1) Da oggi. Iniziativa della RAI, per i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri"
RAI Cultura (canale Rai Scuola 146 del digitale terrestre) trasmetterà tre puntate speciali del programma Storia della Letteratura, nei giorni 13,14 e 15 maggio alle ore 22,30. Riportiamo il comunicato del MIUR.
2)Basta manuali adozionali, a scuola. Gli alberi ringraziano
E’ imminente, per l’editoria scolastica, l’appuntamento con la sfida, prospettata fin dal 2008, che l’attenda dal settembre 2016: i libri adozionali dovranno essere tutti in formato digitale. E si tratta di una sfida anche per gli insegnanti.
3) Un libro su Don Pino Puglisi
Domani, giovedì, dalle ore 17,30, presso la chiesa di S.Maria della Catena, a Palermo, la presentazione del libro “Palermo nel gorgo”, ed. Istituto Poligrafico Europeo.
° Da oggi. Iniziativa della RAI, per i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri"
RAI Cultura (canale Rai Scuola 146 del digitale terrestre) trasmetterà tre puntate speciali del programma Storia della Letteratura, nei giorni 13,14 e 15 maggio alle ore 22,30. Riportiamo il comunicato del MIUR. “Nell’ambito delle iniziative per commemorare i 750 anni dalla nascita di dante alighieri, si segnalano per la loro valenza e utilità rispetto all’autonoma programmazione didattica tre trasmissioni speciali che RAI Cultura che la RAIU manderà in onda (canale Rai Scuola 146 del digitale terrestre nei giorni 13,14 e 15 maggio alle ore 22,30, dedicate rispettivamente all’Inferno, al Purgatorio e al Paradiso) e curate dai registi Giuseppe Patota, Valeria della Valle e Luca Serianni. Nel corso delle tre puntate del programma “Storia della Letteratura” si alterneranno momenti di presentazione e interpretazione della figura di Dante e dell’attualità della sua opera, con letture affidate a figure rappresentative della cultura, delle scienze e delle arti, nella cornice della Sala Dante del Casino Giustiniani Massimo, al Laterano in ROMA”. Il comunicato di RAI Cultura si può leggere su www.istruzione.it. Infelicissimo – a nostro parere - l’orario, se si fosse auspicata la più vasta fruizione scolastica. Sarebbe stato difficile impostare il palinsesto in altra maniera ?
° Basta manuali adozionali, a scuola. Gli alberi ringraziano.
E’ imminente, per l’editoria scolastica, l’appuntamento con la sfida che si prospetta almeno dal 2008: dal settembre 2016 i libri adozionali dovranno essere tutti in formato digitale. E si tratta di una sfida anche per gli insegnanti. Con l’art.15 della Legge 6 agosto 2008 n.133, il ministro Gelmini aveva stabilito: “A partire dall'anno scolastico 2011-2012, il collegio dei docenti adotta esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni on line da internet o mista…”. Gli editori non furono pronti all’appuntamento non avendo riconvertito le strategie editoriali – tra altro, avrebbero dovuto spendere di più per gli autori affiancando loro esperti informatici – e in ministro Profumo concesse una proroga al 2014: con il decreto 26 marzo 2013 n.209 fu stabilito che dall'a.s.2014/2015 si adottassero soltanto manuali in versione digitale o mista, per le classi prime e le quarte della elementare, per le prime classi delle medie, e per le prime e terze classi delle superiori. Sulla questione la ministro Maria Chiara Carrozza è intervenuta con la Legge n.128/2013; confermando sostanzialmente la proroga, ha evitato un danno calcolato dagli editori in 650milioni annui (Giorgio Palumbo, presidente del Gruppo educativo dell'Aie così lamentò: «Non solo si impone il cambio di tutti i libri in adozione senza alcuna gradualità…, ma con l'abbattimento dei tetti di spesa si crea un danno: i libri già realizzati secondo vecchi tetti di spesa, sulla base di un'aspettativa indotta dalla legge precedente, costituiscono ora una