Concorso "Nutri ora il loro domani (quando il cibo è sapere)"
Indetto dal VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, è rivolto agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Il progetto può costituire un'opportunità per i giovani alunni interessati alla cultura del diritto dell'alimentazione come componente fondamentale della strategia di realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio (MDG). Saranno affrontati con particolare attenzione i temi e le problematiche legati al diritto al cibo (promuovere la conoscenza delle condizioni alimentari dell'infanzia) attraverso il confronto tra la realtà italiana e la realtà dei 5 paesi nei quali il VIS ha esperienze progettuali (Albania, Palestina, Perù , Repubblica Democratica del Congo, Benin). Entro il 31 gennaio 2015 , le classi, interessate all'iniziativa dovranno inviare la scheda di adesione allegata contenente i dati anagrafici della scuola e il nominativo del referente del progetto all'indirizzo mail : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Entro il 28 febbraio 2015 il VIS provvederà all'invio del materiale didattico alle scuole aderenti che, entro il 30 aprile 2015, dovranno inviare i progetti sia in formato elettronico che in cartaceo, all'indirizzo indicato nel bando pubblicato in www.istruzione.ite su www.volint.it. Info: Dott.ssa Maria Rosaria Micale 06.51629.255 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
° Sembra avere gambe corte la furbata della progressione di carriera riservata solo ai 2/3 dei docenti
Il PD si orienterebbe a proporre a Renzi un metodo alternativo di carriera per gli insegnanti; resterebbero, erga omnes, gli scatti di anzianità, e un certo numero di insegnanti – sembra, uno su cinque - potrebbero conseguire, mediante formazione obbligatoria e selezione provinciale per titoli ed esami, lo status di “docente esperto”, con aumento retributivonon simbolico e permanente. La progressione retributiva “per anzianità” sarebbe riconosciuta anche a coloro che, non riuscendo a conseguire la qualifica di “esperto”, restassero nell’inquadramento iniziale di accesso all’insegnamento. I pubblici dipendenti, insegnanti compresi, possono fruire di incentivi economici e di carriera legati al merito, e di forme premiali per le performances di eccellenza e per i progetti innovativi, ciò a norma della legge n. 15/2009 di riforma della P. A. Come abbiamo scritto ieri, in questa rubrica, l’ampia maggioranza di coloro che hanno partecipato alla consultazione telematica su La buona scuola, e le molte decine di migliaia di docenti che si sono pronunciati in seno ai collegi dei docenti hanno giudicato improponibile il furbesco meccanismo premiale proposto nel documento “La buona scuola” che, in quanto prevede l’abolizione degli scatti stipendiali, non incrementa il monte retribuzioni complessivo destinato agli insegnanti, come, invece, è necessario fare come riconoscimento dell’importanza culturale e sociale della funzione docente. La figura del “docente esperto” è stata, già in passato, ipotizzata, come quella alla quale affidare incarichi e responsabilità organizzative dentro le scuole. Durante la XVI Legislatura, l’idea si era fatta strada in seno alla Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, per iniziativa dell’on. Valentina Aprea, la presidente della commissione (d.d.l. n.953/2008 “Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti”). Nel 2009 il d.d.l. fu ripresentato con sostanziali modifiche (C. 953 Aprea e abbinate C. 808 e C. 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota). In quegli anni, anche altre proposte furono avanzate a configurare la carriera dei docenti, quali, ad es., - la Proposta primo firmatario on. Goisis (30 marzo 2010), e la Proposta Laratta/Marini, 25.02.2011(proponeva, tra altro, l’elettività del d.s. nel Collegio docenti).
