Mancano pochi giorni alle ore 14.00 del 29 dicembre, quando si chiuderanno le iscrizioni al concorso per selezionare 2.900 docenti da ammettere al rinnovato corso di formazione per assumere il ruolo di dirigenti scolastici. Intanto cresce l’attenzione per la prova preselettiva da svolgere nei primi mesi del 2018 e diventano 26 le FAQ ministeriali per rispondere ai quesiti più frequenti sul concorso. E si allunga pure la lista di esclusi che rivendicano legittimamente la possibilità d’accesso alle prove: oltre ai laureati con cinque anni di servizio ma non ancora assunti a tempo indeterminato e i neo-immessi in ruolo o coloro che per vari motivi non hanno ancora svolto l’anno di prova, ai docenti di ruolo con 5 anni di servizio computando il Dottorato di Ricerca, tra coloro che possono presentare ricorso figurano anche i vicari dei presidi che hanno svolto per almeno tre anni (negli ultimi otto) la funzione di reggente: per loro l’Anief ha attivato un apposito ricorso al Tar del Lazio, finalizzato ad ottenere l'ammissione in deroga ai requisiti d'accesso.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Il sindacato ha patrocinato questi ricorsi sulla base di una precisa sentenza del Consiglio di Stato che si è espresso sulle esclusioni illegittime analoghe in occasione dell’ultimo concorso a preside, nel 2011: alcune centinaia di docenti svolsero quel concorso grazie proprio ai nostri ricorsi e alcuni, al termine della selezione, l’hanno pure vinto, visto che oggi sono dirigenti scolastici di ruolo.
Mancano pochissimi giorni all’ora X prevista dal bando di concorso per dirigenti scolastici, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 90: il 29 gennaio alle 14.00 scadranno i termini di presentazione della domanda di accesso per selezionare 2.900 docenti da ammettere al corso formativo. L’attenzione dei partecipanti è già concentrata sullo svolgimento della prova preselettiva. Questa, infatti, in base al bando, è prevista nel caso in cui il numero di candidati sia superiore tre volte rispetto a quello dei posti disponibili. Considerato che i posti banditi sono 2.425 (quindi dai 2.900 ammessi al corso formativo si effettuerà un’ulteriore “scrematura”), la prova preselettiva si svolgerà se il numero di candidati sarà superiore a 7.275. Essendo la quota già superata da diversi giorni, si dà quindi per scontata la somministrazione dei test che avverrà a livello regionale.
La prova preselettiva, scrive Orizzonte Scuola, si svolgerà nelle sedi individuate dall’USR competente per territorio, articolandosi anche in più sessioni, in base al numero di aspiranti dirigenti che hanno presentato domanda di partecipazione. Sarà il Miur a pubblicare l’elenco delle sedi della prova preselettiva con l’indicazione della destinazione dei candidati distribuiti, ove possibile, per esigenze organizzative, nella regione di residenza in ordine alfabetico. I candidati, dunque, in linea generale, svolgeranno la prova nella regione di residenza. L’elenco sarà comunicato almeno 15 giorni prima della data di avvio della prova. I candidati che risiedono o sono stabilmente domiciliati all’estero sosterranno la prova nella regione Lazio.
La prova di pre-accesso si svolgerà al computer: i candidati accederanno alla postazione informatica assegnatagli tramite un codice di identificazione personale che sarà fornito il giorno della prova: consisterà in 100 quesiti a risposta multipla, estratti da una banca dati di 4.000 quesiti che sarà pubblicata dal Miur almeno 20 giorni prima della medesima. Ciascuno dei 100 quesiti avrà quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta. La prova avrà una durata di cento minuti, allo scadere dei quali il sistema acquisirà definitivamente le risposte del candidato. Sino all’acquisizione definitiva, sarà possibile correggere le risposte già date. L’ordine dei quesiti somministrati sarà diverso per ciascun candidato.
