°Lavoratori beneficiari della c.d. Sesta salvaguardia, art.2, comma1d, Legge 10 ottobre 2014 n. 147
Presentazione della domanda di cessazione dal servizio, da parte dei soggetti che abbiano ricevuto dall'Inps comunicazione di essere rientrati tra i beneficiari della salvaguardia. Riportiamo la Nota MIUR n.4441 - 9 febbraio 2015 inoltrata, agli UU.SS.RR., dalla D.G. per il personale scolastico. “Oggetto: Legge 10 ottobre 2014, n. 147. Presentazione domanda di cessazione. La legge 10 ottobre 2014, n. 147 (c.d. Sesta salvaguardia) ha previsto la possibilità di accedere al trattamento pensionistico con i requisiti vigenti prima dell’entrata in vigore del D.L. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. 214/2011, per i lavoratori che nel corso del 2011 abbiano fruito di un congedo ai sensi dell'articolo 42, comma 5, del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, o di permessi ai sensi dell'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. I soggetti che abbiano ricevuto comunicazione dall'Inps di essere rientrati tra i beneficiari della suddetta Sesta salvaguardia ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lett. d), della citata legge 10 ottobre 2014, n. 147 possono presentare domanda di cessazione in modalità cartacea utilizzando l’allegato modello, entro il 2 marzo 2015. Si prega di interessare gli A.T.P. di competenza e le segreterie scolastiche affinché procedano con la massima urgenza alla convalida delle cessazioni, al SIDI”.
° IX Premio Nazionale di Narrativa e Poesia:"Racconta il tuo Sport"
Bandito dall’ACSI Nazionale – Associazione di Cultura, Sport e Tempo Libero, è riservato alle scuole elementari e medie inferiori. Il primo premio è di € 2000,00. Le classi partecipano esclusivamente con un lavoro collettivo che abbia come argomento il tema “Racconta il tuo Sport”. Ogni classe dovrà inviare una copia del racconto partecipante (lunghezza max. 3 cartelle) come lavoro collettivo in lingua italiana, recante i nomi degli alunni e specificando la sezione a cui si partecipa. Le Sezioni sono: I Sezione - Scuole Elementari; II Sezione - Scuole Medie Inferiori. I racconti presentati dovranno pervenire alla sede ACSI di Lucca, via Garibaldi, 174 – 55049 – Viareggio (LU), C.P. 440 entro il 28/03/2015. Maggiori particolari si leggono in www.istruzione.it.
°L’Invalsi ? Un muro di gomma ! Occorre che l’Invalsi abbia referenti, in ogni scuola, designati dai collegi dei docenti attingendo preferibilmente all’organico funzionale
“Che cosa volete che si possa discutere in queste condizioni ?... questo modo di procedere è il massimo dell’arbitrio”. Intervenendo on line a un convegno organizzato dalla "Giunti Scuola" (Firenze, 6,7 febbraio 2015), il prof. Giorgio Israel, dell'Università "La Sapienza", ha confermato (latecnicadellascuola.it – 11 febbraio 2015) le sue note critiche all’operato dell’Invasi: - agisce in un’ottica autoreferenziale, chiusa al reale confronto; - interferisce nella funzione valutativa degli insegnanti; - produce test in alcuni casi criticabili (“contenuti significativi su cosa non si dovrebbe fare”); - distorce l’esito dell’esame di stato conclusivo del primo ciclo, condizionandolo con il proprio test; orienta, di fatto, la programmazione didattica degli insegnanti al Teaching for test. Ribadiamo che, secondo l’ANIEF, la valutazione del profitto degli alunni deve rimanere funzione professionale esclusiva dei docenti, riferita alla programmazione collegiale, secondo la norme che regolano l’autonomia scolastica. Nessuna valutazione del profitto degli studenti ha, didatticamente, senso se non fa riferimento alle scelte educative, all’insegnamento effettuato, alle caratteristiche delle singole scuole. L’ingerenza dell’Invalsi nell’esame di Stato conclusivo del I ciclo è insensata: per mesi e per anni, insegnanti abilitati dallo Stato effettuano continuativamente attività educativa ma, nel momento conclusivo, persone estranee a questo lavoro entrano a condizionarne l’esito producendo l’effetto analogo a quello che si avrebbe, durante l’esecuzione di una rappresentazione lirica, se un critico musicale piombasse nella buca dell’orchestra e, sulle note conclusive, assestasse le note di un qualunque altro spartito. I test Invalsi della Terza prova scritta dell’esame di Stato conclusivodel primo ciclo (di cui alla legge 25 ottobre 2007 n.176) devono tornare ad avere soltanto finalità statistica (il monitoraggio del sistema scolastico, a fini comparativi nazionali e internazionali), e l’esito della rilevazione dei livelli di apprendimento effettuata dall’Invalsi non dovrà interferire con la valutazione scolastica, che deve restare tutta interna al rapporto educativo. Sono nostre opinioni che risultano confermate da quelle dell’autorevole studioso, e segnaliamo che anche noi abbiamo la sensazione di trovarci dinanzi una torre serrata, sensazione sgradevolissima perché induce a chiedersi: cui prodest ? C’è una regìa politica nazionale o sovranazionale che entra d’autorità nell’educazione insidiando la libertà, costituzionalmente sancita, di insegnamento ? Quale danno costituisce per la democrazia ? E quale, per la qualità complessiva della cultura e della formazione degli alunni? Non ci sembra che l’avvicendamento alla presidenza dell’Invalsi abbia prodotto una correzione della rotta, ma Spes ultimadea: l’Anief rivolge alla presidente, prof.ssa Ajello, proposte finalizzate a garantire - nel rispetto della funzione educativa delle scuole e della responsabilità didattica propria degli insegnanti – insieme, l’autonomia delle valutazioni (effettuate dai docenti) e l’interesse del MIUR alla comparabilità statistica del servizio erogato dalle scuole (accertato con rilevazioni “a campione” che gli esperti di statistica possono facilmente interpretare).Proponiamo: - L’attività dell’Invalsi focalizzata sull’apprendimento degli alunni sia estesa ad altri aspetti del sistema educativo delle scuole, quali l’area dell’organizzazione scolastica e delle risorse; - la prova Invalsi per gli esami conclusivi del I ciclo va scorporata dall’esame di licenza, restando utile, al pari dell’esito delle prove d’esame, ai fini statistici; - in nessun modo, l’esito delle prove Invalsi predisposte per monitorare l’apprendimento degli alunni vanno utilizzate per la valutazione dei docenti al fine di assegnare gli incentivi economici e di carriera legati al merito; - nel monitorare il successo scolastico degli alunni (in particolare, come è richiesto a livello internazionale, le competenze in uscita dalla scuola dell’obbligo) occorre che l’Invalsi abbia, in ogni scuola, referenti designati dai collegi dei docenti attingendo preferibilmente all’organico funzionale. Gli insegnanti referenti collaborerebbero: • comunicando all’Invalsi il progress di attuazione degli obiettivi programmati dai consigli di classe; • concordando con l’Invalsi le caratteristiche dei test da somministrare nelle singole scuole; • prestandosi per le necessità organizzative; • comunicando al Collegio dei docenti, anche ai fini dell’autovalutazione di istituto, i risultati dei test quali sono restituiti dall’Invalsi, e il loro trend longitudinale. Leonardo MAIORCA