Soddisfacente vittoria ottenuta dall'Anief presso il Tribunale del Lavoro di Catania che accerta il diritto dei docenti immessi in ruolo nella scuola pubblica a vedersi riconosciuto il servizio svolto nella scuola paritaria ai fini della ricostruzione di carriera. Marcello Pacifico (Anief): avanti tutta per porre fine a queste e altre discriminazioni che il Miur perpetra a discapito dei lavoratori della scuola.
Il Tribunale di Catania, infatti, su ricorso patrocinato dagli Avvocati Walter Miceli, Fabio Ganci e Marco Di Pietro, dà piena ragione al nostro sindacato e accoglie la richiesta di un docente per il riconoscimento ai fini della ricostruzione di carriera dei cinque anni di servizio svolti in una scuola paritaria riconoscendogli, anche, il diritto a percepire tutte le differenze retributive non corrisposte dal Ministero dell'Istruzione. “La continua discriminazione posta in essere da parte del MIUR in riferimento al servizio pre-ruolo svolto presso gli istituti paritari ai fini della ricostruzione di carriera – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è illegittima. La normativa scolastica prevede il pari riconoscimento del servizio svolto presso scuola pubblica e scuola paritaria e, per questo motivo, il Ministero dell’Istruzione non può continuare a negare l’evidenza. Proseguiremo la nostra lotta in tribunale e difenderemo i diritti dei lavoratori del comparto scuola anche ai tavoli della contrattazione collettiva perché il servizio nelle paritarie deve essere riconosciuto anche ai fini della mobilità e delle graduatorie interne d'istituto”. Ancora possibile aderire allo specifico ricorso promosso dall'Anief.
La sentenza di pieno accoglimento evidenzia, infatti, come la nota n. 0069064 del 4 agosto 2010 della Ragioneria Generale dello Stato “che ha riconosciuto che la citata Legge n. 62/2000 nulla ha modificato in materia di riconoscimento dei servizi pre-ruolo svolti nelle predette istituzioni non statali paritarie” confermi la piena validità dei servizi svolti e “che, pertanto, continuano ad essere valutabili, ai fini sia giuridici che economici, nella misura indicata dall'art. 485 del d. lgs. 16 aprile 1994, n. 297” sottolineando, altresì, che “le disposizioni contenute nell’art. 1- bis del D.L. 5.12.2005, n. 250…nello statuire che la frequenza delle scuole paritarie costituisce assolvimento del diritto-dovere all’istruzione ed alla formazione, pongono sullo stesso piano il tipo d’insegnamento ivi espletato con quello presso le scuole statali”. Piena ragione per l'Anief, dunque, e dichiarazione del diritto del ricorrente “ad avere computati “agli effetti della progressione di carriera”, ai sensi degli articoli 360, comma 6, e 485 del d.lgs. n. 297/1994, i cinque anni di servizio svolti presso la scuola paritaria allo stesso modo del servizio pre-ruolo svolto nella scuola statale e condanna l’Amministrazione Scolastica al relativo riconoscimento in sede di ricostruzione della carriera e al pagamento delle differenze retributive scaturenti dal corretto inquadramento nello scaglione stipendiale corrispondente”.
L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il servizio svolto presso gli istituti paritari ai fini della progressione di carriera e per ottenere il corretto inquadramento stipendiale.
Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi promossi dall'Anief, clicca qui.