1) Il format che servirà a ogni scuola per produrre il proprio Rapporto di Autovalutazione (RAV)
L’INVALSI, con la supervisione di un Gruppo appositamente insediato presso il MIUR, ha predisposto – sulla scorta delle esperienze fatte con le sperimentazioni “Valutazione e Miglioramento”, “VSQ” e “VALES” – il format sul quale ogni scuola statale o paritaria compilerà, entro l’estate prossima, il Rapporto di Autovalutazione. Una sommaria presentazione della mappa degli indicatori e relativi descrittori.
2) Concorso “Insieme per la legalità”
E’ indetto dal MIUR in collaborazione con la Guardia di Finanza, nell’ambito del progetto “Educazione alla legalità economica”.
3) Progetto 'Programma il Futuro'
Sarà presentato oggi, alle ore 12.30, presso il Salone dei Ministri del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; è realizzato dal Miur in collaborazione con il Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica).
°Il format che servirà a ogni scuola per produrre il proprio RAV
L’Invalsi, con la supervisione di un Gruppo insediato al MIUR, ha predisposto, sulla scorta delle esperienze fatte con le sperimentazioni “Valutazione e Miglioramento”, “VSQ” e “VALES”, il format sul quale ogni scuola statale o paritaria compilerà, entro l’estate prossima, il Rapporto di Autovalutazione; ad ottobre, il Miur pubblicherà il primo rapporto annuale sul Sistema scolastico nazionale. Riferiamo, di seguito, sulla mappa degli indicatori e dei descrittori di valutazione.
1 “Contesto”: 1.1 Popolazione scolastica; 1.2 Territorio e capitale sociale; 1.3 Risorse economiche e materiali; 1.4 Risorse professionali. Lo Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti va descritto con riferimento al Livello medio dell'indice ESCS; l’indicazione dell0 svantaggio economico delle famiglie viene data indicando quelle nelle quali entrambi i genitori sono disoccupati; si darà anche indicazione dei tassi territoriali di disoccupazione e immigrazione, della spesa che gli EE.LL. sostengono per ogni scuola, e del finanziamento da parte delle famiglie, di privati, dell’ente regionale e dello Stato. Un quesito riguarda lo stato di sicurezza della struttura scolastica. Quanto alle risorse professionali, va indicato il tipo di contratto e i titoli professionali degli insegnanti (per fasce di età, e per anzianità di servizio) e del d.s., e la permanenza pluriennale. 2 “Esiti”: 2.1 Risultati scolastici; 2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali; 2.3 Competenze chiave e di cittadinanza (in atto, gli indicatori non sono stati formulati); 2.4 Risultati a distanza. I risultati scolastici da considerarsi sono: gli esiti degli scrutini (studenti ammessi alla classe successiva); il numero degli studenti che giungono al diploma; il numero degli studenti che, nel corso di un anno, abbandonano o chiedono il trasferimento ad altra scuola; i risultati conseguiti alle prove Invalsi di Italiano e Matematica (e distribuzione, per livelli di apprendimento), anche nel confronto con altre scuole paragonabili sul piano socio-economico; varianza di detti punteggi, interna alle singole classi e tra le classi). I risultati a distanza di tempo da indicare sono: la prosecuzione negli studi universitari (numero di diplomati che si sono immatricolati all'Università); i crediti che conseguono nel primo biennio); la corrispondenza tra il consiglio orientativo ricevuto in sede dell’Esame di Stato e scelta effettuata; il numero degli inserimenti nel mondo del lavoro. 