Domani e dopodomani, 5 e 6 novembre, avranno luogo le prove scritte del concorso Dsga, a cui parteciperanno circa 6mila candidati. Il giovane sindacato ricorre per ottenere la correzione della prova teorico-pratica del concorso Dsga di tutti i candidati che hanno ottenuto un punteggio di almeno 18/30 alla prova scritta, ma che non sono rientrati nel numero degli ammessi allo scritto. Il ricorso è riservato ai candidati all'ammissione al concorso che otterranno alla prova scritta un punteggio di almeno 18/30, pari alla sufficienza, ma inferiore a 21/30, punteggio ritenuto utile dal bando per ottenere la correzione della successiva prova teorico-pratica
Da domani, per due giorni, i candidati al concorso Dsga torneranno a misurare preparazione e competenza: come riporta la rivista specializzata Tutto Scuola, “i candidati che avevano presentato domanda di partecipazione erano quasi 103 mila, il che significava che la preselettiva avrebbe escluso 97 mila partecipanti e ammesso alla prova scritta concorso Dsga circa 6 mila candidati”. La prova scritta si articolerà in due segmenti: la prima prova “è costituita da 6 domande a risposta aperta, volta a verificare la preparazione dei candidati sugli argomenti indicati nell’allegato B del decreto ministeriale. La seconda prova è teorico-pratica e consiste nella risoluzione di un caso concreto attraverso la redazione di un atto su uno degli argomenti indicati nell’allegato B del decreto ministeriale. Ciascuna prova scritta concorso Dsga ha una durata di 180 minuti”.
Anief, al fine di tutelare coloro che raggiungeranno la sufficienza, ha attivato la preadesione al ricorso che sarà depositato presso il Tar del Lazio per ottenere la correzione della prova teorico-pratica del concorso Dsga di tutti i candidati che hanno ottenuto un punteggio di almeno 18/30 alla prova scritta, ma che non sono rientrati nel numero degli ammessi allo scritto.
Il ricorso sarà proposto avverso la previsione del bando che, all’art. 7 comma 3, prevede, riguardo all’esito della prova scritta, che “nel caso in cui il candidato riporti un punteggio nella predetta prova inferiore a 21 punti, non si procede alla correzione della prova teorico-pratica” e avrà lo scopo di ottenere la correzione della prova teorico-pratica anche per quei candidati che non hanno ottenuto 21/30 nella prova scritta, ma hanno comunque raggiunto un punteggio pari o superiore al 8/39.
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