La settimana prossima, nei giorni del 3,4,5 marzo, si voterà per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie
A docenti e Ata, chiediamo il riconoscimento per l’impegno che l’ANIEF ha tenuto a difesa dei lavoratori della scuola.
° La settimana prossima si voterà per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie
Ai colleghi, docenti e Ata, chiediamo di attribuirci, nei giorni del 3,4,5 marzo, il riconoscimento per l’impegno che abbiamo messo a difesa dei lavoratori della scuola. Giungiamo a questa tornata elettorale forti di 16.000 deleghe, dell’adesione di 50000 tesserati; abbiamo presentato3275 nostri candidati in 2.324 scuole.L’appello ai colleghi è: - votino i candidati ANIEF nella scuola in cui prestano servizio; - se non abbiamo presentato, si regolino in base al “patto di desistenza” che il presidente Marcello Pacifico ha sottoscritto con le due organizzazioni sindacali, Unicobas e USB; - invitino i conoscenti che lavorano in altre scuole a votare secondo le stesse modalità. Se si considera che l’ANIEF non ha ancora compiuto i sei anni, e che le battaglie le ha combattute con un braccio legato dietro (non ha il riconoscimento formale di sindacato “rappresentativo nazionale”), si può intuire quali ne siano le potenzialità in difesa dei lavoratori della Scuola. Fin qui, l’ANIEF ha ottenuto significativi successi distinguendosi per uno stile, quello proprio dei giovani, che ci mette in grado di vedere ciò che altri fingono di non vedere, cioè le illegalità incrostate, le inefficienze strutturali alle quali tanti nostri colleghi e loro rappresentanti sindacali sembrano ormai rassegnati. La nostra squadra (400 unità, tra amministrativi, consulenti, formatori, legali, distribuiti nelle nostre sedi in tutte le regioni d’Italia) è stata in grado di vedere, e spesso di dire, con anticipo rispetto a istituzioni che hanno migliaia di dipendenti (il MIUR, il MEF), e rispetto a partiti e sindacati che hanno apparati elefantiaci. Con il sommario elenco che segue, limitato alle nostre attività del 2014, vogliamo dare al lettore un’idea del tipo di battaglie che caratterizza lo stile sindacale dell’ANIEF. Gennaio. La Ragioneria dello Stato calcola che mantenere precari i pubblici dipendenti accresce la spesa pubblica: mantenere precari 140mila supplenti annuali produce un aggravio per l’erario di 350 milioni Euro: conviene stabilizzarli, secondo quella che è stata la nostra prima rivendicazione. Febbraio. Il Miur si accanisce contro il personale ATA: rivuole i soldi per le prestazioni extra svolte nell’ultimo triennio; ANIEF fa scudo alla richiesta facendo presentare in Senato un emendamento. Sostegno. Per effetto di una sentenza del Tar Sicilia, un alunno disabile grave ottiene che gli siano raddoppiate le ore di sostegno; il Miur è condannato a risarcire mille euro al mese alla famiglia. Marzo. Il Consiglio di Stato stabilisce: il diploma magistrale conseguito prima del 2001 è abilitante: è stata una nostra tesi; 45mila diplomati sono inseriti nella II fascia delle graduatorie di istituto. L’ANIEF contesta il criterio adottato dal MIUR nel ripartire l’organici dei docenti assottigliandolo al Sud, dove si registrano i tassi di dispersione più alti (Sicilia -504, Campania -387, Puglia -340). Aprile. Per risparmiare un miliardo E, Il Miur insiste con la sperimentazione della riduzione a 4 anni nel II ciclo. Paventando un incremento dei tassi di dispersione scolastica e il taglio di 40000 cattedre, l’ANIEF avanza una proposta: il pubblico servizio di istruzione e formazione resti, com’è in atto, di 13 anni ma siano interamente gratuiti dai 5 ai 18 anni, come diritto-dovere così articolato: - Primo ciclo, dai 5 anni ai 13 anni; - Biennio comune, dai 13 ai 15 anni; - Anno di “orientamento”, dai 15 ai 16 anni; - Biennio terminale istruzione/lavoro, in partership con la formazione regionale. Maggio. Una nostra elaborazione dei rapporti annuali di Ragioneria Generale dello Stato e di Inps evidenzia: negli ultimi 3 anni il Miur ha assunto 63mila assunzioni, a fronte di 125mila posti liberi. Il TAR del Lazio ci dà ragione in materia di diritto dei docenti precari a candidarsi nel concorso a d.s.; per due candidati, v’è la sentenza definitiva che li conferma nel posto di dirigenti scolastici. ANIEF propone di inserire la Scuola pubblica tra i destinatari della quota di 8 per mille dell’Irpef. Grazie all’efficace patrocinio dell’ANIEF, migliaia di candidati già risultati idonei sono ammessi, in soprannumero, ai corsi di abilitazione TFA per 22.450 nuovi docenti e per 6.630 prof. di Sostegno. Giugno. ANIEF segnala gli effetti che il dimensionamento, la soppressione e la fusione di oltre 2mila scuole producono sul personale ATA: in tre anni sono stati perduti 47mila posti (2 tagli su 3 sono in scuole del Sud); nell’a.s. 2014/15 sono in servizio 8.094 dd.ss., 2.100 meno rispetto al 2011. Luglio. Il Consiglio di Stato dà ragione all’Anief e dispone la revisione dei punteggi attribuiti