Sono svariate le tematiche oggetto dei quesiti: dalla normativa riferita al sistema educativo di istruzione e formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con mirata attenzione ai processi di riforma in atto, alle modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali; dai processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con puntuale riferimento alla predisposizione e gestione del Piano triennale dell’offerta formativa, all’elaborazione del Rapporto di autovalutazione e del Piano di miglioramento, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio. Dall’organizzazione, ancora, degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica, all’organizzazione del lavoro e gestione del personale, con attenzione alla realtà del personale scolastico. Ed altro ancora.
È alto il numero di incertezze sulla partecipazione e lo svolgimento del concorso per dirigenti scolastici; inoltre, l’annesso regolamento ministeriale, il decreto n. 138 del 3 agosto 2017 pubblicato nella G.U. n. 220/2017, lascia aperti numerosi quesiti. Per cercare di dirimere le diverse questioni aperte sulla selezione nazionale, l’amministrazione da qualche giorno ha deciso di pubblicare note che periodicamente vengono integrate: nelle ultime ore è stata raggiunta quota 24.
Intanto, si allunga la lista delle FAQ ministeriali, ora a quota 26, per rispondere ai quesiti più frequenti: si va dai problemi di accesso, registrazione e inoltro della domanda al portale Istanze on line, ai tipi di allegati da inviare on line, dalle eventuali precedenze per motivi di invalidità, fino al calcolo dell’anzianità di servizio e alle varie tipologie, compresi gli eventuali congedi, il dottorato di ricerca e i periodi pre-ruolo. E si allunga pure la lista di esclusi che rivendicano legittimamente la possibilità di accedere alle prove.
Oltre ai laureati che hanno svolto cinque anni di servizio ma non ancora assunti a tempo indeterminato e i neo-immessi in ruolo o coloro che per vari motivi non hanno ancora svolto l’anno di prova, ai docenti di ruolo con 5 anni di servizio computando il Dottorato di Ricerca, tra gli esclusi dal Miur ma con chance di vedersi accolto l’accesso ci sono anche i vicari dei presidi che hanno svolto per almeno tre anni (negli ultimi otto) la funzione di reggente: anche per loro l’Anief ha attivato un apposito ricorso al Tar del Lazio, finalizzato ad ottenere l'ammissione in deroga ai requisiti d'accesso.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, ribadisce che “il sindacato ha patrocinato questi ricorsi sulla base di una precisa sentenza del Consiglio di Stato che si è espresso su esclusioni illegittime analoghe in occasione dell’ultimo concorso a preside, nel 2011: alcune centinaia di docenti svolsero quel concorso grazie proprio ai nostri ricorsi e alcuni, al termine della selezione, l’hanno pure vinto, visto che oggi sono dirigenti scolastici di ruolo”.
Si ricorda che ai fini del computo dell’annualità, vanno considerati come utili i servizi svolti per almeno 180 giorni per anno scolastico, prestati anche in modo non continuativo, oppure il servizio ininterrotto dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale, anche con contratti a tempo determinato in scuola statale o paritaria.
Aderendo, infine, ai ricorsi per la partecipazione al concorso a preside, il docente potrà anche avvalersi della speciale convenzione Anief con Eurosofia e partecipare al "Corso di aggiornamento professionale e preparazione al Concorso per Dirigente Scolastico" usufruendo dello sconto Eurosofia dedicato ai ricorrenti Anief: le lezioni, tenute da dirigenti scolastici altamente qualificati, consentiranno di acquisire nozioni, competenze ed abilità gestionali, di problem-solving, strutturali e di leadership per orientare nel modo più adeguato i candidati e agevolarli nel superamento della prova preselettiva in linea con lo schema di regolamento emanato dal Miur. Per maggiori informazioni sulle sedi scrivere una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
LE 26 FAQ PUBBLICATE DAL MIUR SUL CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI:
- Come si accede all’istanza?
Sito MIUR -> Mondo MIUR-> Istanze on line-> accesso al servizio
Se l’utente non è registrato, cliccare su Registrati e seguire le istruzioni.La registrazione deve essere completata a cura di una segreteria scolastica presso la quale il docente si deve recare con il proprio documento di riconoscimento. Al termine di questa procedura l’utenza è abilitata all’accesso a Polis. Dopo l’accesso trovare, al centro della pagina, l’istanza “Corso Concorso nazionale per Dirigenti Scolastici (DDG 1259 del 23/11/2017)” e cliccare sul pulsante “vai alla compilazione”. - Cosa deve fare l’utente che ha dimenticato la password?
