A seguito dell’incontro con i sindacati, il Miur ha confermato l’intenzione di lasciare fuori dal reclutamento un alto numero di candidati risultati idonei allo svolgimento della funzione di preside, in attesa di un possibile intervento legislativo: il giovane sindacato, che ha vinto molte battaglie giudiziarie sul concorso docenti relative proprio all’esclusione dei candidati che hanno superato le prove concorsuali, ha deciso di offrire la sua tutela legale per garantire i diritti di chi ha dimostrato di poter fare il Capo d’Istituto superando un test preselettivo, un esame scritto e il colloquio finale. Entro i primi giorni di agosto sono previste le assegnazioni regionali e le individuazioni delle sedi, per le quali i sindacati vorrebbero contrattare i criteri. E mentre rispunta il “fantasma” della chiamata diretta, si prevedono violazioni di legge anche sul rispetto delle precedenze per chi si avvale dei benefici della Legge 104/92.
Marcello Pacifico (Anief): In attesa di capire per bene le intenzioni del Miur, al momento la certezza è che tutti i docenti risultati idonei vanno assolutamente inseriti nella graduatoria di merito. È un loro diritto, hanno dimostrato anche loro di potere assolvere al compito di dirigere un istituto scolastico. Siamo pronti a dare battaglia per fare rispettare questo principio, ancora di più perché la scuola ha bisogno di loro considerando che i posti presto vacanti saranno superiori ai 3.420 che hanno superato il concorso pubblico. A breve, forniremo istruzioni su come far ricorrere i 520 candidati presidi risultati idonei e clamorosamente esclusi dalle graduatorie che portano alla stabilizzazione su posti che in brevissimo tempo risulteranno vacanti e senza più aspiranti per andare a coprirli.
L’ultimo concorso per dirigenti scolastici continua ad essere caratterizzato da continui colpi di scena. L’ultimo riguarda l’incredibile decisione del ministero dell’Istruzione di lasciare fuori dal novero dei vincitori ben 520 aspiranti dirigenti risultati idonei al termine di tutte le prove sostenute. L’amministrazione scolastica, in particolare, ha informato i sindacati che il numero complessivo degli idonei è pari a 3.420: di questi saranno dichiarati vincitori 2.900 docenti, per cui 520 aspiranti dirigenti resteranno fuori.
IL PARERE DEL PRESIDENTE MARCELLO PACIFICO
Per Anief, invece, quei 520 candidati idonei vanno arruolati nei ruoli dello Stato come presidi. “Escluderli dalle graduatorie di merito – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sarebbe assurdo, oltre che lesivo del loro diritto ad essere considerati utili allo scopo per cui hanno studiato e sono stati giudicati con esito positivo dalle commissioni di Stato”.
“Tra l’altro, la scuola ha estremo bisogno di loro: nei prossimi due anni, lasceranno il servizio altri mille dirigenti scolastici. Il numero, tra l’altro, è sicuramente per difetto, perché c’è da mettere nel computo anche l’anticipo pensionistico Quota 100. Si supereranno, quindi, certamente 3 mila posti vacanti da dirigente scolastico. Averli pronti allo scopo, riaprire la piaga delle reggenze ed escluderli a priori sarebbe un errore capitale”, conclude il presidente del sindacato autonomo.
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