L’ANIEF, allora neonata, offrì un contributo di riflessioni e proposte alla VII Commissione. Secondo il nostro punto di vista – dicevamo -, considerata la specificità della funzione docente e il livello delle competenze richieste per accedervi, la collocazione giuridica dei docenti va rivalutata comparativamente all’interno del pubblico impiego: Solo il 39,5% dei dirigenti italiani tra i 30 e i 65 anni è laureato, e invece tutti gli insegnanti sono laureati. Di recente, da indiscrezioni circolate circa i lavori del gruppo di esperti insediato dal ministro Giannini (il c.d. “Cantiere n.1” nominato il 6 maggio 2014), sembrerebbe che la possibile articolazione della carriera degli insegnanti lascerebbe al “docente ordinario” l'insegnamento (mantenendo gli attuali diritti e doveri), e affiderebbe al “docente esperto”, in aggiunta all’insegnamento, compiti organizzativi da espletare al di fuori dell’orario di cattedra. Sarebbe stata ipotizzata anche la figura del docente “senior” che assumerebbe, in aggiunta all’insegnamento, compiti di formazione (iniziale e in itinere) dei neoimmessi in ruolo,e di aggiornamento dei colleghi, nonché di progettazione e ricerca didattica (la ricerca, prevista nel D.P.R. n.275/1999 è rimasta negletta). Riportiamo, di seguito, alcuni articoli della vecchia proposta Aprea, che valutiamo preferibile rispetto alla cervellotica proposta inserita in La buona scuola. Renzi dovrebbe inghiottire il rospo, perché la Aprea fu sottosegretario di Stato con il ministro Letizia Moratti, ed è assessore all’Istruzione della Regione Lombardia).
Abstract dell’art.14 della “proposta di Legge Aprea”, come ripresentata il 22 luglio 2009, nella parte in cui configura l’inquadramento del personale docente su tre livelli giuridico-economici. “1. La professione docente è articolata nei tre livelli di docente ordinario, docente esperto e docente senior, cui corrisponde un distinto riconoscimento giuridico/economico… senza sovraordinazione gerarchica; 2. Ai docenti esperti e senior possono essere conferiti incarichi ulteriori rispetto all’insegnamento, per esigenze connesse con l’attuazione dell’autonomia scolastica. Ai soli docenti senior possono essere attribuiti incarichi in relazione ad attività di formazione iniziale e di aggiornamento permanente degli altri docenti, di coordinamento di dipartimenti o gruppi di progetto, di valutazione interna ed esterna e di collaborazione con il dirigente dell'istituzione scolastica. Gli incarichi aggiuntivi di cui al presente comma sono remunerati con specifiche retribuzioni, a carattere temporaneo, nell'ambito delle risorse iscritte in apposito fondo di istituto; 3. La retribuzione iniziale di ciascun livello professionale di cui al comma 1 è fissata dalla contrattazione collettiva, ma non può essere inferiore a quella iniziale del livello immediatamente precedente, maggiorata del 30%. All'interno di ciascun livello è disposta la progressione economica automatica per anzianità…; 4. L'attività del personale appartenente ai livelli professionali di docente ordinario e di docente esperto è soggetta a una valutazione periodica, effettuata da un'apposita commissione di valutazione,….; 5. La valutazione non comporta effetti sanzionatori…, costituisce credito professionale documentato utilizzabile ai fini della progressione di carriera ed è riportata nel portfolio personale del docente. 6. La commissione di valutazione è presieduta dal d.s., ed è composta da 2 docenti senior, eletti all'interno della medesima scuola dai soli docenti esperti e senior. La commissione è rinnovata, di norma, ogni 5 anni. 7. L'avanzamento dal livello di docente ordinario a quello di docente esperto avviene, a domanda, a seguito di selezione per soli titoli… tenendo conto dei crediti formativi posseduti e dei titoli professionali certificati. 8. L'avanzamento dal livello di docente esperto a quello di docente senior avviene, a domanda, mediante superamento di concorso e di corso di formazione, volti a verificare i requisiti culturali e professionali dell'aspirante… Alle procedure selettive per l’accesso al livello professionale di docente esperto possono comunque partecipare sia i docenti interni, sia quelli provenienti da altre istituzioni scolastiche, a condizione che si impegnino a trasferirsi nella scuola che ha svolto la selezione, in caso di superamento della stessa.