1 Graduatorie di istituto di II e III fascia. Difformità nell’attribuzione dei punteggi
Il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione ed informazione ha diramato un’ulteriore Nota (la n. 8479 del 27 agosto 2014, alla quale rimandiamo, con la quale fornisce indicazioni sulle difformità dei criteri applicati dalle segreterie scolastiche.
2) Autorizzate 620 assunzioni di dd.ss., per l’anno 2014/2015. La ripartizione regionale dei posti
L’Ufficio Stampa MIUR ha comunicato (27 agosto 2014) che il MEF ha dato il via libera; prenderanno servizio oggi, ma troppe sono le scuole che restano il senza dirigente titolare.
3) L’albero della cuccagna
Dalla spending review, il Governo tirerebbe fuori anche quanto occorre per il rinnovo del contratto degli otre 3 milioni (Scuola compresa) di pubblici dipendenti
4) “SbloccaItalia”.
Provvedimenti del Governo infiocchetti con appellativi pretenziosi. Avanziamo un’osservazione (marginale)
5) La spending review adocchia gli esami di Stato conclusivi dei cicli scolastici
Un’anticipazione dalle Linee-guida che il Governo discuterà (quando?) in Consiglio dei ministri
° Graduatorie di istituto di II e III fascia. Difformità nell’attribuzione dei punteggi
Il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione ed informazione ha diramato ancora una Nota (la n. 8479 del 27 agosto 2014) con la quale fornisce indicazioni sui criteri di valutazione dei titoli per la formulazione delle graduatorie di circolo e istituto. Questa Nota “A.s. 2014/15 - Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed ATA”, alla quale rimandiamo dovrebbe, unitamente alle precedenti, risultare risolutiva delle difformità che ci sono state nei criteri adottati dalle segreterie scolastiche. I termini entro i quali gli interessati possono inoltrare (al d.s. della scuola capifila) reclamo avverso alle graduatorie sono di 10 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione dei punteggi provvisori; è un termine ormai in scadenza.
° Autorizzate 620 assunzioni di dd.ss., per l’anno 2014/2015. La ripartizione regionale dei posti
L’Ufficio Stampa MIUR ha comunicato (27 agosto 2014) che il MEF ha dato il via libera; prenderanno servizio oggi, ma 620 sono poche: molte scuole restano senza dirigente titolare.
Questa la ripartizione per regione: Abruzzo 25; Basilicata 7; Calabria 43; Campania 101; Emilia Romagna 5; Lazio 86; Liguria 4; Lombardia 162; Marche 4; Molise 11; Piemonte 20; Puglia 43; Sardegna 23; Sicilia 39; Toscana 23; Umbria 8; Veneto 16.
° L’albero della cuccagna
Dalla spending review, il Governo tirerebbe fuori anche quanto occorre per il rinnovo del contratto degli oltre 3 milioni di pubblici dipendenti.
Alessandra Ricciardi (ItaliaOggi – 26 agosto 2014) riporta la dichiarazione del sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, che esclude la proroga dell'attuale blocco (contratti fermi al 2008). La giornalista sottolinea: “Il che significa però che, nella legge di Stabilità, il governo dovrebbe stanziare le risorse necessarie per procedere ai nuovi contratti di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici (di cui quasi un milione nella sola scuola). L'ultimo Def, sezione II, pagina 34, non lo prevede, anzi procastina il rinnovo al 2020”.
° “SbloccaItalia”. Provvedimenti del Governo infiocchetti con appellativi pretenziosi.
Avanziamo un’osservazione (marginale) a Renzi: Limitatevi a rubricare i provvedimenti con il numero progressivo senza appellativi che scomodano il nome dell’Italia. Inizialmente queste denominazioni aggiuntive volevano essere accattivanti; poi, coniate da Letta, suonavano beneauguranti ma (visti i risultati) sono diventate frustranti e, adesso, se lo “sblock” poi non blocca questa connotazione rischia di apparire iellante. Certi sostantivi aggettivali non usateli come portafortuna; riservateveli a consuntivo !
° La spending review adocchia gli esami di Stato conclusivi dei cicli scolastici
Un’anticipazione dalle Linee-guida che il Governo discuterà in Consiglio dei ministri (quando ?)
Corrado Zunino (larepubblica.it - 28/08/2014) segnala che la Giannini intende aprire una riflessione sull’eccessiva complessità dell’esame conclusivo del I ciclo, qual è attualmente con prove su tutte le materie. Quanto all’esame di Stato conclusivo del II ciclo, il maquillage è reso necessario per adeguarlo ai corsi di studio quali sono ora configurati. La legge Gelmini del 2010 giunge a regime con le classi terminali degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, e considerate le innovazioni che reca (introduzioni ed eliminazioni di discipline e competenze), la Giannini ritiene necessario intervenire a modificare le seconde prove d’esame; oltretutto cercherà di ottenere dal maquillage anche un risparmio (l’esame ex “di maturità” costa 80 milioni l’anno.