L’appello di un Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi alla titolare dell’Istruzione Valeria Fedeli – replicato da altri Dsga – testimonia lo stato di sofferenza delle scuole per il sempre più crescente carico di lavoro cui sono sottoposte pur con un organico ridotto e non formato adeguatamente. Anief non può che condividere in pieno le istanze presentate, che confermano tutte le problematiche crescenti del personale Ata, la cui parabola discendente ha avuto inizio con l’approvazione della Legge 133/08 taglia scuole e organici. Il problema non si è fermato alla riduzione di unità di personale, ma si è aggravato perché sulle scuole si sono andati a condensare tutte le funzioni che per decenni hanno condotto gli ex Provveditorati agli Studi, le Direzioni Provinciali del Tesoro, gli Usr e altri uffici scolastici periferici man mano ridotti o dismessi. L’autonomia scolastica e la Buona Scuola - con il potenziamento scolastico, la chiamata diretta, il bonus annuale ai docenti e tanto altro – hanno fatto il resto. Come se tutto questo non fosse mai accaduto, il Miur ha pensato bene di affidare alle segreterie scolastiche anche l’onere di aggiornare le graduatorie d’Istituto.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): lo slittamento al 13 luglio della scadenza per l’invio dei dati sulle graduatorie d’istituto è sicuramente una buona notizia, ma i problemi rimangono perché il personale continua a lamentare la mancanza di adeguata formazione in merito. Vorremmo capire, inoltre, per quale motivo non si è scelto di aggiornare le graduatorie d’istituto come si fa con le GaE, affidandole alla supervisione della direzione generale e alla gestione delle amministrazioni periferiche. Perché si sono ingolfati gli uffici interni alle scuole con migliaia di fogli cartacei, mentre tutti gli altri aggiornamenti, ma anche i concorsi, le nomine delle commissioni di maturità e quant’altro, vengono invece gestite con efficacia in modo totalmente telematico? Vorremmo infine sapere per quale motivo lo svolgimento di questo improbo e delicato compito di verifica dei servizi e dei titoli, di tutti i singoli candidati, non comporti alcun compenso aggiuntivo da assegnare al personale ammnistrativo che se ne fa carico: trattandosi di un lavoro extra, sottratto all’amministrazione centrale, per noi è evidente che deve prevedere un compenso ulteriore. Ma non dal Fondo d’Istituto, peraltro dimezzato rispetto a quello del 2011, bensì da assegnare a ogni scuola attraverso dei finanziamenti ad hoc.
Anief sta valutando, a questo proposito, tutte le modalità da adottare per sollecitare il Miur a incentivare gli assistenti amministrativi incaricati del rinnovo delle graduatorie d’istituto. Nel corso dell’estate, a tal proposito, verrà predisposta una piattaforma specifica per le rivendicazioni, economiche ma non solo, riguardanti il personale Ata. Il sindacato ricorda che promuove già specifici ricorsi contro il criterio della cosiddetta ‘temporizzazione' applicato ai responsabili amministrativi e agli assistenti amministrativi transitati nei ruoli di DSGA e per ottenere il riconoscimento integrale del servizio pregresso ai fini della ricostruzione di carriera. Per il personale Ata è possibile aderire anche ai ricorsi per la stabilizzazione, gli scatti di stipendio e l’estensione dei contratti al 31 agosto (cliccare qui). Ma anche per il recupero della differenza retributiva per aver ricoperto il ruolo di DSGA, come per la stabilizzazione per chi ha svolto funzioni DSGA per oltre 36 mesi (cliccare qui). Intanto, solo pochi giorni fa, l’Anief ha ottenuto un nuovo successo in tribunale contro la decurtazione retroattiva dell'indennità di funzioni superiori come DSGA. È ancora possibile aderire allo specifico ricorso Anief.
“Qualcosa sta sfuggendo di mano, perché il trattamento che viene riservato a noi DSGA e al personale delle segreterie scolastiche, dal MIUR, dal MEF e da tutti gli Istituti che ruotano per motivi diversi, intorno alla scuola, rasenta lo stalking. Non ce la facciamo più”. Inizia così l’appello accorato inviato in questi giorni da un Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi alla Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Un appello – replicato anche da altri Dsga - che testimonia, ancora una volta, lo stato di sofferenza delle segreterie scolastiche, ormai vicine al collasso.
Il Dsga spiega anche i motivi alla titolare dell’Istruzione pubblica: “lavoriamo con organici sottodimensionati, il personale assente non lo possiamo sostituire, ci vengono richieste competenze in tutti i campi, da commercialista ad ingegnere informatico, da avvocato a consulente del lavoro, senza che mai venga fornita la benché minima formazione specifica e, vista la regolare mancanza di direttive precise e la costante minaccia di conseguenze catastrofiche, lavoriamo costantemente con l'ansia di sbagliare con conseguenti gravi danni alla salute, provocati da un elevatissimo livello di stress da lavoro correlato”.
