1) Programma delle “eccellenze”
Riportiamo notizia dell’assegnazione di risorse finanziarie da destinare alle assegnazioni premialidegli studenti che hanno conseguito il diploma nell’a.s. 2013/14 con votazione di 100/100, e la lode.
2) Olimpiadi 2014-15: Problem Solving, Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo
Il Miur propone le Olimpiadi alle classi IV e V della scuola primaria, del triennio della scuola secondaria di primo grado, del primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado.
3) “Esistere ed essere in coda”. Detto di chi ?
Luisa Ribolzi esprime apprezzamento per il documento «L'education per la crescita», elaborato da Confindustria, e al governo suggerisce di assumereinsegnanti adeguatamente formati, valutati quanto alle loro capacità e non assunti per il solo fatto di esistere “in coda”!
° Programma delle “eccellenze”
Riportiamo dalla C.M. n.46/2014 notizia dell’assegnazione di risorse finanziar premiali degli studenti che hanno conseguito il diploma nell’a.s. 2013/14 con votazione di 100/100, e la lode
“…Si comunica che, sulla base degli esiti del monitoraggio condotto dalla Direzione generale per i sistemi informativi, si è provveduto a dare esecuzione al dettato dell’art. 5, comma 1, punto II, del sopra citato decreto ministeriale, determinando con provvedimento direttoriale n. 715 del 9 ottobre 2014 l’importo di euro 450,00 (quattrocentocinquanta/00) da assegnare pro-capite agli studenti che hanno conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore con la votazione di 100 e lode nello scorso anno scolastico e le risorse finanziarie da destinare alle relative istituzioni scolastiche. Dall’anno finanziario in corso le risorse verranno erogate tramite gli Uffici scolastici regionali, …Si informa, infine, che è in corso la rilevazione degli studenti che hanno raggiunto i risultati più elevati nell’ambito della gare e competizioni riguardanti le eccellenze individuate negli specifici ambiti disciplinari con la tabella A allegata al decreto ministeriale del 30 luglio 2013”.
° Olimpiadi Problem Solving 2014-15: Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo
Il Miur propone le Olimpiadi alle classi IV e V della scuola primaria, del triennio della scuola secondaria di primo grado, del primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado. Riportiamo dalla Nota n. 5913 del 6 ottobre 2014; prevedono la sezione di gara “individuale”. Diamo qualche informazione; per il regolamento, rimandiamo al sito MIUR e a www.olimpiadiproblemsolving.it.
Le competizioni riguardano la scuola dell’obbligo e si svolgono su tre distinti livelli: - Scuola primaria (alunni delle classi IV e V): a squadre; - Scuola secondaria di I grado (alunni delle classi I, II e III): a squadre e individuale; - Scuola secondaria di II grado (studenti del primo biennio): a squadre e individuale. Le competizioni si articolano in tre fasi (istituto, regionale e nazionale) precedute da un periodo di allenamento Le prove hanno la durata di 90 minuti e consistono nella risoluzione di un insieme di problemi scelti dal Comitato organizzatore. La competizione è gestita da un sistema automatico sia per la distribuzione dei testi delle prove sia per la raccolta dei risultati e la loro correzione. L’adozione di questo sistema impone vincoli alla formulazione dei quesiti e delle relative risposte. Le informazioni sullo svolgimento delle diverse fasi delle competizioni vengono comunicate tempestivamente sul sito http://www.olimpiadiproblemsolving.it. Le scuole che intendono partecipare alle competizioni devono individuare un docente referente, il quale cura la registrazione sul sito secondo le modalitàindicate nella nota tecnica allegata al presente regolamento e comunica al referente regionale l’avvenuta iscrizione. L’elenco dei referenti regionali è disponibile sulla home page del sito. Il referente regionale abilita la scuola accedendo alla propria area riservata. L’abilitazione renderà attiva la password del referente scolastico. Ogni prova si articola in “Esercizi”, che possono essere a risposta multipla o a risposta libera: in quest’ultimo caso la risposta è una ben precisa stringa di caratteri (un numero, una sigla, una lista, un nome, ecc) la cui forma si desume dal testo dell’esercizio. In particolare ogni prova comprende (almeno): - un esercizio di comprensione di un testo italiano; - uno o più esercizi formulati in inglese; - esercizi di argomento “standard”, cioè appartenenti ad aree problematiche che si ritiene debbano far parte delle competenze e capacità di ognuno; - esercizi di argomento “non standard” per stimolare la creatività e la capacità di affrontare situazioni “nuove”. Per il calendario delle gare della fase di Istituto si veda il Regolamento. Alla fase regionale partecipa una squadra e fino a 3 studenti (per la sezione individuale della Scuola Secondaria di I e II grado) per ogni scuola. Lafase regionale si svolge dal 15 al 17 aprile 2015. A Roma, in maggio, alla finale nazionale a squadre accede ,per ciascun livello: - la migliore squadra classificata a livello regionale; - le prime cinque migliori squadre classificate a livello nazionale, escluse le prime di ogni regione. Accede alla finalissima individuale il primo classificato di ogni regione.