passività»). Nel disegno di legge AC2994, il Piano nazionale sulla scuola digitale apporta novità che esamineremo quando il testo definitivo sarà stato approvato. Comunque, per gli editori, i nodi sono già al pettine, e agli insegnanti si prospetta il dovere di modificare la didattica perché sono cambiati i modi di imparare e i processi cognitivi indotti, nei nativi digitali, dal World Wide Web e dalle tecnologie informatiche. I blog, i motori di ricerca, la lavagne multimediali, i tablet, il software didattico, i servizi internet, gli hardware innovativi hanno affinato l’"intelligenza simultanea" degli studenti rendendoli inclini all’intuizione iconica dei concetti e al pensiero analogico-sistemico, contestualizzante e partecipativo. Siamo dinanzi alla prima generazione di studenti che hanno attitudine alla percezione simultanea non sequenziale, a padroneggiare le molteplici correlazioni e le intersezioni logico-spaziali di concetti rappresentati prevalentemente mediante forme iconiche, elaborati in forma analogico-sistemica ed espressi mediante una pluralità di codici. Questa generazione che utilizza in modo simultaneo informazioni e videate trasmesse dai satelliti sull’intero pianeta non ha la medesima percezione del tempo e dello spazio che avevano i giovani di trenta anni fa, non ha i medesimi stili di apprendimento, né le caratteristiche cognitive. Dinanzi a un fenomeno di questa portata, l’editoria scolastica ha precisi doveri, e doveri nuovi hanno gli insegnanti: non solo quello di promuovere nuovi saperi e le competenzedellaciviltà digitale ma principalmente la responsabilità di adottare nuove forme didattiche, perché il corredo multimediale non può essere proposto alla maniera in cui si proponeva il testo cartaceo. Siamo dinanzi a uno strumento strutturalmente diverso (percorsi tematici, proposte didattiche differenziate, spunti di attualizzazione, materiali audio-video, informazioni, documenti e commenti dall’immensa biblioteca digitale che è il web) che conduce a un differente rapporto insegnamento/apprendimento. E’ importante che gli insegnanti non restino passivi interfaccia del software verso le classi, e che possano elaborare software per le proprie classe, nell’osservanza di una direttiva che sarà impartita dal MIUR. In materia vige la normativa di cui alla Legge n. 128/2013: la informatizzazione del rapporto docente/studenti, come strumento per economizzare nella spesa per la pubblica istruzione, mediante la diffusione a pioggia di software prodotto all’esterno delle scuole (ad es., da INDIRE e INVALSI, e dall’editoria specializzata). Non sarà senza ragione se il nuovo testo dell'articolo 5 del disegno di legge AC2994 prospetta un Piano nazionale sulla scuola digitale elaborato direttamente dal MIUR. Cassandra vi prevede l’ennesimo attacco – in linea nel contesto del d.d.l. 2994 - alla funzione educativa dei docenti nel servizio pubblico scolastico, trasformando la funzione docente in funzione tecnica, da retribuire ai livelli attuali. Ne verrebbe impoverita la mission della Scuola e la cultura della popolazione ! E i più colti non sceglierebbero di insegnare, se il compito fosse di trasmettere CD o collegare on line le classi.
Un libro su Don Pino Puglisi
Domani, dalle ore 17,30, presso la chiesa di S.Maria della Catena, a Palermo, la presentazione del libro “Palermo nel gorgo”, ed. Istituto Poligrafico Europeo. Pino Toro e Nuccio Vara, gli autori, rievocano nel libro la scelta che fece, nell’autunno della politica a Palermo, don Puglisi, il sacerdote-martire che abbiamo avuto tra i nostri colleghi al Liceo Classico Vittorio Emanuele di Palermo. Tra i presenti: Padre Carmelo Torcivia, Giusto Catania, Gianni Notari S.J. (che ha scritto la prefazione al libro), il magistrato Roberto Scarpinato, il giornalista Fabrizio Lentini.