Continuano le vittorie Anief contro il palese abuso del precariato oltre i 36 mesi di servizio perpetrato dal Ministero dell'Istruzione e sul diritto dei lavoratori precari a percepire gli scatti di anzianità. La Corte d'Appello di Roma ha respinto il ricorso Miur e confermato la sentenza di primo grado ottenuta dagli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Salvatore Russo nella parte in cui riconosceva a 7 lavoratori il diritto agli scatti di anzianità anche durante il servizio svolto con contratti tempo determinato e confermando 10 mensilità di risarcimento danni in favore dei precari. Marcello Pacifico (Anief): Condanna esemplare, adesso ci batteremo perché la contrattazione collettiva recepisca il principio di non discriminazione.
Continua l'incessante azione di tutela promossa dal sindacato Anief contro il mancato riconoscimento del diritto alle progressioni stipendiali per i precari e per ottenere il giusto risarcimento per illegittima reiterazione di contratti a termine oltre il limite dei 36 mesi di servizio. La sentenza della Corte d'Appello di Roma ottenuta nei giorni scorsi dal nostro sindacato fa registrare al Ministero dell'istruzione una disfatta totale e una condanna a circa di 70mila Euro tra risarcimento danni e progressioni stipendiali mai corrisposte a 7 lavoratori. “Una condanna esemplare – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ora ci batteremo perché tutte le discriminazioni poste in essere nella contrattazione collettiva a discapito dei precari vengano superate. La direttiva comunitaria 1999/70/CE non può essere ancora ignorata dopo 20 anni e noi ci batteremo ai tavoli della trattativa perché finalmente il personale precario abbia il pieno riconoscimento di tutti i diritti: la stabilizzazione dopo 36 mesi di servizio, l'equiparazione stipendiale al personale di ruolo e i medesimi diritti anche riguardo le ferie, i permessi, la carta docente e le aspettative”. Sempre possibile aderire gratuitamente ai ricorsi promossi dall'Anief
L'azione vincente dell'Anief, ancora una volta, dunque, ha segnato un importante successo nella tutela dei diritti dei lavoratori precari della scuola. Il nostro sindacato ricorda che è ancora possibile aderire ai ricorsi per ottenere ragione contro l’illegittima reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio e per la corresponsione degli scatti di anzianità durante il precariato.
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