° Ad Auschwitz, il ministro Giannini insieme a 200 alunni che si sono applicati al tema della Shoah
Ieri ed oggi, il ministro Giannini partecipa al “Viaggio della Memoria”, organizzato dal MIUR con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Gli studenti, accompagnati dai ricercatori della Fondazione Museo della Shoah, visiteranno il ghetto nazista di Cracovia; successivamente visiteranno il campo di sterminio di Birkenau e il Museo di Auschwitz.
°Concorso nazionale “Alla ricerca dei tesori nascosti”
Indetto dal MIUR in collaborazione con la Corte dei Conti, è rivolto alle scuole di ogni ordine e grado. Per partecipare al concorso, gli studenti dovranno: - individuare un sito o bene culturale presente sul proprio territorio, non particolarmente valorizzato e/o fruito dalla popolazione locale e dai flussi turistici; - studiarlo nei suoi aspetti artistici e storici ma anche in termini di fruizione e gestione; - realizzare un piano di valorizzazione del sito culturale, che possa giovare alla crescita socio-culturale del territorio di appartenenza. Il concorso è articolato in due sezioni. La prima è riservata agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado (la partecipazione è di gruppi); la sezione B è riservata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (è prevista sia la partecipazione individuale che quella di gruppo). Gli elaborati, corredati della scheda di iscrizione (All. 2), dovranno pervenire alla Direzione Generale per lo Studente, l'Integrazione e la Partecipazione sez. III, Viale Trastevere, 76/ A - 00153 Roma, entro e non oltre il 30 aprile 2015. Saranno premiati gli elaborati in grado di esprimere forti elementi di innovatività e di creatività. Relativamente alle opere partecipanti alla Sezione B, la commissione darà particolare rilevanza ai lavori che svilupperanno il progetto in modo completo ed esaustivo e che offriranno indicazioni specifiche sulla sostenibilità economica del progetto nonché agli aspetti legati alla valorizzazione e tutela del territorio. Alle scuole che risulteranno vincitrici (due per la Sezione A ed una per la Sezione B) la Corte dei conti offrirà un premio in materiale didattico. Nel sito del MIUR si legge il bando corredato dell’all.1 (Scheda Progetto), e dell’all.2 (Scheda di iscrizione).
° La revisione delle classi di concorso è un cantiere aperto da sei anni
Per quanto urgente e necessario ai fini delle nuove assunzioni da effettuarsi nel prossimo settembre, l’aggiornamento delle tabelle non sembra alla portata dei politici e/o dei tecnici di Viale Trastevere.
Lo scorso 9 gennaio, in questa rubrica, ci dicevamo fiduciosi che il MIUR avrebbe reso nota la tabella di accorpamento delle classi di concorso, in tempo per canalizzarvi le 150mila assunzioni. La nostra fiducia non era dettata da informazioni ma semplicemente dalla ragionevolezza; infatti, da uomini di scuola, non riusciamo a immaginare come il MIUR non sia stato in grado, in sei anni, da quando ci ha messo mano, di riordinare le classi di concorso, e non riusciamo a considerare ragionevole che il MIUR possa, nel disporre le assunzione programmate per il prossimo settembre, applicarle a classi di concorso che non hanno futuro o che addirittura già non esistono per effetto della riforma/riordino dell’istruzione secondaria superiore che proprio quest’anno giunge a regime (nelle GaE risultano inclusi precari appartenenti a classi di concorso desuete o sparite con la c.d. “riforma Gelmini” sui nuovi ordinamenti). Da un lustro, per le discipline c.d. “atipiche” negli istituti di istruzione secondaria superiore , avendo il MIUR disposto criteri inadeguati (dovevano essere strumento temporaneo, in attesa del raggruppamento delle classi di concorso), si continua a demandare l’assegnazione di queste cattedre a collegi dei docenti che fanno non poche vittime applicando in modo inevitabilmente difforme le cervellotiche “tabelle di confluenza”. Adesso leggiamo da fonte attendibilissima che “…gli ultimi aggiornamenti alle tabelle, riveste e corrette mille volte, sarebbero ancora fermi nei cassetti degli uffici del palazzo bianco di Viale Trastevere. Ma non solo. Perché trattandosi una procedura assai lunga, possiamo annunciare già da ora che anche per il prossimo anno scolastico la situazione rimarrà così come è oggi. Senza l’atteso aggiornamento. Che, a questo punto, nella migliore delle ipotesi, vedrà la luce nell’anno scolastico 2016/17… La normativa, del resto, parla chiaro: modificare le classi di concorso dei docenti significa produrre un D.P.C.M., un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, la cui approvazione prevede un iter lungo e complesso. Con l’acquisizione di pareri autorevoli e complessi, come quelli del Consiglio di Stato nonché delle commissioni parlamentari di competenza. Ora, dopo sei anni di attesa, come si può sperare che un atto amministrativo così laborioso possa vedere la luce in sei mesi?” (Alessandro Giuliani, “Classi di concorso in alto mare: anche nel prossimo anno scolastico non cambieranno” – Latecnicadellscuola.it – 16.01.15 ). Evidentemente la realtà dell’inefficienza del MIUR supera la nostra capacità di immaginazione.