Le nuove norme, appena approvate, prevedono che ogni istituto scolastico debba individuare tra gli insegnanti un addetto al contrasto e alla prevenzione del fenomeno in crescita, il quale potrà avvalersi anche della collaborazione delle Forze di polizia. La Ministra Fedeli: i referenti coordineranno le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo, associazioni e centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): occorre mettere in grado tali docenti-referenti di interagire con organismi esterni alla scuola, in modo da rendere proficuo il rapporto che si instaurerà tra scuola e agenti vari: per questo motivo, abbiamo deciso di promuovere una serie di incontri formativi, peraltro a un costo accessibilissimo e pagabile anche con la carta del docente. Gli insegnanti devono sapere che oggi esiste e come utilizzare il meccanismo regolativo-sanzionatorio che tutela i più giovani dai pericoli del web.
A tale scopo, Eurosofia organizza attività di formazione e sensibilizzazione in tutta Italia sul fenomeno del cyberbullismo: l’ente formativo, riconosciuto dal Miur, propone otto incontri di formazione e sensibilizzazione, attraverso cui favorire tra i docenti l’acquisizione delle competenze psico-pedagogiche e sociali per la prevenzione del disagio giovanile e la promozione del welfare dello studente.
La scuola avrà un ruolo importante nella lotta al cyberbullismo: l’approvazione all’unanimità alla Camera del disegno di legge, prevede infatti che un minore di almeno 14 anni d’ora in poi potrà chiedere, senza l’intervento di un adulto, di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete al gestore del sito web o ai social network. Per arrivare a formulare la richiesta, il giovane dovrà essere sensibilizzato e informato a dovere sui rischi che si corrono in caso di mancata denuncia. Sarà importante anche “il ruolo di ogni scuola, la quale dovrà individuare tra i prof un addetto al contrasto e alla prevenzione del “cyberbullismo” che potrà avvalersi della collaborazione delle Forze di polizia”, scrive oggi Orizzonte Scuola.
Sul tema si è espresso anche il Ministro dell’Istruzione: il Miur, ha detto Valeria Fedeli, “ha già riunito la Conferenza dei coordinatori regionali degli Uffici scolastici sul bullismo per attivare immediatamente la ricognizione delle docenti e dei docenti di ogni scuola, così come richiesto dalla legge appena approvata. I referenti coordineranno le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo, anche in collaborazione con Forze di polizia, associazioni e centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio”.
“È chiaro che occorre mettere in grado tali docenti-referenti di interagire con organismi esterni alla scuola, in modo da rendere proficuo il rapporto che si instaurerà tra scuola e agenti vari – ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal -: per tale motivo, abbiamo deciso di promuovere, in collaborazione con Eurosofia, una serie di incontri formativi, peraltro a un costo accessibilissimo e pagabile anche con la carta del docente. Gli insegnanti devono sapere che oggi esiste e come utilizzare il meccanismo regolativo-sanzionatorio che tutela i più giovani dai pericoli del web”.
Ciò può avvenire, si legge del ddl approvato, sia adottando una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sino ad arrivare a inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi dato personale del minore, diffuso nella rete internet”. La stessa legge prevede “iniziative di informazione e di prevenzione del fenomeno del cyberbullismo rivolte ai cittadini, coinvolgendo primariamente i servizi socio-educativi presenti sul territorio in sinergia con le scuole”, che in questo modo diventano protagoniste attive e consapevoli del fenomeno.
È inoltre prevista, sempre nel ddl approvato, “per il triennio 2017-2019”, la “formazione del personale scolastico, prevedendo la partecipazione di un proprio referente per ogni autonomia scolastica; la promozione di un ruolo attivo degli studenti, nonché di ex studenti che abbiano già operato all’interno dell’istituto scolastico in attività di peer education, nella prevenzione e nel contrasto del cyberbullismo nelle scuole; la previsione di misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti; un efficace sistema di governance diretto dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Dall’adozione delle linee di orientamento non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Ogni istituto scolastico, nell’ambito della propria autonomia, individua fra i docenti un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del bullismo e del cyberbullismo”.
A questo scopo, Eurosofia organizza attività di formazione e sensibilizzazione in tutta Italia sul fenomeno del cyberbullismo: l’ente formativo, riconosciuto dal Miur, propone otto incontri di formazione e sensibilizzazione, attraverso cui favorire tra i docenti l’acquisizione delle competenze psico-pedagogiche e sociali per la prevenzione del disagio giovanile nelle diverse forme e la promozione del welfare dello studente.
Il corso sarà così strutturato: 25 ore on-line. Il corso è erogato in modalità e-learning attraverso la piattaforma telematica Eurosofia a cui il corsista accede con credenziali personali. Al fine di acquisire l’attestato di frequenza al corso riconosciuto dal Miur ai sensi della Direttiva 170/2016, è prevista una verifica finale on-line; ore in presenza. Mercoledì 31 maggio 2017, dalle ore 15.30 alle ore 17.30. Palermo, Catania, Milano, Bari, Torino, Bologna, Roma, Napoli. Al termine del seminario sarà rilasciato l'attestato di partecipazione mentre al fine di acquisire l’attestato di frequenza al corso riconosciuto dal MIUR ai sensi della Direttiva 170/2016, è prevista una verifica finale on line.
Per approfondimenti:
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