In 35 mila aspettano il prossimo 1° settembre per entrare nei ruoli, ma regna la confusione presso gli Uffici scolastici sulla tipologia del contratto. Per Anief la norma è chiara: il FIT non esiste più. Pertanto, invitiamo tutti a segnalarci alla mail dedicata Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. il rapporto di lavoro proposto e/o sottoscritto al fine di far rispettare la legge, affrontare l’anno di prova con serenità e partecipare alle procedure di mobilità
Anief, nel frattempo, ha anche depositato un ricorso al Tar per chi tra i 7 mila ammessi al terzo anno del FIT nel corrente anno scolastico, nominato come supplente, possa presentare la domanda di mobilità. In caso di esito positivo, potrebbero partecipare anche alle operazioni di assegnazione provvisoria.
“Non è possibile che ancora una volta, dopo le varie fasi del piano di straordinario di assunzioni voluto dalla Buona scuola e l’algoritmo impazzito, si assista a insegnanti di serie A e di serie B. La funzione docente è unica”, dichiara Marcello Pacifico.
Come si evince da una tabella a cura del Coordinamento Nazionale Docenti Abilitati, i circa 36mila docenti che hanno partecipato al concorso 2018 bandito con DDG n. 85/2018 e riservato ai docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento non vivono una situazione tranquilla. “La tabella contiene per classe di concorso e regione la situazione riguardo lo svolgimento delle prove, pubblicazione graduatorie, convocazioni”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, afferma che “il caos in cui si trovano gli Uffici Scolastici tra vecchie e nuove regole non fa che aumentare la confusione dei colleghi. Auspichiamo una soluzione celere; intanto invitiamo i docenti interessati a contattare la struttura Anief nazionale, scrivendo all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”.
Nel frattempo Anief ha già inviato un’istanza d’interpello con richiesta di chiarimenti al MIUR. Inoltre il sindacato mette a disposizione due diffide, a seconda dei differenti casi, sia per chi è già stato convocato e ha firmato un contratto a tempo determinato che per chi sarà destinatario di convocazione a tempo determinato.
Certamente non siamo davanti a un caso di estrema chiarezza: per quanto concerne le convocazioni, sono state riportate le modalità differenti di contratto proposte dagli Uffici Scolastici regionali; infatti, la legge di stabilità 2019 ha diviso contrattualmente coloro che hanno iniziato l’anno di prova durante il terzo anno del FIT con contratto a tempo determinato nell’a.s. 2018/19 e coloro che lo inizieranno a settembre 2019, ma a tempo indeterminato. Quelli che dovranno entrare il prossimo 1° settembre - se occuperanno un posto utile in graduatoria - sono circa 35mila e seguiranno le nuove regole contenute nella Legge 145/2018 o immissione in ruolo a tempo indeterminato. Si ricorda che il FIT è stato abolito, ma non, purtroppo e in maniera irragionevole, per chi lo sta facendo. Per i primi, vige l’impossibilità di partecipare alle attuali operazioni di mobilità e assegnazione provvisoria così come per il prossimo triennio, per gli altri, i nuovi, si prospetta, persino, un blocco quinquennale, se passerà la volontà della maggioranza a trazione Lega di aumentare il blocco dopo l’immissione in ruolo.
Ad ogni modo, sembra che persino queste norme illogiche e irragionevoli siano disconosciute dai vari UU.SS.RR.: molti insegnanti chiamati dopo la pubblicazione delle graduatorie del concorso straordinario riservato al personale abilitato della scuola secondaria dopo il 31 agosto 2018 sono stati convocati per la scelta della provincia con la proposta di svolgere il terzo anno FIT - a tempo determinato - che è stato abolito, quando dovrebbero svolgere l’anno di prova a tempo indeterminato.
Per questa ragione, Anief, invita tutti i docenti assunti dalle graduatorie del concorso riservato pubblicate dopo il 31 agosto 2018 a scrivere una e-mail a exfit@anief.
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