Cliccare sul pulsante “Assistenza” presente nel menù di sinistra della home page di POLIS - Cos’è il codice Personale?
Il Codice Personale è una seconda password che viene inviata all’utente in fase di registrazione e cambiata al primo accesso. ll suddetto codice va digitato nel momento in cui l’istanza deve essere inoltrata ed in una eventuale azione di annullamento - Cosa deve fare l’utente se ha dimenticato il codice personale?
Accedere al servizio Istanze On Line ed usare la funzione: Funzioni di servizio-> Recupero codice personale. - Cosa deve fare l’utente se l’istanza risulta Inserita - non inoltrata?
L’utente deve completare la domanda, verificarla ed inoltrarla entro i termini previsti per la presentazione (29 dicembre 2017 entro le h. 13.59) - A cosa serve l’Inoltro dell’istanza?
L’inoltro è indispensabile affinché l’istanza possa considerarsi inviata all’Amministrazione. Fino a che l’utente non effettua l’operazione di inoltro, l’istanza non viene considerata valida. Il candidato potrà procedere all’inoltro dell’istanza solo quando avrà completato l’inserimento delle sezioni obbligatorie. Dopo l’inoltro il candidato riceve una mail contenente in allegato il pdf che riporta tutti i dati inseriti - Dopo l’inoltro è possibile modificare l’istanza?
Dopo l’inoltro è possibile Annullare l’operazione di inoltro dell’istanza selezionando il bottone “Annulla Inoltro” presente nell’istanza. Dopo questa operazione è possibile modificare la domanda e provvedere ad un nuovo inoltro. Con l’Annullamento dell’Inoltro l’utente riceve una mail di conferma dell’avvenuto annullamento. - Cosa deve fare l’utente se nell’istanza compaiono dati di recapito errati?
I dati di recapito possono essere modificati con la funzione POLIS: Funzioni di servizio-> Variazione dati di recapito - Quali sono i termini di presentazione della domanda?
L’istanza sarà disponibile agli utenti dal 29 novembre al 29 dicembre 2017 fino alle ore 14.00 - Chi può accedere all’istanza?
All’istanza possono accedere solo i docenti che risultano DI RUOLO nel fascicolo del personale scuola:
- personale docente ed educativo di ruolo al 31/08/2017; è considerato personale di ruolo anche il personale docente ed educativo in esonero sindacale, distaccato, utilizzato, comandato o collocato fuori ruolo (quest’ultima categoria comprende, se censito nel sistema informativo, il personale delle scuole militari e delle scuole italiane all’estero). In questa categoria rientrano gli insegnanti tecnico-pratici ed i titolari nelle province di Trento e Bolzano;
- personale docente di ruolo dell’insegnamento di religione cattolica.
Si evidenzia che è necessario aver maturato 5 anni di anzianità di servizio per poter partecipare al Corso Concorso
- Che formato possono avere i documenti che si possono allegare all’Istanza?
Si possono allegare all’istanza solo documenti di tipo PDF e con dimensione non superiori a 4 Mb. - Che stato può assumere l’Istanza?
Un’istanza può essere:
Inserita-> L’utente ha digitato almeno parte della domanda e può continuare a modificare i dati fino all’operazione di inoltro. La pressione del tasto Avanti di ogni sezione salva i dati rendendoli consistenti e disponibili anche ad un successivo accesso nell’istanza.
Inoltrata-> La domanda è stata compilata e l’utente ha effettuato l’operazione di Inoltro. L’istanza non può più essere modificata se non previo “Annullamento dell’Inoltro”
Annullata-> L’inoltro del pdf è stato annullato e la domanda è di nuovo disponibile per ulteriori modifiche. In questo stato l’istanza è come se non fosse stata mai Inoltrata
- Cosa deve fare l’utente se i dati riportati nella sezione Requisiti di Accesso non sono corretti?
Se i dati della Titolarità non risultano corretti, è necessario che l’utente si rivolga all’ufficio provinciale o regionale di titolarità chiedendone la rettifica. - In che modo viene calcolata l’anzianità di servizio?
