° Avvio delle attività educative per l’anno scolastico 2014/2015
La Nota 5662 del 24 settembre 2014 conferma i parametri per l’autorizzazione, da parte degli UU.SS.RR., alla prosecuzione delle Sezioni Primavera funzionanti nello scorso anno, e sollecita le intese regionali che eventualmente non fossero state ancora definite. Riportiamo dalla Nota.
“Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e valutazione del sistema nazionale di istruzione. Sezioni primavera anno scolastico 2014/2015. Intese regionali (Accordo Conferenza Unificata 1.08.2013, art. 2). Come è noto, il 1° agosto 2013 è stato siglato in Conferenza unificata l’Accordo, di durata biennale, sulle sezioni primavera. Al fine di procedere, laddove non vi si fosse ancora provveduto, alla definizione della Intesa tra USR e Regione, secondo le specifiche e vincolanti previsioni contenute nel citato Accordo e, in particolare, nell’art. 2, si confermano le indicazioni operative già fornite con nota prot. 4903 del 19.9.2013. In proposito si richiama: a) L’urgenza della stipula dell’Intesaper consentire il regolare avvio delle attività educative per l’anno scolastico 2014/2015. b) La conferma della prosecuzione delle sezionigià funzionanti negli anni precedenti, previa verifica e accertamento del rispetto effettivo dei parametri qualitativi individuati dall’Accordo quadro del 14 giugno 2007 e confermati dall’Accordo del 1° agosto 2013 e, in particolare: - rispetto del rapporto 1 a 10; - iscrizione di bambini di età non inferiore a quella prevista di 24 mesi compiuti entro il 31 dicembre; - limite del numero di bambini per sezione; - rispetto degli orari minimi e massimi di funzionamento; - specificità del progetto educativo. Per quanto riguarda il contributo finanziario a carico del Ministero dell’Istruzione, si fa presente che la disponibilità per l’esercizio finanziario 2015 della somma di circa 12 milioni di euro, prevista dal bilancio triennale 2014-16, dovrà essere confermata dalla prossima legge di stabilità…”. Segnaliamo che, nell’imminente futuro, l’offerta di attività prescolastiche sarà integralmente rifondata in attuazione del D.D.L. n.1260 (primo firmatario Puglisi, PD) che ha trovato largo consenso nell’iter legislativo. Nel testo è, tra altro, stabilito: “Art.1.1. Le bambine e i bambini, dalla nascita ai 6 anni, devono poter sviluppare pienamente le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto cognitivo, ludico e affettivo… 4. I servizi educativi e scolastici del sistema per l'infanzia sono aperti senza alcuna discriminazione a tutte le bambine e i bambini dalla nascita ai 6 anni; sono servizi di interesse generale, funzione fondamentale e accesso universale.Art.3.1. I servizi educativi per l'infanzia sono costituiti da: a)nido, micronido e sezione per bambine e bambini in età compresa tra i ventiquattro e i trentasei mesi; b)servizi integrativi: spazio gioco per bambine e bambini, centri per bambine e bambini e famiglie; servizi in contesto domiciliare…2. I nidi e micronidi che accolgono le bambine e i bambini tra 3 e 36 mesi e le sezioni per bambine e bambini dai ventiquattro ai trentasei mesi, concorrono con le famiglie alla cura, all'educazione e alla socializzazione delle bambine e dei bambini, ne rispettano la personalità, i ritmi di vita e di crescita e promuovono il benessere, l'armonico sviluppo dell'identità, dell'autonomia e competenze.Art. 4.1. La scuola dell'infanzia, di durata triennale, cui hanno diritto tutte le bambine e i bambini di età compresa tra i tre e i sei anni, costituisce il primo livello del sistema di istruzione; essa opera in continuità con i servizi educativi per l'infanzia e con la scuola primaria. ….2. Al fine di potenziare la recettività dei servizi e sostenere la continuità degli interventi educativi i comuni promuovono la costituzione di poli per l'infanzia, che accolgono in un'unica struttura o in edifici contigui più servizi educativi e scolastici per bambine e bambini in età da 3 mesi fino a 6 anni…. Il polo per l'infanzia può essere aggregato anche a una scuola primaria o a un istituto comprensivo. Art. 6.1. Lo Stato garantisce il raggiungimento dei seguenti livelli essenziali delle prestazioni: a)l'offerta di qualificati servizi educativi per l'infanzia fino a raggiungere almeno il 33% copertura della popolazione sotto i 3 anni in tutti i territori e la presenza del servizio in almeno il 75% dei territori comunali entro il 2020; b)la generalizzazione qualitativa e quantitativa della scuola garantendone la frequenza a tutte le bambine e a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni; c)la qualificazione universitaria del personale educativo di tutti servizi del sistema integrato per l'infanzia; d)la possibilità per tutte le bambine e tutti i bambini di coprire la distanza tra casa e servizio o scuola in tempi ragionevoli a piedi o con i mezzi pubblici ovvero con trasporto appositamente predisposto. Art.10.1. Nei nidi d'infanzia, nei servizi integrativi e nei servizi innovativi e sperimentali, di cui agli articoli 3 e 5, pubblici o privati accreditati, la partecipazione economica delle famiglie utenti alle spese di funzionamento dei servizi non può essere superiore al 20 per cento per cento del rispettivo costo medio rilevato a livello regionale, escluse le spese per i costi di ammortamento dei mutui per la realizzazione delle strutture. 2. I comuni garantiscono forme di agevolazione tariffaria subordinate all'accertamento del reddito effettuato secondo l'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) di cui al regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, nonché forme di esenzione completa dal pagamento nei casi di particolare disagio economico e sociale rilevati dai servizi territoriali. 3. Le aziende pubbliche e private, quale forma di welfare aziendale, possono erogare alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno figli in età compresa fra i tre mesi e i tre anni un buono denominato «Ticket nido» spendibile nel sistema dei nidi accreditati o a gestione diretta comunale… Il costo del servizio è deducibile e l'IVA è detraibile integralmente….”.
° Convegno di studi: “Galileo e la Musica”
Pisa, 21 ottobre 2014 - Liceo Musicale Statale “G. Carducci”, Via San Zeno 3. Organizzato per i 450 anni dalla nascita di Galileo Galilei, è rivolto a docenti e studenti dell’Università e della Scuola. Si rimarcherà lo speciale rapporto tra Galileo e la musica: egli ha favorito un cambio di paradigma storico, dalla dimensione matematica tipica di Pitagora (la musica come armonia di numeri) a quella fisica e fisiologica moderna; secondo Galilei, nella conoscenza convergono ragionamento e creatività, immaginazione, intuizione, esperienze pratiche e le emozioni che anche la musica sollecita. Riferimento interno al Comitato organizzatore è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , 06 5849 3216, presso la D.G. per gli Ordinamenti scolastici e valutazione del sistema nazionale di istruzione.
° Coding. Acceleratore a tavoletta
Domani, 17 ottobre, dalle 15 alle 18, 80 bambini e adolescenti fra i 6 e i 13 anni parteciperanno ad una Giornata di laboratorio CoderDojo, trasformando la Camera dei Deputati e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca in palestre di programmazione informatica. Lo leggiamo in un comunicato stampa del MIUR che, evidentemente come si desume dalle ricorrenti citazioni nei documenti ministeriali, crede molto nella ricaduta educativa del Coding.