Anief non può che condividere in pieno le istanze presentate alla Ministra, perché confermano tutte le problematiche crescenti del personale Ata, la cui parabola discendente ha avuto inizio con l’approvazione della Legge 133/08 taglia scuole e organici. Ma il problema non si è fermato alla riduzione di unità di personale (già di per sé grave, perché sono stati tagliati 50mila amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici), ma si è aggravato perché sulle scuole si sono andati a condensare tutte le funzioni che per decenni hanno condotto gli ex Provveditorati agli Studi, le Direzioni Provinciali del Tesoro, gli Usr e altri uffici scolastici periferici man mano ridotti o dismessi. L’autonomia scolastica e la Buona Scuola - con il potenziamento scolastico, la chiamata diretta, il bonus annuale ai docenti e tanto altro – hanno fatto il resto.
Come se tutto questo non fosse mai accaduto, il Miur ha pensato bene di affidare alle segreterie scolastiche anche l’onere di aggiornare le graduatorie d’Istituto. Solo poche ore fa, dopo le ripetute insistenze del sindacato, l’amministrazione centrale ha dato ordine di prorogare al 13 luglio l’invio al Sidi, da parte delle scuole, delle domande di inclusione nella seconda e terza fascia delle graduatorie di Istituto per il triennio 2017-2020.
“Lo slittamento della scadenza per l’invio dei dati sulle graduatorie d’istituto è sicuramente una buona notizia, ma i problemi rimangono – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – perché il personale continua a lamentare la mancanza di adeguata formazione in merito, oltre che di scarso supporto da parte del Miur, sia a livello di indicazioni generali sia a livello di supporto materiale da parte degli uffici periferici per dirimere i tanti casi anomali che quotidianamente ci segnalano anche a noi dalle segreterie degli istituti”.
“Il problema, dunque, è che si sta facendo leva sulla professionalità di personale che – continua Pacifico - non ha ricevuto adeguata formazione in merito. Vorremmo capire i perché di questa scelta: per quale motivo non si è scelto di aggiornare le graduatorie d’istituto come si fa con le GaE, affidandole alla supervisione della direzione generale e alla gestione delle amministrazioni periferiche? Perché si sono ingolfati ulteriormente gli uffici interni alle scuole con migliaia di fogli cartacei, mentre tutti gli altri aggiornamenti, ma anche i concorsi, le nomine delle commissioni di maturità e quant’altro, vengono invece gestite con efficacia in modo totalmente telematico?”.
“Vorremmo infine sapere – conclude il sindacalista Anief-Cisal – per quale motivo lo svolgimento di questo improbo e delicato compito di verifica dei servizi e dei titoli, di tutti i singoli candidati che hanno presentato domanda alle scuole, non comporti alcun compenso aggiuntivo da assegnare al personale ammnistrativo che se ne fa carico: trattandosi di un lavoro aggiuntivo, sottratto all’amministrazione centrale, per noi è evidente che deve prevedere un compenso ulteriore. Ma non da estrapolare dal Fondo d’Istituto, peraltro dimezzato rispetto a quello del 2011, bensì da assegnare a ogni scuola attraverso dei finanziamenti specifici. Il nostro sindacato, pertanto, chiede l’integrazione delle somme da assegnare al personale amministrativo cui è stato affidato questo delicato compito”.
Anief sta valutando, a questo proposito, tutte le modalità da adottare per sollecitare il Miur a incentivare gli assistenti amministrativi incaricati del rinnovo delle graduatorie d’istituto. Nel corso dell’estate, quindi, verrà predisposta una piattaforma specifica per le rivendicazioni, economiche ma non solo, riguardanti il personale amministrativo, tecnico e ausiliario.
Il sindacato ricorda che per il personale Ata promuove già specifici ricorsi contro il criterio della cosiddetta “temporizzazione” applicato ai responsabili amministrativi e agli assistenti amministrativi transitati nei ruoli di DSGA e per ottenere il riconoscimento integrale del servizio pregresso ai fini della ricostruzione di carriera. Per il personale Ata continuano a essere aperte le adesioni sul portale Anief per aderire anche ai ricorsi per la stabilizzazione, gli scatti di stipendio e l’estensione dei contratti al 31 agosto (gli interessati possono cliccare qui). Ma anche per il recupero della differenza retributiva per aver ricoperto il ruolo di DSGA, così come per la stabilizzazione per chi ha svolto funzioni DSGA per oltre 36 mesi (gli interessati possono cliccare qui).
