Da un’analisi dettagliata dei Cir in via di approvazione definitiva, si scopre che sono molti i tagli e poche le risorse aggiuntive in arrivo per i nostri capi d’istituto. Vale per tutti il caso della Lombardia dove, a causa del decremento del Fondo unico nazionale, nonché della retribuzione variabile ed accessoria, da dividere per i nuovi prossimi assunti attraverso il concorso nazionale, e venendo meno pure l’una tantum della Legge 107/2015, si arriverà al paradosso di perdere circa 5.750 euro rispetto agli attuali compensi annuali.
Per questi motivi il sindacato ritiene che, assieme alla protesta ad oltranza, la via del tribunale rimanga l’unica al momento percorribile: Udir attraverso apposito ricorso intende recuperare tutti gli arretrati sinora non percepiti. Il giovane sindacato ha deciso di avviare un apposito ricorso al Tar Lazio per l’incremento del Fondo Unico nazionale ed è pronto ad impugnare tutti i Contratti Integrativi Regionali che saranno sottoscritti: aderisci al ricorso gratuito.
Nascondono amare sorprese i contratti regionali sottoscritti nelle ultime settimane per incrementare gli stipendi dei nostri dirigenti scolastici: da un’analisi dettagliata dei Cir – che dovrà essere vistato dagli organi di controllo, stipulato in via definitiva, inviato infine alle Ragioneria territoriale della regione – si scopre che si tratta di molti tagli e poche risorse aggiuntive. Vale per tutti il caso della Lombardia dove, a causa del decremento del Fondo unico nazionale, nonché della retribuzione variabile ed accessoria, da dividere per i nuovi prossimi assunti attraverso il concorso nazionale per capi d’istituto, e venendo meno anche l’una tantum della Legge 107/2015, si arriverà al paradosso di perdere circa 5.750 euro rispetto agli attuali compensi annuali.
Partendo da questa eredità negativa si andrà quindi a sottoscrivere il nuovo contratto di categoria; se ci atteniamo alle risorse stanziate dalla Legge di stabilità, finalizzate all’armonizzazione della retribuzione di posizione/quota fissa, con il prossimo Ccnl si prevede un incremento medio lordo per dirigente scolastico pari a 9.461 euro. Quindi, facendo un conguaglio tra aumenti e perdite, i presidi lombardi sono destinati a percepire mediamente 285 euro lordi al mese, corrispondenti a 170 euro netti. Peraltro da assegnare solo a regime, quindi solo nell’anno scolastico 2020/2021.
Anche nelle altre regioni c’è poco da ridere. Come in Sicilia, dove le Ragionerie territoriali del Mef hanno agito in modo diverso da una provincia all’altra nell’applicazione del Contratto integrativo regionale 2015/2016; ne consegue che quando questo verrà messo in pagamento, si avranno situazioni diversificate. In quelle dove lo stipendio mensile è stato adeguato, è stata infatti pagata la retribuzione di risultato, sono stati liquidati gli arretrati e adeguato l’importo mensile della posizione variabile. In tali province l’aumento della posizione variabile varierà tra i 570 euro e i 1.080 euro lordi. Laddove, invece, non è stato adeguato l’importo mensile della posizione variabile, gli incrementi saranno davvero risibili: tra gli 85 euro e i 160 euro sempre lordi, arretrati retribuzione di risultato a parte.
Per quanto riguarda i compensi annui di tutta l’Isola, partendo dai Contratti integrativi regionali 2015/2016 fino alla situazione a regime, il saldo è negativo: confrontando la situazione attuale con quella a regime, si prevede che un dirigente scolastico siciliano andrà a perdere 5.130 euro. Anche in questo caso vanno considerate le nuove risorse stanziate dalla Legge di Stabilità, finalizzate all’armonizzazione della retribuzione di posizione/quota fissa, sempre pari a 9.461,14 euro a dirigente. Il conguaglio, tenendo conto delle due somme, sarà di 4.329,93 in attivo. Ovvero circa 330 euro lordi al mese, pari a 200 euro netti, e sempre dal 2020/21. Dei famigerati aumenti che dovevano condurre verso l’equiparazione con gli stipendi degli altri dirigenti, dunque, non c’è traccia.
Per questi motivi il sindacato ritiene che la via del tribunale sia l’unica al momento percorribile, assieme alla protesta ad oltranza: Udir attraverso apposito ricorso intende infatti recuperare tutti gli arretrati sinora non percepiti. Inoltre, il sindacato ha deciso di avviare ricorso al Tar Lazio anche per l’incremento del Fondo Unico nazionale. La giovane organizzazione sindacale, che opera a tutela dei dirigenti scolastici, è pronta anche ad impugnare tutti i Contratti Integrativi Regionali che saranno sottoscritti.Aderisci al ricorso gratuito.Il giovane sindacato dei ds mette inoltre a disposizione specificimodelli di diffida,puntando al recupero di una serie di 'voci' e diritti sino a oggi negati: Recuperi Erariali, Trattenuta TFR/TFS, Trattenuta ENAM, Indennità di vacanza contrattuale, RIA, FUN. Per informazioni, si può contattare il numero 331.7713481. Per una consulenza gratuita, scrivere all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per aderire ai ricorsi su RIA, FUN, CIR consultare il sito internet www.udir.it.
Per approfondimenti:
Radio Cusano - Aggressione preside, Pacifico: “Dirigenti percepiti come nemici”
Dirigenti scolastici, negli ultimi quattro anni hanno perso tra il 15% e il 27%: 4.600 euro l’anno
In Italia chi dice donna dice scuola: 82% degli insegnanti e 6 presidi su 10
Dirigenti, carichi di lavoro insostenibili e reggenze in aumento: da settembre è emergenza presidi
Dirigenti scolastici, la farsa degli aumenti di stipendio: l’effetto Buona Scuola è già finito
Dirigenti scolastici, sciopero del 25 maggio: Udir scrive ai 7mila presidi italiani
Dirigenti scolastici, la spending review non è finita: stipendi tagliati di 350 euro