° “Esistere ed essere in coda” ? Detto di chi ?
La prof.ssa Ribolzi esprimendo apprezzamento per il documento «L'education per la crescita» elaborato da Confindustria, raccomanda al governo di assumereinsegnanti adeguatamente formati, valutati quanto alle loro effettive capacità e non per il solo fatto di essere iscritti in graduatoria ! Il sociologo Luisa Ribolzi giudica le 100 proposte di Confindustria “un progetto di riforma che restituisce alla scuola un respiro culturale”; senza entrare nel merito della valutazione – lo abbiamo fatto nell’aggiornamento di ieri segnalando nel documento, al contrario, una prospettiva di corto respiro che appiattisce l’educazione culturale in termini di istruzione professionale -, riportiamo una frase della Ribolzi di dubbia interpretazione: “Nessuno sottovaluta il diritto dei laureati che aspirano a diventare insegnanti a chiedere allo Stato chiare condizioni di lavoro, ma mi pare altrettanto importante il diritto degli studenti ad avere insegnanti adeguatamente formati, valutati quanto alle loro effettive capacità e non assunti per il solo fatto di esistere e di essere in coda” (www.scuola24.ilsole24ore.com, 7 ottobre 2014). Saggezza accademica: La Riboldi vuole pensarla così dei laureati ? Non sta a noi stabilire quanto ingeneroso questo giudizio sia nei riguardi della qualità del percorso accademico che conduce alla laurea; la Ribolzi ha certo più elementi di noi. Tuttavia, i docenti precari che Renzi si accinge ad assumere, dal prossimo settembre, sono laureati-abilitati, e non vorremmo che la frase della Ribolzi fosse fraintesa dal lettore non addentro alle dinamiche della Scuola che la riferisse ai laureati che hanno conseguito l’abilitazione, e che Renzi intende assumere. Questi precari sono pienamente dotati delle competenze culturali e didattiche che si chiedono ai docenti; lo sono, in particolare, quelli inseriti nelle graduatorie ad esaurimento. Diciamo a chi lo ignora che l’iter formativo degli abilitati è lungo e complesso - quale nessun altro, nel pubblico impiego, salvo che per i ruoli di dirigenza - , comportando, previa preselezione in 3 prove (da sola, vale quanto un tradizionale concorso, anche per la percentuale di candidati esclusi) un percorso di specializzazione (qual è stato nei nove cicli Ssis e nei due cicli TFA) di molte centinaia di ore, trecento delle quali per il tirocinio, il superamento di numerosi esami al termine di lezioni frontali ed esercitazioni laboratori, e infine l’esame di abilitazione (in tre prove). Questa formula del corso-concorso fu caldeggiata da qualificati pedagogisti e docimologi come migliore rispetto al tradizionale concorso, in quanto: - annullava l’alea e il nepotismo che condizionano l’esito dei concorsi; - rafforzava le competenze disciplinari e trasversali dei futuri docenti; - postulava l’esperienza di tirocinio nelle classi scolastiche, per accertare l’attitudine didattica. Nessuno può dubitare della qualità professionale di questi abilitati, che “in coda” non ci stanno per scelta ma per l’inadempienza dei decisori politici che non li hanno assunti dopo averli “illusi”.