Ai fini del calcolo dell’Anzianità di Servizio viene considerata la Data Decorrenza Economica, in quanto devono essere calcolati gli anni di servizio effettivo. - Ho avuto una prima nomina in ruolo da docente, poi una cessazione di tre anni, poi una seconda nomina in ruolo. Ho verificato che il sistema calcola automaticamente gli anni di anzianità di servizio di ruolo senza tenere conto della cessazione. Come posso modificare?
Basta introdurre, per ciascun anno a cui corrisponde la cessazione (o in generale il mancato servizio), un periodo interruttivo per tutto l’anno scolastico di interesse. Il sistema decurterà automaticamente gli anni non lavorati. - Che documentazione si deve possedere per Inoltrare l’istanza?
Prima di poter inoltrare l’istanza si deve avere la ricevuta del pagamento dei diritti di segreteria in formato pdf. Inoltre, se si è portatori di handicap e si ha diritto a chiedere ausili speciali o tempi aggiuntivi per lo svolgimento delle prove, occorre avere a disposizione la documentazione sanitaria che attesta il diritto alla richiesta. - Come si devono pagare i diritti di segreteria?
Il pagamento deve essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario sul conto intestato a: sezione di tesoreria 348 ROMA SUCCURSALE, IBAN: IT 45C 01000 03245 348 0 13 2409 00, Causale: “Corso-concorso dirigenti scolastici - nome e cognome del candidato - codice fiscale del candidato” e dichiarato al momento della presentazione della domanda tramite il sistema POLIS. - La legge 104, attestata da certificazione, può essere considerata come titolo di preferenza, in particolare come preferenza "19. Invalido o mutilato civile"?
Si tratta di due riconoscimenti diversi, che danno luogo a benefici differenti. L'invalidità civile, infatti, valuta la riduzione della capacità lavorativa della persona in funzione della gravità della patologia.Lo stato di handicap, previsto dalla Legge 104/92, riguarda coloro che hanno "una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e che è tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione" (art. 3). L'accertamento non è solo di tipo fisico, ma verte anche sulle conseguenze di tipo sociale che la minorazione comporta.
Essendo diversi i criteri di valutazione dei due accertamenti, l'uno non può essere considerato sinonimo dell'altro. - Chi deve spuntare la preferenza "17. Aver prestato servizio senza demerito, a qualunque titolo, ivi inclusi i docenti, per non meno di un anno alle dipendenze del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca". Per esempio i docenti che prestano servizio a scuola devono dichiarare la preferenza?
Può segnare la preferenza 17 il docente che abbia svolto servizio per non meno di un anno alle dipendenze del M.I.U.R.. Poiché fra i requisiti di accesso al concorso sono previsti 5 anni di servizio di almeno 180 giorni, tutti i docenti con servizio di insegnamento nelle scuole statali ne sono in possesso. - Cosa sono i periodi interruttivi?
I periodi interruttivi sono i periodi in cui il docente ha sospeso l'attività lavorativa. Questi vengono decurtati ai fini del calcolo dell'effettiva anzianità di servizio. A norma dell'art. 19, comma 8, del vigente CCNL per il Comparto scuola: "I periodi di assenza senza assegni interrompono la maturazione dell'anzianità di servizio a tutti gli effetti". - Ai fini del servizio, sia di ruolo che di pre-ruolo, il congedo per dottorato di ricerca è da considerarsi periodo interruttivo?
L'aspettativa per motivi di studio è espressamente prevista dal CCNL comparto Scuola. La legge 13 agosto 1984, n. 476 recante "Norme in materia di borse di studio e dottorato di ricerca nelle Università", all'articolo 2 prevede che: "Il periodo di congedo straordinario è utile ai fini della progressione di carriera, del trattamento di quiescenza e di previdenza".
