° Concorso nazionale Indicibili (in)canti - IV edizione – a.s. 2014/2015
Il concorso per Cori e Gruppi Musicali Strumentali o misti è aperto agli studenti e ai docenti compositori delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Le domande di partecipazione (sui moduli reperibili nel sito del MIUR: Modulo A per le Sezioni I e II; Modulo B per la Sezione III) e la documentazione vanno spedite con raccomandata r/r entro il 13 aprile 2015, a: Comitato Nazionale per l'apprendimento pratico della Musica – MIUR, via Ippolito Nievo 35 - 00153 Roma. Gli afferenti alle sezioni I e II dovranno compilare e spedire il modulo A, con r/r, entro il 13 Aprile 2015 (vale la data di spedizione, stabilita e comprovata dal timbro a data apposto dall'ufficio postale accettante), indirizzata a: Comitato Nazionale per l'apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - via Ippolito Nievo, 35 - 00153 Roma; dovranno allegare i seguenti documenti: ~ curriculum dell'ensemble; ~ DVD contenente non oltre 15 minuti di materiale; ~ Partiture in formato cartaceo, complete di parti staccate. Gli afferenti alla sezione III dovranno compilare e spedire, entro il 13 Aprile 201, il modulo Be i documenti, con r/r indirizzata a: Comitato Nazionale per l'apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - via Ippolito Nievo , 35 - 00153 Roma. Il plico dovrà contenere: 1) due copie della partitura, anonime e contrassegnate da un motto di riconoscimento, corredate da CD con ascolto della partitura, anche realizzato con strumenti digitali; 2) una busta sigillata, identificata dallo stesso motto di riconoscimento utilizzato per l'opera presentata e contenente: ~ il modulo B; ~ il titolo e la durata della composizione; ~ il curriculum vita e sintetico del compositore. Il concorso si articola nelle seguenti sezioni: I Gruppi strumentali o misti (Scuole primarie, secondarie di primo grado e Istituti comprensivi; Scuole ad indirizzo musicale, secondarie di secondo grado e licei musicali); II Cori (Scuole primarie, secondarie di primo grado e Istituti comprensivi; Scuole ad indirizzo musicale, secondarie di secondo grado e licei musicali); III Composizione (Docenti; Allievi). Il bando si legge nel sito istituzionale MIUR.
° Obiettivi finanziari ai quali il MEF si impegna dinanzi alla U.E. In parte riguardano la Scuola
TuttoscuolaNews pubblica (23 febbraio - n.673) alcuni contenuti del documento ‘Riforme strutturali in Italia da settembre 2014’, illustrato da Renzi al Consiglio dei Ministri dello scorso 20 febbraio e poi inviato dal MEF alla Commissione Ue (che lo esaminerà il prossimo 27 febbraio insieme alla Legge di Stabilità 2015). Una parte costituisce un’anticipazione del Decreto legge e del ddl delegache il Consiglio dei ministri varerà martedì prossimo, 3 marzo. Tra i macro dati economici, vi sono, nel documento, alcuni impegni, da onorare entro il 2020. Le riforme “strutturali” (privatizzazioni, competitività, Jobs Act) dovrebbero contribuire a un incremento (3,6%) del PIL; contributi residuali verrebbero dalla riforma della Pubblica Amministrazione (0,5%), e dalle riforme della giustizia e del fisco (0,2%; 0,2%). Dalla Scuola verrebbe uno 0,3% annuo, perché “Vision on education has changed”, si scrive perentoriamente, annunziando che tutti i docenti saranno formati in itinere e valutati periodicamente (“Improvement of teachers’ skills also with permanent formation linked to career enhancement: teachers' careers will be based on merit instead of age”) ricorrendo a vari strumenti, inclusi una “formation card” (un registro dei crediti formativi e professionali?), questionari di customer satisfaction degli studenti e delle famiglie, il potenziamento del servizio ispettivo, un indicatore per la valutazione dell’insegnamento, riferito al placement degli studenti dopo alcuni anni dal diploma. Il Governo confida nel soccorso economico dei privati alla Scuola.
° La C.M. n. 2, 19 febbraio 2015, a firma del ministro Madia, riguarda anche il personale scolastico
Oggetto della circolare, emanata dal dicastero per la semplificazione e la pubblica amministrazione,è“Soppressione del trattenimento in servizio e modifica della disciplina della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro: Interpretazione e applicazione dell’art. 1 del decreto legge 24 giugno 2014 n.90, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014 n.114”; lo scopo ne è di fornire chiarimenti alle pubbliche amministrazioni per l’applicazione della normativa in materia di soppressione del trattenimento in servizio e di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro. In applicazione della riforma “Madia”, i dd.ss. hanno tempo ancora questa settimana (fino al 28 febbraio) per notificare al personale scolastico che accederà al trattamento pensionistico dal 1° settembre 2015, il preavviso di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro. Dal primo gennaio 2016 non sarà più in servizio alcun pubblico dipendente che abbia maturato i requisiti pensionistici (a meno che non abbia ancora totalizzato i minimi contributivi per l'accesso alla pensione, nel qual caso è mantenuto in servizio non oltre il raggiungimento dei 70 anni di età). Constatiamo che nei 12 mesi di governo, la Madia s’è mantenuta coerente su questa linea utile ai giovani in attesa di lavoro.
° Slitta al 3 marzo il CdM che dovrà varare il decreto legge e il ddl delega su La buona scuola
Mercoledì scorso, anticipazioni del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, in VII Commissione del Senato. Il ministro Giannini ha confermato, tra i criteri in base ai quali saranno stipulati i contratti a t.i., che sarà data priorità alle esigenze effettive delle scuole in riferimento all’ambito territoriale, e che saranno anche coperte le cattedre delle classi di concorso per le quali non v’è nelle GaE un numero sufficiente di iscritti; in questi casi, si guarderà ai precari inseriti in II fascia nelle graduatorie di istituto, e prioritariamente a quelli che hanno maturato tre anni di servizio. Si fa insistente l’indiscrezione secondo la quale i nominati individuati nelle GaE sarebbero in numero inferiore a quello preventivato; la spiegazione sta forse in questa frase della Giannini, in audizione: "Il piano di assunzioni messo a punto, che stiamo ultimando nei micro dettagli, non manderà in classe docenti che non hanno insegnato negli ultimi anni". Su latecnicadellascuola.it (26 febbraio) si riporta anche che la Giannini avrebbe segnalato tra le competenze fondamentali che devono essere rinforzate, l’insegnamento di Lettere, gli studi scientifici-matematici e gli insegnamenti di Arte ed Educazione musicale. Confortante è che la Giannini intenda assegnare ai territori con le zone più “difficili” un maggior numero di docenti: “Nell'assegnare i docenti alle scuole, ma anche a reti di scuole, si terrà conto delle differenze territoriali e di alcune esigenze specifiche. Un obiettivo fondamentale del decreto è anche quello di combattere la dispersione scolastica".