamenti necessari. A quali condizioni può funzionare il piano; 1.4 L’eccezione che rafforza la regola. Come la scuola potrà contare su decine di migliaia di giovani docenti assunti con concorso; 1.5 Quanto costa? Il più grande investimento sulla scuola degli ultimi vent’anni; 1.6 Un segnale forte per l’Europa. Se anche la Corte di giustizia europea si interessa dei docenti italiani; 1.7 Riassumendo. A cosa punta il governo; 1.8 Per chi da grande vorrà fare l'insegnante. La nuova procedura di abilitazione). – 2 Le nuove opportunità per tutti i docenti. Formazione e carriera nella buona scuola (2.1 Quali competenze per i nostri docenti; 2.2 La nuova formazione; 2.3 Premiare l’impegno. Come cambia la carriera dei docenti). – 3 La vera autonomia: valutazione, trasparenza, apertura, burocrazia zero (3.1 Valutazione per migliorare la scuola; 3.2 La trasparenza per capire e amministrare la scuola; 3.3 La buona governance; 3.4 Sblocca scuola; 3.5 Connettere per aprire; 3.6 Una scuola che include chi ha più bisogno; 3.7 Digitalizzare per diventare efficienti, diventare efficienti per migliorare la scuola). – 4 Ripensare ciò che si impara a scuola (4.1 Cultura in corpore sano: musica, storia dell’arte e sport; 4.2 La prossima alfabetizzazione: lingue straniere, coding, economia). – 1 Fondata sul lavoro (5.1 Scuola al lavoro; 5.2 Saper Fare; 5.3 Atlante del lavoro che cambia). – 6. Le risorse per la buona scuola, pubbliche e private (6.1 Le risorse pubbliche servono; 6.2 Le risorse private. Destinazione Scuola). Commenti di stampa.“Avendo stretti vincoli di bilancio da un alto e un sindacato sulle barricate, il governo però ha bisogno di incassare un ampio consenso dalla consultazione on line aperta fino al 15 novembre. Quel consenso che il premier si è speso per esempio quando si è trattato di tagliare i distacchi sindacali, «c'è stata una richiesta sociale», spiegò il ministro della pa, Marianna Madia. «Carriera e assunzioni? Siamo pronti a discutere», aprono Francesco Scrima e Massimo Di Menna, segretari di Cisl e Uil scuola, «ma no a ricatti sugli scatti di anzianità, che esistono in tutta Europa». Per la Flc-Cgil di Mimmo Pantaleo nessun dubbio: «Così non ci stiamo». L'inverno sarà impegnativo”. (“Renzi, un patto contro i sindacati”, di A.Ricciardi, Italia Oggi, 03 settembre 2014). “Dal sondaggio realizzato dal nostro sito internet risulta che circa l’85% dei partecipanti ritiene che la riforma Renzi-Giannini non cambierà nulla o apporterà solo qualche lieve modifica all’attuale assetto organizzativo della scuola. Solo il 5% crede di trovarsi dinanzi ad una riforma epocale. Tutte le ultimissime indiscrezioni prima della presentazione ufficiale dei provvedimenti” (“Linee guida: stravince lo scetticismo”, di A. Giuliani, latecnicadellascuola.it, 3 settembre 2014). Su latecnicadellascuola.it, 3 settembre 2014, R.Palermo: “Più soldi alla scuola, ma con i risparmi della scuola… Per spendere più soldi nella scuola bisognerà risparmiare (nella scuola). "Faremo tanta spending review; ci sarà una digitalizzazione spinta per snellire l'apparato amministrativo”. Le 12 proposte della pubblica consultazione. 1. MAI PIÙ' PRECARI NELLA SCUOLA: Un piano straordinario per assumere 150 mila docenti a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie ad Esaurimento. 2. DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO: 40 mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019. D’ora in avanti si diventerà docenti di ruolo solo per concorso, come previsto dalla Costituzione. Mai più ‘liste d’attesa’ che durano decenni. 3. BASTA SUPPLENZE: Garantire alle scuole, grazie al Piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze, dando agli studenti la continuità didattica a cui hanno diritto. 4. LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITÀ, VALUTAZIONE E MERITO: Scatti, si cambia: ogni tre anni due prof. su tre avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più grazie ad una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola. Dal 2015 ogni scuola pubblicherà il proprio Rapporto di Autovalutazione e un progetto di miglioramento. 5. LA SCUOLA SI AGGIORNA. FORMAZIONE E INNOVAZIONE: Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione attraverso lo scambio fra pari. Per valorizzare i nuovi Don Milani, Montessori e Malaguzzi. 6. SCUOLA DI VETRO: DATI E PROFILI ONLINE: Online dal 2015 i dati di ogni scuola (budget, valutazione, progetti finanziati) e un registro nazionale dei docenti per aiutare i presidi a migliorare la propria squadra e l’offerta formativa. 7. SBLOCCA SCUOLA: Coinvolgimento di presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche più gravose per la scuola. Per abolirle tutte. 8. LA SCUOLA DIGITALE: Piani di co-investimento per portare a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi. Disegnare insieme i nuovi servizi digitali per la scuola, per aumentarne la trasparenza e diminuirne i costi. 9. CULTURA IN CORPORE SANO: Portare Musica e Sport nella scuola primaria e più Storia dell’Arte nelle secondarie, per scommettere sui punti di forza dell’Italia. 10. LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI: Rafforzamento del piano formativo per le lingue straniere, a partire dai 6 anni. Competenze digitali: coding e pensiero computazionale nella primaria e piano “Digital Makers” nella secondaria. Diffusione dello studio dei principi dell’Economia in tutte le secondarie. 11. FONDATA SUL LAVORO: Alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l’anno, estensione dell’impresa didattica, potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale. 12. LA SCUOLA PER TUTTI, TUTTI PER LA SCUOLA: Stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF), renderne trasparente l’utilizzo e legarlo agli obiettivi di miglioramento delle scuole. Attrarre risorse private (singoli cittadini, fondazioni, imprese), attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche.