° Olimpiadi del Patrimonio 2015 - a.s. 2014-15, per gli alunni delle scuole secondarie superiori
Sono organizzate dall’Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell’Arte, sul tema “Comunicare il Contemporaneo: Fotografia e Nuovi Media”; collaboreranno i Servizi educativi di alcuni Musei. Iscrizioni entro il 15 gennaio 2015. E’ prevista una prima fase selettiva d’istituto. La fase regionale verterà su argomenti di arte contemporanea (in particolare il tema della fotografia e dei nuovi media) che saranno precisati su www.anisa.it entro metà di questo ottobre; nel sito medesimo si potranno acquisire i materiali necessari per le diverse fasi concorsuali. La selezione d’istituto si concluderà entro il 10 febbraio 2015; quella regionale, ai primi di marzo, e la finale ai primi di maggio, a Roma. Ogni scuola che intende partecipare sceglierà una squadra di tre membri. L’iscrizione sarà effettuata scaricando dal sito www.anisa.it il modulo All.I del presente bando e inviandolo debitamente compilato via email al referente regionale per le Olimpiadi (i loro nomi, come pure ogni particolare sul concorso si leggono sul citato sito e anche su quello del MIUR), unitamente alla fotocopia della ricevuta del versamento della quota di iscrizione di euro 50,00. Le spese di viaggio per la partecipazione alla selezione regionale sono a carico della scuola; quelle di viaggio e albergo e alcuni pasti, per gli studenti ammessi alla finale nazionale, a carico dell’ANISA.
° II edizione del Premio nazionale “Delfisti sulla cresta dell’onda”.
La Fédération des Alliances Françaises d’Italie seleziona gli studenti delle scuole secondarie che nell’a.s. 2014-2015 abbiano superato, presso i centri d’esame delle Alliances Françaises e degli Instituts Français d’Italia o presso le Alliances Françaises centres de passation l’esame di certificazione DELF A1-A2-B1 e B2 scolaires o comunque tout public, purché iscritti attraverso la scuola di appartenenza. I Bando è riportato anche nel sito istituzionale del MIUR; qui ne forniamo alcuni elementi. La selezione avviene a due livelli e si articola in due sezioni: Sezione A: livello di singolo centro d’esame; Sezione B: livello nazionale; gli studenti selezionati attraverso la prima sezione, avranno la possibilità di iscriversi nello stesso Centro d’esame e di sostenere gratuitamente, entro i due anni successivi, l’esame di livello superiore (B2) e potrà partecipare alla selezione nazionale delle cinque migliori prove per livello. Sono stabilite le condizioni alle quali si accede gratuitamente all’esame di livello superiore (C1) e le procedure e date che i Centri dovranno osservare per segnalare gli studenti migliori alla Segreteria del concorso. I cinque migliori partecipanti alle prove nazionali saranno ospiti (spesati) dell’Ambasciata di Francia, a Roma. Info consultare il sito: http://institutfrancaisitalia.com/it/certificazioni-di-lingua-francese, o il sito della Federazione Alliances Françaises d’Italie (www.alliancefr.it) o delle singole Alliances Françaises.
° Che cosa si prepara, per gli organici ATA ?
Il timore è che la pianta organica degli Ata sia ridimensionata riducendo le assunzioni per turn-over; sono molte migliaia i precari (oltre 4700 su «posti aggiuntivi autorizzati» negli organici di fatto), inseriti nelle graduatorie permanenti provinciali, negli elenchi provinciali ad esaurimento o nelle graduatorie dei circoli didattici e degli istituti; subirebbero la medesima sorte che ha rallentato, dal 2008, la stabilizzazione dei docenti. Ausiliari, Tecnici e Amministrativi che lavorano nelle scuole sono circa 205 mila (8.053 sono i dd.ss.gg.aa., 48mila gli amministrativi, oltre 16mila i tecnici, e 132mila i collaboratori scolastici); i precari fanno lo stesso lavoro dei colleghi ma l’evidenza è che la Buona Scuola non ne prevede la stabilizzazione. Che ne dirà la Corte di Giustizia Europea ? Non potrà dirne che ciò che dirà dei docenti, perché nell’un caso e nell’altro risultano migliaia di posti vacanti in organico, e sono stati reiterati decine di migliaia di contratti a tempo determinato, oltre i tre anni di servizio. A parere nostro, l’omissione in La Buona Scuola si spiega con il riferimento, nel terzo capitolo del Documento renziano, al passaggio di alcune procedure dalle segreterie scolastiche a NOIPA: “A mano a mano che la digitalizzazione delle scuole diventerà più capillare, la smaterializzazione e l’efficientamento dei processi amministrativi potranno portare ad una considerevole riduzione del peso sugli assistenti amministrativi, al ridimensionamento progressivo del loro numero… Ciò comporterà, quando tutto questo andrà a regime, una riduzione del carico di lavoro attribuito ad ogni assistente amministrativo, che oggi sono complessivamente poco più di 48 mila, con più di 5000 supplenze assegnate ogni anno e un turn over di circa mille persone anno”. La nostra interpretazione è anche quella di OrizzonteScuola (che di solito è bene informato); scrive che il MIUR intenderebbe racimolare risparmi (alcune decine di milioni) con un taglio a collaboratori, applicati di segreteria, assistenti tecnici dei laboratori: “… bloccando il turn-over, quindi stop ad assunzioni sui posti vacanti per un taglio di 35mln di euro circa. … La chicca, già anticipata dalla nostra redazione, riguarderà l'avvio di un piano di dematerializzazione che di circa 20mln di euro (piano presente nelle Linee guida del Governo per la riforma della scuola) e che ha quale obiettivo di ridurre il personale di segreteria”. Il presidente Pacifico ha commentato fuori dai denti la prospettiva che il Governo inserisca tagli agli organici Ata nella legge di Stabilità: “Se il Governo intende attuare la riforma della scuola a costo zero, riducendola ad una partita di giro tra tagli di spesa e nuove risorse, ricavando i finanziamenti necessari attraverso la riduzione del personale non docente ed eliminando i commissari esterni degli esami maturità, si sbaglia di grosso: Queste misure affosserebbero il sistema: l’autonomia e l’on line hanno infatti portato alle segreterie scolastiche un grosso carico di competenze…. Si tratta di una visione davvero strampalata – ribatte il presidente dell’Anief – perché introdurre i sistemi telematici nelle 8.400 scuole italiane non significa ridurre la necessità del controllo umano. Piuttosto, servirebbero investimenti per favorire l’aggiornamento del personale, troppo spesso costretto a delle vere acrobazie per mandare avanti la macchina amministrativa degli istituti. Non dimentichiamoci poi che a seguito dell’applicazione della Legge 133 del 2008 il personale Ata ha lasciato sul campo oltre il 20% di unità, pari a 47mila posti. Procedendo nella direzione opposta, visto che l’autonomia scolastica ha assegnato alle segreterie scolastiche un carico di competenze da decenni attuate dagli uffici ministeriali”.