3A “Processi, Pratiche educative e didattiche”: 3.1 Curricolo, progettazione, valutazione; 3.2 Ambiente di apprendimento; 3.3 Inclusione e differenziazione; 3.4 Continuità e orientamento; 3B “Processi, Pratiche gestionali e organizzative”: 3.5 Orientamento strategico e organizzazione; 3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane; 3.7 Integrazione col territorio; rapporti con famiglie. Gli indicatori delle pratiche educative e didattiche sono il Curricolo, del quale si chiede di descrivere i diversi aspetti, e le politiche scolastiche. Gli indicatori della prassi valutativa sono: la presenza di prove strutturate per classi parallele, di Prove strutturate intermedie e strutturate finali.Gli indicatori della qualità dell’ambiente di apprendimento scolastico sono: la durata delle lezioni, l’organizzazione oraria, le modalità orarie per interventi di recupero, consolidamento e potenziamento. Gli indicatori della dimensione metodologica sono le attività didattiche strategiche più utilizzate dai docenti; quelli della dimensione relazionale sono gli eventuali episodi problematici (descritti con l’indicazione delle azioni con le quali vengono affrontati), il numero di studenti cui è stata inflitta nell’a.s. la sospensione, gli studenti che entrano alle lezioni in ritardo, la quantità di assenze, il grado di accettazione tra alunni delle classi (e la percezione che ne hanno le famiglie). Per descrivere il livello di inclusione, recupero, di potenziamento, continuità e orientamento si descrivono le relative azioni attuate. Indicatori dell’organizzazione delle risorse umane sono: la gestione (con riferimento alla distribuzione delle risorse) delle funzioni strumentali e del Fondo di Istituto; la percentuale di coloro che percepiscono il FIS (e che lo percepiscono in misura superiore a 500E), le modalità e i luoghi dei processi decisionali, le ore di supplenza necessaria per la sostituzione di docenti (specificando quante ne vengono coperte con personale interno). Indicatori dell’organizzazione delle risorse economiche sono: i progetti realizzati, l’indice di spesa dei progetti per alunno, Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti, la durata media, il grado di coinvolgimento degli studenti. Le attività di formazione dei docenti vanno descritte con riferimento alla tipologia degli argomenti della formazione, alla percentuale di insegnanti coinvolti nella formazione, alla spesa media per insegnante, al numero medio di ore di formazione per docente. Indicatori del clima collaborativo tra insegnanti sono: l’efficienza dei gruppi di lavoro e la tipologia delle tematiche che trattano. L’integrazione che le singole scuole realizzano va descritta con riferimento alla partecipazione a reti di scuole, alla tipologia dei soggetti con cui stipula accordi, alle partership per realizzare i percorsi scuola-lavoro, alla fruizione di stage. Il coinvolgimento delle famiglie va descritto con riferimento alla partecipazione formale e informale dei genitori (votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto, partecipazione dei genitori agli incontri e alle attività della scuola), alla partecipazione finanziaria dei genitori, alle azioni della scuola per coinvolgerli.
° Concorso “Insieme per la legalità”
E’ indetto dal MIUR in collaborazione con la Guardia di Finanza, nell’ambito del progetto “Educazione alla legalità economica”. Ha lo scopo di sensibilizzare i giovani al valore civile ed educativo della legalità economica e alle attività svolte dai finanzieri. Ai vincitori verranno assegnati premi consistenti in soggiorni montani, mini - crociere e corsi di vela presso le strutture della Guardia di Finanza. Il bando sarà disponibile sui siti istituzionali del Miur (www. istruzione. it), e della Guardia di Finanza (www.gdf .gov. it).
° Progetto 'Programma il Futuro'
Sarà presentato oggi, alle ore 12.30, presso il Salone dei Ministri del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; è realizzato dal Miur in collaborazione con il Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica. Miur e Cini metteranno a disposizione delle scuole, sulla piattaforma www.programmailfuturo.it, strumenti semplici per formare gli studenti ai concetti del pensiero computazionale. Durante la presentazione saranno comunicati i dati relativi alla fase di sperimentazione dell'iniziativa anche in vista della "Computer Science Education Week" dell'8-14 dicembre in cui si punta al coinvolgimento di un alto numero di classi e ragazzi nel progetto.