Per quanto concerne il personale con nomina a tempo determinato - intendendosi come tale il personale destinatario di contratto durata annuale o fino al 30 giugno - si richiama normativa prevista dall'art. 19 del vigente CCNL, riguardante "Ferie, permessi ed assenze del personale assunto a tempo determinato", nonché la Circolare MIUR 15 del 2011, secondo cui "anche a tale tipologia di personale si ritiene debbano essere applicate, nei limiti previsti dalla richiamata norma, le disposizioni riguardanti i congedi per il personale ammesso alla frequenza dei dottorati di ricerca: si ritiene comunque opportuno precisare che le predette disposizioni esplicano, la propria validità esclusivamente sotto il profilo giuridico (riconoscimento del servizio ai fini previsti delle vigenti disposizioni) non ritenendosi che le stesse possano esplicare la validità sotto il profilo economico (conservazione della retribuzione per il periodo di frequenza del dottorato)". - Ai fini del servizio, sia di ruolo che di pre-ruolo, il congedo per maternità e il congedo parentale sono da considerarsi periodi interruttivi?
Ai sensi dell'articolo 12 del CCNL 2006-2009 normativo del comparto scuola, recante disciplina dei congedi parentali "Al personale dipendente si applicano le vigenti disposizioni in materia di tutela della maternità contenute nel D. L.gs. n. 151/2001". L'articolo 22, comma 3, del citato D. Lgs n. 151/2001 dispone che "I periodi di congedo di maternità devono essere computati nell'anzianità di servizio a tutti gli effetti, compresi quelli relativi alla tredicesima mensilità o alla gratifica natalizia e alle ferie".
Per quanto concerne i periodi di congedo parentale, ai sensi dell'art. 34, comma 5, del D. L.gs. n. 151/2001, gli stessi "sono computati nell'anzianità di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità o alla gratifica natalizia". - Chi ha barrato la preferenza 17, avendo prestato servizio nella scuola alle condizioni previste dalla predetta preferenza del modello di domanda ha titolo a barrare anche la casella corrispondente alla dizione ”aver prestato servizio senza demerito nelle amministrazioni pubbliche”?
No, può farlo se oltre al servizio che dà luogo alla preferenza 17 ha prestato anche servizio senza demerito in altra amministrazione pubblica. - Sono un docente affetto da invalidità uguale o superiore all'80%. Come posso dichiarare la mia invalidità nella domanda di partecipazione al corso-concorso per usufruire del beneficio di cui all'articolo 20 comma 2-bis della legge 5 febbraio 1992, n. 104?
La dichiarazione di cui all'art. 20, comma 2 bis, della Legge 104/1992 si trova nella sezione "Altre dichiarazioni" dell'istanza di partecipazione al corso-concorso. I candidati che intendano usufruire del beneficio previsto dalla citata legge dovranno effettuare l'apposita selezione e allegare alla domanda la relativa certificazione medica. - Sono un docente di ruolo con decorrenza giuridica 1/9/2016 ed economica 1/9/2017 e da questo il sistema informativo deduce che non ho ancora completato l’anno di prova. E quindi non accedo all’istanza del concorso per dirigenti scolastici. Non è recepita la normativa del DM 850 del 27 ottobre 2015?
La normativa è recepita con questa modalità: il sistema blocca tutti coloro che pur essendo di ruolo hanno decorrenza economica 1/9/2017. Se, però, l’operazione di conferma in ruolo risulta effettuata sul fascicolo personale il sistema consentirà l’accesso. Pertanto gli aspiranti dirigenti scolastici che ricevono il messaggio: “Ai sensi dell’art. 3 del D.D.G. 1259 del 23/11/2017 è ammesso a partecipare il personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali assunto con contratto a tempo indeterminato, confermato in ruolo ai sensi della normativa vigente.” Devono assicurarsi presso la scuola di servizio che la conferma in ruolo sia stata comunicata a sistema. - Sono una docente confermata in ruolo da cinque anni o più. Devo inserire anche i servizi pre-ruolo?
Non è necessario. I servizi non di ruolo devono essere inseriti solo nel caso in cui servano a raggiungere i cinque anni di servizio richiesti per l’accesso.Ovviamente si consiglia a chi ha un numero di poco superiore ai cinque anni di servizio di indicare tutti i servizi prestati al fine di evitare che, in sede di verifica dei requisiti di accesso, qualcuno debba essere scartato e la domanda non possa essere accolta per mancanza del requisito dei cinque anni.
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