nelle graduatorie dei docenti: il un bonus di 6 punti spetta soltanto ai 150mila abilitati SSIS e assimilati. L’Ufficio legale ANIEF lavora a pieno ritmo per l’accesso di migliaia di precari nelle GaE, e per l’ammissione con riserva in II fascia delle G.I. degli abilitati dopo il 31 luglio PAS-SFP-Sostegno. Manifestazione dell’ANIEF, dell’UNICOBAS e dei Movimenti dinanzi al MIUR; la protesta è contro l’intenzione di incrementare l’orario di servizio dei docenti, e ridurre di un anno le superiori. Agosto. L’ANIEF protesta contro la riduttiva intesa sottoscritta all’ARAN, per un modestissimo recupero degli scatti di anzianità anno 2012: l'aumento tocca solo al 10% dei docenti, gli stipendi restano del 4% sotto l’inflazione e si allontanano le prospettive di recuperare gli scatti anno 2013. Forte presa di posizione dell’ANIEF a sostegno dei c.d. 'Quota 96'; sono solo la punta dell'iceberg: gli insegnanti italiani saranno sempre più vecchi; nel 2050, si potrà lasciare solamente a 69,9 anni. L’ANIEF segnala errori, anomalie, ambiguità, omissioni e multi-interpretazioni, nella preselezione ai corsi TFA (lo stesso era avvenuto per il concorso a ds, per quello a cattedra, e per il primo TFA). Settembre. L’ANIEF riavvia ricorsi gratuiti al Tar per l’attivazione dei posti si Sostegno in deroga. Renzi decide di assumere 150mila docenti precari per non essere condannato dall’Europa; si realizza una vittoria dell’ANIEF, che prima di tutti ha portato a Lussemburgo migliaia di ricorsi. Renzi pubblica La buona scuola e il presidente ANIEF, Marcello Pacifico inizia il tour delle scuole che lo porta a dirigere 380 seminari; delle Linee Guida, apprezza le programmate assunzioni e lo svuotamento delle G.aE., critica, tra altro che, il criterio di avanzamento di carriera, eliminando gli scatti di anzianità, riduce la spesa complessiva per retribuzioni al personale docente: l'attuale sistema retributivo riconosce aumenti di stipendio da 150 a 200 E. ogni 7 anni; la progressione di carriera nuova consentirà, ma non a tutti, di recuperare, nella migliore delle ipotesi, circa 100 euro. Tra le critiche che l’ANIEF muove all’impianto de La Buona scuola, v’è anche che i prospettati crediti “didattici”, che sarebbero da attribuire ai docenti in grado di dimostrare la loro capacità di migliorare il livello di apprendimento degli studenti, non sono valutabili in modo univoco obiettivo: - perché l’apprendimento degli studenti, essendo condizionato da molteplici co-fattori, solo in parte dipende dal lavoro dei docenti; - perché l’attività didattica non è del singolo docente ma collegiale. Ottobre. L’ANIEF propone: si ripristini la quantità di offerta formativa qual era prima della c.d. “riforma Gelmini”; servono subito 3 miliardi di euro e non da stornare dal fondo destinato al MOF. Nella Settimana di protesta contro la Legge di Stabilità, l’ANIEF chiede, per il triennio 2015-17, il ripristino dell’indennità di vacanza contrattuale al livello di quella in godimento dal luglio 2010, e protesta contro l’articolo che elimina le supplenze brevi per gli assistenti tecnici e amministrativi. Novembre. L’ANIEF chiede, in audizione presso la Commissione Bilancio, un emendamento che consenta l’inserimento in GaE dei docentii abilitati con TFA, PAS, diploma magistrale, SFP. Un’esemplare sentenza del Tar di Palermo condanna MIUR e U.S.R. al risarcimento danni (1000 euro per ogni mese in cui è stato privato dell’insegnante) a favore di un alunno disabile grave. L’ANIEF conosce, il giorno 26, una trionfale giornata: La Corte di Giustizia europea sancisce che le norme italiane sulla scuola violano la direttiva comunitaria. Sono trascorsi 5 anni dalla nostra denuncia dell’abuso e dell’avvio del contenzioso in difesa dei supplenti; in un’affollata conferenza stampa, Pacifico delinea i prossimi obiettivi: una norma che garantisca la parità di trattamento tra lavoratori di ruolo e supplenti, in modo che non vi siano differenze sul calcolo di ferie, permessi, malattie ecc.., e in modo che i precari possano fruire dell’elettorato passivo nelle elezioni RSU. Dicembre. Nei giorni successivi alla storica sentenza della Corte di giustizia europea sull’abuso dei contratti a termine, i tribunali del lavoro italiani prendono a condannare il MIUR a cospicue spese risarcitorie: la base di partenza sono 15 mensilità di stipendio mancato, pari a quasi 25mila euro. L’ANIEF si spende a sostegno dei posti presso le 300 scuole italiane all’estero, che il MIUR taglia. L’ANIEF si spende a sostegno dei supplenti che, per il secondo anno consecutivo, per effetto del malfunzionamento del sistema informatizzato Sidi, trascorrono le vacanze natalizie senza stipendio. La Ragioneria Generale dello Stato pubblica i dati che confermano quanto l’ANIEF denuncia da tempo: la media delle buste paga dei dipendenti pubblici si attesta a 34.505 euro ma per docenti e Ata è ferma a 29.468; ancora maggiore è lo iato se si fa il raffronto tra i pubblici dipendenti laureati.