Intanto, solo pochi giorni fa, l’Anief ha ottenuto un nuovo successo in tribunale contro la decurtazione retroattiva dell'indennità di funzioni superiori come DSGA operata dall'Amministrazione nei confronti di chi ha rivestito l'incarico di DSGA negli scorsi anni: il Tribunale del Lavoro di Reggio Emilia ha dato nuovamente ragione ai legali del giovane sindacato, confermando l'illegittimità dell'operato dell'amministrazione nel disporre decurtazioni 'retroattive' per chi ha assunto funzioni di DSGA prima del 2013 e non può negare un compenso accessorio legato all'effettiva posizione economica dell'assistente amministrativo. Già la Corte Costituzionale aveva dato ragione all’Anief con la sentenza n. 108/2016: stavolta, si stanno facendo restituire, anche, le altre decurtazioni effettuate dal MEF che non aveva più voluto riconoscere il compenso per la valorizzazione professionale ATA a chi svolgeva funzioni di DSGA. È ancora possibile aderire allo specifico ricorso Anief.
IL TESTO DELLA LETTERA INVIATA DA UN DSGA ALLA MINISTRA FEDELI:
Alla Ministra Valeria Fedeli
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Buongiorno, le scrivo in un impeto di desolazione. Sono il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi di un Istituto Comprensivo della provincia di La Spezia, ma potrei esserlo di qualsiasi altra scuola, non cambierebbe nulla. Ho 47 anni, faccio questo lavoro da molti anni e l'ho sempre svolto con attenzione, diligenza e anche, in tempi che mi sembrano ormai troppo lontani, con entusiasmo e soddisfazione, ma ora, (che casualmente non viene mai segnalato da chi di dovere).
Per favore BASTA!.
Il nostro sta diventando un lavoro troppo stressante, oltre che sottopagato, non siamo impegnati per 36 ore alla settimana, mi creda, ma molte di più e lavoriamo anche la domenica e le feste comandate, cercando nel nostro tempo libero di leggere e capire le circolari, di confrontarci tra colleghi, di verificare le scadenze che sono sempre a ridosso delle comunicazioni. Ci sembra di non avere più una vita nostra.
Per favore BASTA!
Una buona parte di ciò che facevano gli UST è diventato compito delle segreterie scolastiche ed ora anche i controlli preventivi delle RTS sono di competenza della scuola. Abbiamo scadenze che ci stanno disorientando, tutte ravvicinate, le domande di supplenza dei docenti di 2 e 3 fascia da controllare e inserire a sistema, la verifica e completezza dei dati comunicati a Perla PA, il controllo e la trasmissione dei contratti di maternità, la verifica di cassa al 30 giugno, oltre, ovviamente, a tutto il resto: i trasferimenti, i reclutamenti, gli acquisti, le gare, il controllo e la liquidazione delle fatture, il pagamento delle competenze accessorie al personale, l'aggiornamento costante e preciso del sito web, gli stipendi, il calcolo e il versamento dell’IVA e delle eventuali ritenute, i DURC, i CIG, i controlli a Equitalia, alle Camere di Commercio, le assenze del personale, le iscrizioni ed i trasferimenti degli alunni, gli infortuni. Per non parlare dei PON, per i quali non ci viene mai richiesta, come sarebbe dovuto, la nostra disponibilità ad effettuare ulteriori ore aggiuntive ma che ci vengono al contrario imposti, spesso mettendo in atto veri e propri episodi di mobbing o la gestione di progetti farsa come Scuole Belle che nulla hanno a che fare con la scuola e molto probabilmente con interessi di altri soggetti.
Tutto ciò, naturalmente, senza un centesimo in più, senza un adeguato riconoscimento della professionalità, senza alcuna prospettiva di carriera per merito. Anche la mobilità intercompartimentale ci è preclusa, così come la possibilità di comandi temporanei presso altre amministrazioni a causa dei continui rifiuti del nulla osta da parte delle Direzioni Regionali. Già perché il Miur ci ritiene invisibili, schiavizzabili, inascoltabili, ma al tempo stesso indispensabili. La beffa oltre il danno.
E nessuno si chiede se ce la facciamo, come davvero sono organizzate le segreterie, mi chiedo
se qualcuno di voi sa cosa significhi, se qualcuno sa della nostra stanchezza, se qualcuno sa che gli uffici sono ormai al collasso, ma forse qualcuno sa e finge di non sapere. La scuola non sono solo i docenti, dietro le quinte ci siamo noi che cerchiamo in tutti i modi di far funzionare questo meccanismo che fa acqua da tutte le parti, con piattaforme informatiche che funzionano a singhiozzo, e il più delle volte non funzionano affatto.
Dovreste darvi una calmata, tutti quanti voi, registi di questo grande baraccone che è diventata la scuola e pensare, con umanità e buon senso anche alle persone che ci lavorano.
Vorrei concludere con “…certa della sua considerazione..” ma ho molti dubbi.
Comunque, ringrazio e saluto
La DSGA
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