Sono gli unici insegnanti a non essere stati contemplati nel piano straordinario della riforma Renzi-Giannini e nemmeno nel “potenziamento” che ne è conseguito. Tanto è vero che oggi sono il raggruppamento di gran lunga più numeroso delle Graduatorie ad esaurimento. Ora, però, si potrebbe dare loro la possibilità di riscattarsi, attraverso l’ultima manovra del Governo Gentiloni. L’emendamento Pd prevede al massimo 2mila stabilizzazioni, peraltro pure in dubbio, ma ne servirebbero quindici volte di più. Le proposte Anief sono confluite nelle modifiche al ddl 2960, presentate da più raggruppamenti politici.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Non è possibile che quando si tratta di venire incontro alla stabilizzazione dei maestri che operano nei nostri asili si debba sempre arrivare ad un nulla di fatto. Non abbiamo mai smesso di credere nelle loro assunzioni e per questo abbiamo fatto pervenire alla Commissione Bilancio del Senato 40 emendamenti, alcuni dei quali specifici per risolvere l’annosa questione. Non vogliamo più sentire parlare di strada in salita, ma di assunzioni in gran numero e sicure: ne abbiamo sempre indicate 20mila per il potenziamento e almeno 8mila per il turn over degli ultimi anni. In caso contrario, se non se dovesse fare nulla, non ci vengano a dire che si fa un uso troppo disinvolto del giudice per dirimere i problemi: noi pure stavolta ce l’abbiamo messa tutta per centrare un’operazione sacrosanta tramite il legislatore. Chiediamo il blocco temporale delle supplenze brevi e che venga sciolta la riserva su inserimenti in graduatoria, a seguito del provvedimento amministrativo.
Si sta chiudendo la legislatura e i docenti della scuola dell’Infanzia continuano ad essere gli unici insegnanti a non essere stati contemplati nel piano straordinario della riforma Renzi-Giannini e nemmeno nel “potenziamento” che ne è conseguito. Tanto è vero che oggi sono il raggruppamento di gran lunga più numeroso delle Graduatorie ad esaurimento. Ora, però, si potrebbe dare loro la possibilità di riscattarsi, attraverso l’ultima manovra del Governo in carica. Lo sanno bene i politici, poiché è stata prevista, solo per loro, la stabilizzazione di una parte dei precari. Peccato che si tratti di pochissimi posti: 1.700 comuni e 300 di sostegno. L’emendamento alla Legge di Stabilità, il disegno di legge n. 2960, è stato presentato dai senatori Francesca Puglisi e Andrea Marcucci, rispettivamente Capogruppo PD in Commissione Istruzione e Presidente della stessa.
Sulla limitatezza delle assunzioni si è esposta anche l’onorevole Simona Flavia Malpezzi, responsabile Scuola del Pd, che ha definito la manovra un “compimento” della Legge 107/2015, ricordando che “tutti gli ordini l’hanno avuto, è un diritto anche per l’infanzia” e “per i bambini”, perché “il potenziamento serve, non serve solo per assunzioni”. Salvo poi ammettere: “Avevamo creduto che con la delega ci potessero essere più posti” e comunque “i margini per le assunzioni non sono altissimi: i posti sono pochi, ma è un segnale politico”.
Pertanto, ancora una volta i maestri della scuola dell’infanzia si potrebbero trovare con un pugno di mosche in mano: “non è possibile che quando si tratta di venire incontro alla stabilizzazione dei maestri che operano nei nostri asili si debba sempre arrivare ad un nulla di fatto”, protesta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal. “Non abbiamo mai smesso di credere nelle loro assunzioni e per questo abbiamo fatto pervenire alla Commissione Bilancio del Senato ben 40 emendamenti, alcuni dei quali specifici per risolvere questa annosa questione”.
“Per questi motivi, non vogliamo più sentire parlare di difficoltà e di strada in salita, ma di assunzioni in gran numero e sicure: ne abbiamo sempre indicate 20mila per il potenziamento e almeno 8mila per il turn over degli ultimi anni. In caso contrario, se non se dovesse fare nulla, non ci vengano a dire che non si deve arrivare sempre dal giudice per dirimere i problemi: noi pure stavolta ce l’abbiamo messa tutta per centrare un’operazione sacrosanta tramite il legislatore. I parlamentari hanno l’ultima possibilità per non chiudere la legislatura con questa macchia. Con l’occasione chiediamo anche il blocco temporale delle supplenze brevi e infine che venga sciolta la riserva circa gli inserimenti in graduatoria, a seguito del provvedimento amministrativo”, ha concluso Pacifico.
In effetti, l’opera del giovane sindacato ha avuto la sua consacrazione attraverso le modifiche al ddl 2960, presentate da diversi esponenti appartenenti a più raggruppamenti politici: con gli emendamenti 53.024 e 53.025 (Petraglia, De Petris, Barozzino, Cervellini, De Cristofaro, Bocchino) si è chiesta la stabilizzazione specifica dei maestri da allocare nelle sezioni cosiddette “primavera” della scuola dell’infanzia, previo apposito finanziamento; con il 54.058 (Blundo, Puglia, Bulgarelli, Lezzi, Mangili) si è chiesta la stabilizzazione per tutto il comparto, esplicitando la necessità di andare a svuotare finalmente le GaE; con l’emendamento 54.024 (Centinaio, Comaroli) si è chiesta l’estensione del potenziamento anche per educatori, Ata e scuola dell’infanzia (“il cui numero complessivo non potrà essere inferiore alle 8mila unità” da finanziare attraverso accise sui “tabacchi lavorati” e “sui prodotti alcolici”); infine, con l’emendamento 54.059 (Montevecchi, Puglia, Blundo, Bulgarelli, Lezzi, Mangili) che destina ulteriori 4 milioni di euro per le assunzioni dello stesso settore.
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