Personale ATA ancora una volta tutelato dall’Anief presso il Tribunale del Lavoro di Pisa dove gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Simona Rotundo ottengono ragione in favore di due lavoratrici assunte come Assistenti Tecniche e Amministrative che chiedevano il riconoscimento immediato e per intero del servizio svolto a tempo determinato nella ricostruzione di carriera. Il Ministero dovrà immediatamente re-inquadrare le due ricorrenti e pagare 1.259 euro di spese di giudizio
Sono targate Anief le due sentenze presso il Tribunale del Lavoro di Pisa che accolgono i ricorsi presentati in favore di due Assistenti Tecniche e Amministrative che rivendicavano il diritto al riconoscimento immediato e per intero del lungo servizio svolto con contratti a termine ai fini della ricostruzione di carriera, con conseguente collocamento nella fascia stipendiale corretta. “Il personale ATA precario – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è discriminato all'interno della contrattazione collettiva e nella normativa interna che regola la ricostruzione di carriera anche dopo l'immissione in ruolo. Il nostro sindacato continuerà la sua battaglia al fianco di tutti i lavoratori della scuola fino a quando ogni discriminazione normativa e contrattuale non sarà superata”.
Le due lavoratrici, infatti, ormai assunte con contratto a tempo indeterminato, avevano svolto rispettivamente 13 e 9 anni di servizio da precarie e, all’atto della ricostruzione di carriera, non era stato riconosciuto loro per intero il servizio svolto con contratti a termine. L'Anief, intervenuta a tutela dei loro diritti, ha ottenuto finalmente giustizia e il riconoscimento del loro pieno diritto all'integrale ricostruzione della carriera pregressa. Il Giudice del Lavoro di Pisa, infatti, evidenzia come “per gli ATA l’anzianità maturata durante il servizio preruolo è riconosciuta in modo parziale al momento dell’assunzione a tempo indeterminato, e non è riconosciuta affatto all’interno del periodo di precariato” e tiene a precisare, in accoglimento del ricorso, che “Tale disciplina, in assenza di una ragione oggettiva che giustifichi il diverso trattamento rispetto al servizio di ruolo, non è conforme alla clausola 4 dell’accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE”.
L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere il corretto inquadramento stipendiale.
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